
Suor Alfonsina Barricelli, l’angelo del sorriso, lo scorso 20 ottobre è tornata alla Casa del Padre. In pieno spirito di religiosità. Si trovava a Spoleto, presso l’Istituto Nazareno dove ha vissuto l’ultimo periodo della sua vita. Aveva 86 anni, gran parte dei quali trascorsi all’interno della comunità di suore della Sacra Famiglia dedite, per vocazione, all’assistenza degli orfani, alla cura dei malati e dei portatori di handicap e al sostegno degli emarginati.
Infermiera diplomata, ha vissuto 53 anni a Marino, dedicandosi ai malati e ai sofferenti ricoverati nell’Ospedale Civico San Giuseppe, dove ha sempre lavorato con spirito di sacrificio e dedizione assoluta. Anche quando, nel 1992, è andata in pensione e, per altri dodici anni, ha continuato a prestare servizio volontario nel laboratorio di analisi.
«L’Amministrazione comunale di Marino e il Consiglio comunale – dicono il vice sindaco Fabrizio De Santis con il presidente del Consiglio Stefano Cecchi – partecipa al dolore dei familiari e delle consorelle dell’Istituto Sacra Famiglia Nazareno di Spoleto. E’ dedicato alla nostra Suor Alfonsina – aggiungono – il commosso ricordo e la riconoscenza da parte della Città di Marino, per l’impegno e la dedizione profusi negli anni trascorsi nella nostra comunità che – aggiungono – la abbraccia con sincero affetto, ricordandone il coraggio e la sensibilità. Nella consapevolezza che il ricordo della sua figura umana e professionale – concludono – rimarrà per sempre nel cuore e nella mente delle generazioni di marinesi da lei accolti e curati amorevolmente».
Suor Teresa Barricelli, conosciuta come Suor Alfonsina, è stata anche insignita della cittadinanza onoraria nel maggio del 2004 dal Consiglio comunale, su proposta dell’allora sindaco Ugo Onorati «per il servizio reso per decenni alla comunità locale, che deve essere premiato con un riconoscimento pubblico da parte dell’Istituzione comunale, per i meriti civili e professionali lungamente esercitati che tutti le riconoscono senza distinzione».
Al pensiero del vice sindaco e del presidente del Consiglio comunale si unisce quello dell’assessore alla Cultura Arianna Esposito. «Il grazie della nostra comunità – dice – a colei che, per oltre cinquant’anni, nel testimoniare la sua Fede, è stata presenza amorevole e silenziosa accanto ai tanti ai quali ha regalato un sorriso e una speranza. Nel suo modo sereno e umile di accogliere gli altri. Tutto il bene da lei donato, in nome di valori fondati su umanità e cristianità, è nel ricordo e nei cuori di quelli che, come noi, hanno avuto la fortuna di conoscerla. E oggi, dopo oltre cinquanta anni durante i quali era bello trovarla sempre lì ad accogliere, con un sorriso, chi era nella sofferenza e nella necessità, ci piace immaginare che il suo sguardo amorevole e la sua protezione ci possano giungere anche dal Cielo. Unitamente ad una preghiera speciale per la nostra comunità».
Chi era Suor Teresa «Alfonsina» Barricelli
Era nata a Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, il 18 luglio 1927. I genitori lavoravano i campi e lei, prima di quattro figli, lasciò gli studi per seguire i fratelli. Nel paese natio, presso il seminario vescovile di Sant’Alfonso de’ Liguori, Teresa frequentò, insieme ad alcune amiche, la comunità di suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Il Venerdì Santo del 1945 Teresa decide di diventare suora e il primo agosto dello stesso anno si avviò all’Istituto di Spoleto dove, nel 1947, fece la prima professione. Dal 1947 al 1949 si recò a Trapani in un sanatorio. Qui contrasse una meningite tubercolare e di conseguenza venne ricoverata per un lungo periodo nell’ospedale di Trevi. Guarita, nel marzo del 1954, venne trasferita a Marino dove, nel 1958, frequentò un corso per infermiere per esercitare l’attività professionale presso l’Ospedale di Marino. Nel 1997 ha festeggiato i cinquanta anni di vita religiosa.