Lago Albano, Fattori e Scaccia per dire No alla riforma

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Lago Albano a Castel Gandolfo
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Lago Albano a Castel Gandolfo

“Domenica 23 ottobre, insieme al gruppo “Cittadini per il Movimento 5 Stelle di Castel Gandolfo”, abbiamo organizzato una passeggiata al lago Albano, per dire No alla riforma costituzionale. Un’iniziativa per informare in allegria, con la partecipazione di attivisti, famiglie con bambini e numerosi collegamenti in streaming – esordiscono così nella nota i cittadini per il M5S di Albano Laziale.

La senatrice Elena Fattori ed il professor Gino Scaccia, ordinario di diritto costituzionale alla Luiss, hanno coinvolto i partecipanti analizzando alcuni dei punti più mistificanti della controriforma costituzionale. Una legge, la Renzi Boschi Verdini, approvata, contro ogni democrazia parlamentare, da una maggioranza anticostituzionale ed illegittima; discussa di notte con la sola presenza del M5S, opposizioni azzerate, voti segreti cancellati dall’emendamento Cociancich, stravolgimento delle commissioni, abuso di fiducie e canguri.

Poi si è parlato del Senato la cui composizione, ben nota a tutti, non è l’unico problema. Infatti, oltre a nominare due giudici della Corte Costituzionale, non potrà essere sciolto dal Presidente della Repubblica. Ma la cosa più bella è che il primo presidente del Senato sarà il senatore decano ovvero Giorgio Napolitano.

Un’altra bugia – continua così la nota –  è che il Presidente della Repubblica non viene toccato. Questo non è vero perché oggi per eleggerlo ci vogliono 673 voti nelle prime due votazioni e 505 dalla terza, domani dalla terza basteranno 439 voti (considerando che il PD né ha 438).

Il professore ci ha dimostrato che il problema della lentezza del bicameralismo perfetto è un falso. Infatti in Italia ogni anno si approvano più di 240 leggi (80 in Francia,100 in Germania) e, quando c’è la volontà politica, basta un semplice mese. Inoltre il problema non è la quantità delle leggi ma la qualità!

Ringraziamo i relatori, i partecipanti e anche le forze dell’ordine presenti – si conclude così la nota”.