Lettera aperta sulla movida a Frascati de “I cittadini indignati”

Lettera aperta di alcuni cittadini indignati di Frascati sulla movida tuscolana al tempo del Covid 19 che accusano l'Amministrazione Comunale.

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Movida Frascati
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Movida Frascati

“Il COVID19 ha cambiato le abitudini in tutto il mondo? Non a Frascati. Anche quest’anno, nonostante il COVID19, fin dal mese di giugno, come ogni estate da circa una decina di anni, la movida è stata selvaggia e senza regole. E cosa ha fatto l’Amministrazione Comunale per proteggere dall’inferno estivo i residenti del centro storico e degli altri luoghi esposti? La domanda è facile, e la risposta lo è altrettanto, anche se risulta difficile da credere. Si può riassumere infatti in una sola parola: niente. Il Sindaco e l’Amministrazione attuale di Frascati fanno esattamente quello che hanno fatto gli ultimi Sindaci e le loro Amministrazioni: assolutamente niente. Non è stato fatto nulla per garantire i diritti fondamentali dei cittadini residenti nei luoghi del bivacco e dello schiamazzo notturno. Nulla per garantire il legittimo diritto al riposo e alla quiete durante la notte, il diritto alla salute. Ogni tanto, prima delle elezioni o nell’approssimarsi delle stesse, si ricordano dei cittadini. Poi, una volta eletti, hanno altro da fare. Quando siamo riusciti ad ottenere e organizzare un incontro il repertorio delle scuse è stato sempre lo stesso: la liberalizzazione.. i soldi che non ci sono (che invece si spendono per altro)… la mancanza di risorse umane e finanziarie per i controlli…. Ora basta. Non si può più accettare che le motivate richieste dei residenti nelle zone della movida, (tra le quali includiamo anche il Giardino della Vittoria adiacente al Campo Sportivo, tornato alla ribalta per il recente pestaggio di un ragazzo e per due ragazze finite al pronto soccorso in coma etilico) siano del tutto inascoltate dal Sindaco e dagli Amministratori del Comune di Frascati. Per non parlare degli ultimi fatti accaduti in Villa Torlonia, dove una vera guerriglia urbana si è svolta nel cuore di una città inerme. Sono ormai troppi anni che nella nostra città, in particolare nel centro storico, si concentrano locali che causano forti disagi ai residenti. Lo stazionamento notturno nei pressi dei locali va avanti quasi fino all’alba. Si tratta prevalentemente di giovani, ma ci sono anche i meno giovani, che dopo aver mangiato e bevuto rimangono a chiacchierare, a discutere e a volte anche a cantare e a suonare sotto le finestre di chi invece cerca
disperatamente di dormire, perché l’indomani deve affrontare una giornata di lavoro e di impegni. Accade tutto questo nel migliore dei casi, ma non sono mancate neanche le risse e i vandalismi. Il lavoro serale e notturno, non deve nuocere a chi di notte ha bisogno di riposare. Questo è un diritto inalienabile e invece molti dei residenti delle zone “calde” sono costretti ad assumere farmaci per arrivare a dormire qualche ora in mezzo agli schiamazzi notturni. Dopo le ore ventidue, sembra voluto, è totalmente assente il controllo del territorio da parte dell’Amministrazione. Sono i cittadini che a notte fonda, si trovano costretti a chiamare le forze dell’ordine per provare a far ripristinare la legalità. Sia chiaro, non si vuole negare ai giovani, ai meno o diversamente giovani, il piacere di incontri conviviali con amici, conoscenti o parenti, ma a tutto c’è un limite e quando questo limite non viene rispettato spontaneamente dalle persone, perché non tutte hanno la maturità, l’educazione e la sensibilità per farlo, dovrebbe essere l’istituzione preposta alla cura del bene comune ad intervenire, o meglio, a prevenire. Il diritto di molti al riposo e alla salute, il bisogno di vivere in un ambiente sano e non sporco invece, maleodorante e chiassoso,
deve essere tutelato più dell’interesse al guadagno facile di pochi e più della ricerca esasperata del divertimento molesto e a buon mercato di altri. Il divertimento irrispettoso e a volte violento non può prevalere così pesantemente sui bisogni primari dei cittadini residenti nei luoghi del bivacco selvaggio. Le strade del quartiere San Rocco, compresa la zona dei muraglioni di via Regina Margherita, Piazza Paolo III, nonostante siano invase quotidianamente da moltitudini mangerecce e rumorose, non godono di alcuna attenzione particolare da parte dell’Amministrazione sia per quanto riguarda la manutenzione che la pulizia. L’apertura indiscriminata di locali, in assenza di una vera pianificazione territoriale, ha portato ad un sovraffollamento ingestibile, per lo più su un territorio, Frascati, considerato dagli amministratori senza risorse per il controllo e la vigilanza. Infine, l’aspetto tra i più deprecabili di questa intollerabile situazione è il fatto che neanche le regole elementari della raccolta dei rifiuti vengano rispettate! Ogni sera, enormi quantità di rifiuti organici dovuti agli scarti alimentari finiscono, insieme a innumerevoli piatti e posate di plastica e a tovaglie di carta, negli stessi enormi sacchi neri dell’indifferenziato. L’incremento nell’occupazione di spazio pubblico concesso dal governo per garantire un distanziamento tra i tavoli è stato in gran parte utilizzato per aumentare il numero di tavoli, non per aumentarne la distanza. Il degrado di questi spazi di vita è sotto gli occhi di tutti come l’inettitudine di chi ha invece per compito istituzionale la valorizzazione degli stessi.
I cittadini di Frascati che sottoscrivono la lettera chiedono che sia ridata dignità a questi luoghi e alle persone che li abitano. Le soluzioni al problema, con la volontà politica, si possono trovare. Più controlli notturni da parte della polizia locale, più sopralluoghi da parte degli uffici Cosap per riscontrare il rispetto della concessione, più fermi di coloro che bivaccano e schiamazzano in orario notturno, visti i citati episodi di violenza e teppismo. E’ compito di una buona politica e di una buona amministrazione trovare le risorse economiche per queste attività d’importanza primaria. Non ci vengano a raccontare la storiella del pre-dissesto, perché sappiamo bene che tutto quello che chiediamo è possibile realizzarlo utilizzando i soli capitoli di spesa corrente non soggetti a vincoli. Frascati è purtroppo ormai famosa, tra la popolazione dei paesi vicini e delle periferie romane, per
il bivacco facile a tutte le ore, cerchiamo di valorizzare invece le sue bellezze e le attrattive storicoartistiche e culturali, oltre a quelle enogastronomiche. In conclusione, chiediamo al sindaco di porre termine all’inadeguatezza dimostrata finora dall’attuale Amministrazione su questo tema, per mettere al più presto in atto provvedimenti volti a ridare decoro e dignità alla nostra città ed attenzione ai seri problemi di chi la abita, di chi la fa vivere e di chi vi paga le tasse. Non siamo più disposti a subire passivamente, attendiamo misure efficaci e immediate”. Firmano la lettera “I cittadini indignati”