Lazio, approvata Legge Invecchiamento Attivo

Le reazioni: Marta Bonafoni "Lazio all'avanguardia". Marietta Tidei "Valorizza ruolo anziani"

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Le reazioni: Marta Bonafoni “Lazio all’avanguardia”. Marietta Tidei “Valorizza ruolo anziani

SOCIALE. BONAFONI (CIVICA ZINGARETTI): APPROVATA LEGGE SU INVECCHIAMENTO ATTIVO, LAZIO ALL’AVANGUARDIA

Da oggi le persone anziane della Regione Lazio possono guardare con più fiducia al futuro. Oggi pomeriggio il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità la legge regionale n. 232 concernente le ‘Disposizioni a tutela della promozione e della valorizzazione dell’invecchiamento attivo’.

“Con questa legge, sottoscritta da tutte le forze politiche e di cui sono prima firmataria, il Lazio si pone tra le regioni che per prime si sono occupate del tema in Italia, nel quadro di riferimento delineato in materia dall’Oms e dall’Ue per la promozione di politiche di prevenzione per un invecchiamento attivo e in buona salute. La legge, sentita e plurale, nasce da un percorso iniziato fuori dal Consiglio regionale con una corposa raccolta firme promossa dalle categorie dei pensionati dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, e si è resa urgente dopo la lezione del Covid-19, che proprio tra le persone anziane ha mietuto più vittime, accrescendone il senso di isolamento e abbandono”. Lo dichiara in una nota la capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio regionale del Lazio Marta Bonafoni.

“La norma, che si avvale di un investimento di risorse pari a 1 milione e 350mila euro nel triennio 2021-2023, ha l’obiettivo di valorizzare e promuovere il ruolo della persona anziana nella comunità e favorire la costruzione di percorsi di autonomia e benessere nei vari contesti della vita quotidiana, superando la logica assistenzialistica schiacciata sui servizi ancora prevalente- aggiunge Bonafoni- Molteplici gli strumenti previsti nei 14 articoli che compongono la legge, per realizzare un cambio di passo culturale, prima ancora che sociale. Oltre alla programmazione di interventi coordinati e integrati negli ambiti della promozione sociale, della salute, della formazione permanente, del volontariato, dello sport e del tempo libero- spiega Bonafoni- la legge dispone la promozione di protocolli con scuole, università, musei e associazioni di categoria, per garantire quello scambio intergenerazionale che può garantire ai nostri anziani l’integrazione e l’arricchimento delle comunità. Non solo. Grazie alla norma, sarà favorita la partecipazione ad attività culturali, di turismo sociale e socialmente utili, oltre alla diffusione di corretti stili di vita, corretta alimentazione e attività motoria, nell’ambito di protocolli operativi tra enti locali, Asl, Terzo settore e centri anziani. Infine, viene istituita la Giornata regionale dell’invecchiamento attivo, che sarà celebrata ogni anno il 22 aprile in occasione della ricorrenza della nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini. Questo immenso e prezioso lavoro corale- conclude Bonafoni- è dedicato alle nostre anziane e ai nostri anziani, che potranno guardare con speranza al futuro, e rappresenta un primo risarcimento istituzionale e politico per chi in questi due anni di pandemia non ce l’ha fatta. Un primo passo che permetterà alla lezione del Covid di camminare nelle nostre scelte e nelle nostre politiche”.

Lazio, Tidei (Iv): Bene legge invecchiamento attivo, valorizza ruolo anziani”

“Esprimo enorme soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale della legge sull’invecchiamento attivo, che mi ha visto tra i proponenti insieme alla collega Bonafoni e al collega Ciani. Un provvedimento che risponde all’esigenza di coordinare e implementare tutti gli interventi finalizzati a riconoscere il ruolo della persona anziana nella comunità promuovendone la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale. Si tratta, soprattutto, di un atto che mira a rafforzare il ruolo degli anziani nella regione Lazio, rendendoli non più soltanto meri fruitori di servizi ma protagonisti attivi in tutti i settori e superando di fatto la logica dell’assistenzialismo: potranno dare supporto e ausilio in tante attività di pubblica utilità in diversi settori. I numeri, d’altro canto, evidenziano un quadro che rendeva opportuna una legge di riferimento, anche alla luce di quanto ci ha insegnato l’esperienza del Covid: nella nostra Regione, dove la popolazione con più di 60 anni costituisce circa il 25% del totale, l’indice di vecchiaia passerà dal 146,2% del 2021 al 195,4% del 2030. Non solo: sono il 38,3% le famiglie con la presenza di anziani e ben il 25% quelle costituite da soli anziani (dati Istat 2017). Gli anziani devono tornare ad essere protagonisti di una vita e di un ruolo attivo all’interno della società, soprattutto attraverso la formazione, che potrà renderli autonomi e indipendenti in particolare nell’accesso ai servizi offerti dagli enti pubblici, sempre più caratterizzati da percorsi tecnologici, finora spesso non accessibili a tutti. Nell’articolato sono stati individuati in maniera puntuale i soggetti attuatori e i diversi ruoli che ognuno dovrà svolgere, i campi di intervento, gli obiettivi, gli strumenti e le risorse necessarie. A tutti gli effetti si tratta di un atto che individua il ruolo che i diversi Enti, oltre la Regione, dovranno avere per promuovere una effettiva e rinnovata inclusione sociale degli anziani, con un’attenzione particolare nei confronti di persone particolarmente vulnerabili”. Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).