La gentilezza è il primo passo per la gioia.
Intervistando Claudio David si ha modo di cogliere alcune sfumature del suo pensiero.
A cura di Ilaria Solazzo.
L’ECO DELLA GENTILEZZA: Riflessioni sulla gentilezza, contro ogni violenza, tradotte in: latino, inglese, spagnolo e francese.
Panoramica del libro…
“L’eco della gentilezza” è un viaggio attraverso il potere trasformativo della gentilezza, un valore che può migliorare le relazioni umane e creare comunità più coese e solidali. Il libro raccoglie frasi, aforismi e riflessioni che ispirano a praticare la gentilezza ogni giorno, presentati con traduzioni in latino, inglese, spagnolo e francese, per rendere universale il messaggio e raggiungere un pubblico internazionale. Attraverso queste pagine, vorrei accompagnarti in una riflessione sul significato profondo di piccoli gesti di altruismo e di empatia, e su come questi possano rappresentare una risposta efficace a fenomeni come il bullismo, il cyberbullismo e la violenza. Il libro è pensato per chi crede che le parole abbiano il potere di ispirare cambiamenti positivi, e per coloro che desiderano riscoprire la bellezza della gentilezza in tutte le sue forme.
Intervista
Solazzo: Buongiorno, Claudio. È un piacere averti con noi. Partiamo subito dal titolo del tuo
libro, “L’eco della gentilezza”. Cosa rappresenta questa ‘eco’ e perché hai scelto proprio questo concetto per il tuo romanzo?
Claudio David: Buongiorno a te, Ilaria, e grazie per l’opportunità di parlare del mio libro. Il titolo “L’eco della gentilezza” si riferisce all’idea che ogni atto di gentilezza, per quanto piccolo, ha un impatto che continua a riverberarsi nel tempo. A volte non ci rendiamo conto di quanto possa essere potente un gesto gentile: invece, proprio come un’eco, esso può arrivare lontano, influenzando altre persone e generando un effetto domino che crea cambiamenti positivi. La gentilezza, infatti, è una forza silenziosa ma molto potente.
Solazzo: Questo tema sembra risuonare molto in un mondo che, oggi più che mai, sembra essere segnato da indifferenza e individualismo. Pensi che la gentilezza possa veramente fare la differenza nella nostra società?
Claudio David: Assolutamente sì. La gentilezza, per quanto possa sembrare un concetto semplice, è in realtà un antidoto alla solitudine, all’isolamento e al cinismo. Nel mio libro esploro come le persone, attraverso gesti piccoli ma significativi, possano cambiare il corso della loro vita e quella degli altri. Non stiamo parlando di comportamenti straordinari, ma di piccoli e semplici atti quotidiani che, spesso, fanno la differenza. Se tutti avessero la consapevolezza di quanto la gentilezza possa influenzare positivamente l’ambiente che li
circonda, forse vivremmo in un mondo meno frammentato e più connesso.
Solazzo: Credi che la solitudine sia una condizione inevitabile dell’animo umano, o piuttosto un riflesso delle difficoltà nelle relazioni sociali moderne?
Claudio David: Penso che la solitudine sia una condizione complessa e che, in un certo senso, faccia parte della nostra natura. Ma quella che descrivo nel libro non è solo la solitudine fisica, che si prova quando siamo soli in una stanza. È una solitudine interiore, quella che nasce quando non ci sentiamo compresi, quando non sappiamo come aprirci agli altri. La società moderna, con la sua velocità e superficialità nelle relazioni, ha amplificato questa solitudine. In “L’eco della gentilezza” cerco di far
uscire da questa condizione, anche se a volte è difficile, e vorrei farlo fare proprio attraverso la gentilezza, che è un modo per entrare in relazione con se stessi e con l’altro, superando il muro che ci separa.
Solazzo: Nel libro si percepisce una profonda riflessione sulla gentilezza come strumento di
cambiamento. Può sembrare un messaggio semplice, ma non è sempre facile applicarlo nella vita di tutti i giorni. Tu stesso, come autore, quanto trovi che la gentilezza possa veramente cambiare le cose nella tua vita?
Claudio David: Personalmente credo che la gentilezza sia una forma di resistenza. In un mondo che ci invita ad essere sempre più veloci, più produttivi e più distaccati, la gentilezza è una scelta consapevole di rimanere umani, di dare valore all’altro e a noi stessi. In effetti, non è sempre facile praticarla, soprattutto quando ci sentiamo sopraffatti o quando il nostro istinto ci spinge verso la reattività. Ma ogni piccolo gesto gentile, ogni parola di conforto, ogni sorriso sincero ha un effetto reale e tangibile. Se ci sforziamo di applicarla ogni giorno, non solo nelle relazioni con gli altri, ma anche con noi stessi, credo che possiamo davvero cambiare qualcosa, anche se in modo impercettibile.
Solazzo: Mi piace molto questo pensiero. Cosa ti auguri che i lettori portino con
sé dopo aver letto “L’eco della gentilezza”?
Claudio David: Spero che, dopo aver letto il libro, i lettori possano sentirsi ispirati a praticare più gentilezza nella loro vita quotidiana, con le persone che incontrano e, soprattutto, con se stessi. Auspico che comprendano come anche i piccoli gesti possano fare una grande differenza e che, a volte, basta un semplice ‘Come stai?’ o un sorriso per cambiare una giornata. La gentilezza, alla fine, è un seme che piantiamo nel proprio cuore e in quello degli altri, può crescere in modi inaspettati. Confido che il lettore porti con sé la consapevolezza di quanto, anche nelle difficoltà, si possa scegliere la gentilezza come risposta, consigliando il libro a più persone possibili pensandolo come uno strumento benefico.
Solazzo: So che hai presentato recentemente il libro con esperti di settore, organizzando un pomeriggio sia nello storico Palazzo Chigi di Formello sia nel prestigioso Campidoglio. Altre tappe?
Claudio David: Stiamo lavorando per portarlo nelle scuole, in Senato ed in altri luoghi di prestigio, perché il panel con gli esperti possa sensibilizzare e aiutare le persone che hanno subito violenza a reagire, a denunciare e a rimanere comunque gentili: perchè la gentilezza è un potente antistress! Quando compiamo un atto di gentilezza, il nostro cervello rilascia ossitocina, l’ormone dell’amore e del legame sociale, ed endorfine, gli ormoni del benessere, che riducono il cortisolo, l’ormone dello stress: tutto ciò riduce l’ansia, migliora l’umore, abbassa la pressione, migliora le relazioni e rende più resilienti. Quindi conviene essere gentili!
Solazzo: Grazie mille, Claudio, per questa bellissima conversazione. Sono sicura che i lettori
apprezzeranno molto il tuo libro e la profondità del tema trattato.
Claudio David: Grazie a te per avermi dato l’opportunità di condividere questi pensieri. Spero che il mio libro possa essere un piccolo contributo a un mondo più gentile.