Laura Faccia Viviamo Albano “Costruiamo una città a misura di bambino”

Laura Faccia, residente a Cecchina, sposata e madre di due bambine, debutta al’interno della lista civica Viviamo Albano, a sostegno della candidatura a Sindaco di Massimiliano Borelli.

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Laura Faccia
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Laura Faccia

Uno dei volti nuovi della campagna elettorale di Albano Laziale. E’ Laura Faccia, residente a Cecchina, sposata e madre di due bambine, debutta al’interno della lista civica Viviamo Albano, a sostegno della candidatura a Sindaco di Massimiliano Borelli. Dal quartiere di Villaggio Domiziano dove vive al suo impegno sociale sui temi dell’infanzia, scopriamo le sue proposte.

Il tuo impegno sociale è iniziato con il comitato delle mamme contro la chiusura del reparto di pediatria del Regina Apostolorum. Cosa ti ha spinto a decidere di candidarti in prima persona?

“La spinta è nata proprio da quello che mi ha lasciato questa esperienza, il valore di credere in una lotta per difendere i diritti dei più deboli, il senso di comunità che si è creato fra tutti coloro che hanno aderito al nostro comitato, il concetto che ogni singola persona può dare il suo contributo, piccolo o grande che sia, per migliorare il mondo che ci circonda”;

Sei una moglie e una mamma. Come hai potuto conciliare la campagna elettorale con i tempi della tua famiglia?

“Non è stato facile, soprattutto perché quando prendo un impegno lo affronto con tenacia ed al massimo delle mie capacità, di conseguenza è stato necessario dedicare molto tempo all’opportunità di candidarmi alle prossime elezioni comunali di Albano Laziale.
Grazie al supporto dei miei familiari, di amici preziosi e soprattutto di mio marito sono riuscita a conciliare il tutto, colgo questa occasione per ringraziali di nuovo”;

Vivi a Cecchina, quali esigenze secondo te necessita la tua frazione?

“Cecchina è una frazione di Albano Laziale con 12.000 abitanti, spesso percepita come un dormitorio specialmente per chi viaggia per lavoro fuori il centro urbano e vi ritorna solo la sera.

Questa è senza dubbio parte della realtà che va però a scontrarsi con necessità di famiglie che si sono formate e si formeranno e dunque di bambini ed anziani che hanno bisogno di poter vivere il loro centro urbano a tutto tondo.

Ritengo che ciò sia possibile avendo a disposizione spazi verdi ben curati, sicuri ed accessibili, che permettano ai bambini di trascorrere pomeriggi in aree gioco attrezzate con la naturalezza di vedere nonni che passeggiano e socializzano.

Il tutto deve essere accessibile ad ogni cittadino abbattendo le barriere architettoniche, oltre che per giustizia sociale per trasmettere e far crescere le nuove generazioni con un principio base di accessibilità come cultura”;

Quali sono i temi su cui intendi impegnarti se eletta in consiglio comunale?

“Se venissi eletta al consiglio comunale il mio impegno avrà come punto focale quello di poter continuare a dare il mio contributo come portavoce dei diritti dei più fragili e vorrei contribuire a sviluppare un modello di città a misura di bambino.

Mi viene naturale immaginare che una città a misura di bambino possa prima di tutto dare un forte segnale di un amministrazione lungimirante che getta solide basi per i cittadini del futuro.

Allo stesso tempo una città a misura di bambino è una città sicura, decorosa, verde con servizi a disposizione, necessità che si sposano con le esigenze di tutte le altre categorie cittadine.

Vorrei proporre spazi di aggregazione per bambini ed adolescenti, che siano di supporto ai genitori lavoratori negli orari post scolastici.

Punti di aggregazione che possano diventare un valore aggiunto per i nostri ragazzi, oltre che luoghi sicuri dove poter trascorrere parte del loro tempo.

Un supporto ad un’educazione digitale mirata al buon utilizzo della tecnologia, affrontando il tema in maniera attiva ovvero rendendo concrete possibilità di visione diverse di come occupare il proprio tempo libero. Si potrebbero creare laboratori che avvicinino giovani alla cultura, mostrando loro aspetti dell’arte, musica e spettacolo.

Per raggiungere un buon obiettivo servono modalità d’approccio idonee a catturare la loro attenzione in base alle varie fasce d’età, seminando nelle loro menti e nei loro occhi una via per accedere alla conoscenza della cultura, offriamo loro l’opportunità di far germogliare una scelta per il loro futuro.

Altro concetto su cui punterei l’attenzione è l’importanza di sentirsi giovani utili, utili alla società, utili alla famiglia, ad un amico.

Coinvolgere ragazzi in attività di interazione sociale con altre fasce d’età li aiuterebbe a comprendere quanto possono dare alla loro comunità partendo da azioni semplici e quotidiane”.