Lavoratori Albafor dicono si al contratto di solidarietà

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Palazzo Savelli
Il palazzo comunale di Albano Laziale
Palazzo Savelli
Il palazzo comunale di Albano Laziale

Martedì 15 luglio scorso si è tenuto il referendum consultivo tra i lavoratori Albafor per dare il via libera al contratto di solidarietà proposto dalla società ed evitare così l’esubero di 30 lavoratori. Con 148 votanti su 167 aventi diritto hanno prevalso i si con 88 voti, a fronte dei 57 no (1 scheda nulla, 2 bianche).

“Ringrazio i lavoratori che hanno compreso la necessità di avviare questo percorso nell’interesse comune di salvaguardare allo stesso tempo il livello occupazionale e l’offerta formativa – dichiara il Sindaco Nicola Marini -. Oltre alla sensibilità dimostrata, va sottolineato con forza il fatto che questo permetterà di conservare tutti i posti di lavoro. Esattamente quindi in linea con quanto la nostra Amministrazione ha sempre sostenuto, e che ha già applicato nel risolvere la drammatica situazione finanziaria della Albalonga, anch’essa società partecipata interamente dal Comune, rispettando quei principi e quei valori di attenzione alle persone e al lavoro che svolgono, propri del centrosinistra. Per garantire l’equilibrio economico e finanziario era necessario ridurre il costo del lavoro. Grazie ai si espressi e con il referendum che ha dato il via libera alla solidarietà, verranno risparmiati più di 1 milione di euro di costo del personale, che si aggiungono ai forti risparmi già messi in pratica da tempo sulle spese gestionali generali e sugli affitti.

Ovviamente, – sottolinea la nota – verranno messe in atto tutte le procedure per attivare gli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa, in modo da attenuare l’impatto economico sui lavoratori che sarà intorno al 10% medio, mentre per gli esuberi arriverà al 60%”, conclude Marini.

“Questa azione si colloca all’interno di un più generale riassetto societario che consentirà di ristabilire e garantire anche per il futuro condizioni di equilibrio finanziario. Naturalmente qualora la società aumenti le proprie capacità di fatturato il contratto di solidarietà potrà essere adeguato in qualsiasi momento”.