L’Assessore Federica Giglio si dimette dalla Giunta Colella

"In questi tre anni sono state fatte scelte che hanno spostato l’asse della coalizione a destra" tra le accuse mosse dalla Giglio alla Amministrazione Comunale di Ciampino

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E’ di oggi la notizia delle dimissioni da Assessore all’Ambiente del Comune di Ciampino protocollate da Federica Giglio.

Queste le parole contenute nelle lettera indirizzata al Primo Cittadino con cui l’esponente del Partito Democratico motiva la sua scelta:

“Purtroppo non ci sono più le condizioni per continuare questa esperienza. Mi dimetto con effetto immediato da Assessora della Città di Ciampino.

Questa decisione la assumo in conseguenza della revoca della delega ai rifiuti per, a detta della stessa Sindaca, “tutelarmi”, dopo la diffamazione subita a dicembre, per la quale ho proceduto a querelare i blog che hanno diffuso, tramite una serie di articoli, inesattezze e false verità, che hanno gettato discredito sulla mia persona.

La scelta della revoca della delega ai rifiuti, assunta in questo modo, a mio avviso è non solo lesiva della mia onorabilità, ma anche estremamente controproducente a livello politico e mediatico, perché mi espone a dubbi e a illazioni, da parte non solo dell’opposizione, ma anche di qualcuno che oggi vede questa situazione come un’opportunità.

E siccome per me la dignità è un valore non negoziabile, preferisco che questa esperienza si interrompa qui, con la restituzione alla Sindaca di tutte le deleghe che mi affidò nel luglio 2022.

Nonostante la lealtà, lo spirito di abnegazione, il fatto che mi sia messa a disposizione su tante questioni, anche di non mia stretta competenza, non è bastato a intessere con i miei compagni di viaggio un rapporto di rispetto e trasparenza, nell’interesse della Città.

D’altra parte il mondo della politica è anche questo: spesso chi si interroga, si pone quesiti, cerca di non semplificare all’osso i problemi, provando a fare uno sforzo per alzare un po’ il livello delle scelte e dei ragionamenti, viene scambiato per persona scarsamente responsabile, non di squadra.

Io di squadra lo sono stata sempre, dal primo giorno, anche davanti a scelte che non condividevo, perché ho sempre pensato che la Sindaca dovesse assumere decisioni spesso non piacevoli, per l’interesse della collettività.

Così è stato per le scelte che hanno riguardato ASP, rispetto alla quale rimangono interrogativi ancora aperti, sui quali nessuno ha ritenuto di sedersi un paio d’ore per cercare di capire cosa succederà ad aprile 2026, quando si uscirà dal periodo della solidarietà.

Così è stato anche per la questione del mutuo per la ristrutturazione del cimitero, rispetto al quale mi è stato praticamente impedito di procedere, perché qualcun altro aveva deciso di destinare altrove quelle somme, nonostante io (e non solo) mi fossi impegnata pubblicamente per l’intervento di manutenzione straordinaria che quell’immobile aspetta da tempo.

Così è stato anche per la partecipata Ambi.En.Te.; basti pensare all’epilogo disastroso del vecchio consiglio di amministrazione, all’interno del quale non è stato possibile trovare la sintesi, perché c’è stato qualcuno che ha pensato che democrazia fosse comunicare la linea, e che tutti gli altri dovessero seguirla in maniera acritica.

C’è la mia domanda, rimasta senza alcuna risposta, che riguarda l’autorizzazione del Ristorante Superghino, che è in essere nonostante quell’esercente non abbia titolo a rimanere in quell’immobile. Perché la SCIA commerciale non è decaduta? Perché questa estate non potremo disporre della piscina e dell’annessa sala ricreativa per ospitare, ad esempio, il Centro Estivo Comunale?

Ci sono tante altre questioni, perché tre anni sono lunghi e di cose ne succedono molte. E si cerca di dare un contributo in maniera costruttiva, fino a che quel contributo interessa a qualcuno.

E poi ci sono le questioni politiche. Che non sono meno importanti. In questi tre anni sono state fatte scelte che hanno spostato l’asse della coalizione a destra e, al contempo, hanno pregiudicato qualsiasi apertura a sinistra, anche su questioni di buon senso, come è successo mercoledì 26 marzo con la mozione di Diritti in Comune sull’Iresa.

Non spendo parole sui miei compagni di Giunta, perché per certe cose deve passare la delusione e l’amarezza. Però i ringraziamenti sono d’obbligo, e vanno ai dipendenti del Comune di Ciampino e delle società partecipate, soprattutto quelli che hanno accettato le sfide delle innovazioni che ho proposto, anche se volevano dire maggiore impegno e fatica.

I ringraziamenti vanno anche al Consiglio comunale, a tutti i consiglieri, quelli a me più vicini, così come quelli a me più lontani. La mia porta è stata sempre aperta e da parte di tutti (o quasi) c’è stata estrema attenzione e serietà nel porre problemi e suggerire soluzioni, nell’interesse della Città. Spero di lasciare loro il ricordo e l’esempio di una buona politica.

I ringraziamenti vanno a tutte le associazioni, ai cittadini, agli operatori economici con i quali abbiamo immaginato una Città diversa, inclusiva, coesa, bella, compiuta e curiosa. Il patrimonio di idee su cui ho lavorato insieme a tante persone, in embrione nel programma di mandato, è cresciuto ed è diventato qualcosa di prezioso da custodire. Chissà chi se ne prenderà cura.

Fino a ieri sera sono stata al telefono per risolvere piccoli problemi e ragionare su soluzioni, anche se ormai so da giorni che la mia esperienza è finita.

Mercoledì ho fatto una riunione sul nuovo contratto di AET (tra l’altro la società ha fatto un ottimo lavoro nella preparazione della nuova bozza), ma prima ho fatto un sopralluogo su Viale di Marino, per capire come sistemare le piante messe a dimora, che sembrano avere segni di scarsa salute. Mi sono prodigata con l’organizzazione del Bike Day di sabato 29 marzo, nei pressi di Largo Dublino, dove l’Associazione Genitori Scuole Ciampino allestirà un gazebo per riparare le bici, come facemmo nella Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti del 2023 (ancora qui grazie ad AET per l’assistenza logistica).

Rimane l’amarezza per i tanti progetti che rimarranno inevitabilmente a metà: il Patto di Collaborazione con Legambiente e Officine Civiche per l’Area di Sosta Turistica sul tratto cittadino dell’Appia Antica, la destinazione dei fondi Iresa (ben 529 mila euro), che possono essere utilizzati come indennizzo alla popolazione, il nuovo innovativo contratto con AET per l’igiene urbana, il progetto di bike sharing e le colonnine elettriche, il progetto delle strade scolastiche, l’Ufficio Europa e i progetti europei in cui ho inserito il Comune di Ciampino, il Piano Antenne (per il quale ho faticosamente trovato una soluzione nonostante l’assenza di risorse e di competenze specifiche), le Comunità Energetiche sulle quali stiamo lavorando con la Diocesi di Albano.

Mi auguro davvero che dopo le mie dimissioni tutto questo non venga gettato al vento. Mi auguro anzi che queste dimissioni facciano riflettere qualcuno, sul fatto che la strada intrapresa allontana l’Amministrazione dalla Città”. Dichiara Federica Giglio.