L’Orchestraccia alla Sagra delle Pincinelle di Colonna

0
1493
orchestraccia
Orchestraccia
orchestraccia
Orchestraccia

In occasione della 22ª  Sagra delle Pincinelle e del 1˚ Palio delle Botti che si festeggeranno a Colonna da venerdi 16 a domenica 18 settembre, l’ORCHESTRACCIA, uno dei gruppi folk-rock romani più amati e più famosi di sempre, si esibirà in concerto domenica sera alle ore 21:30.

Proprio così, questa meravigliosa festa popolare dedicata alla tradizione dell’acqua e della farina che esalterà le prelibatezze gastronomiche del paese e vi divertirà con giochi popolari e la famigerata festa della pigiatura dell’uva, si concluderà a suon di musica.

L’ORCHESTRACCIA, oltre ai pezzi intramontabili, sarà lieta di presentarvi il nuovo album CANZONACCE, uscito l’8 settembre 2016 e disponibile sui migliori DigitalStore.

L’Orchestraccia, è composta da Marco Conidi, Luca Angeletti, Giorgio Caputo, Edoardo Pesce, Gianfranco Mauto, Fabrizio Locicero, Salvatore Romano e tanti altri Artisti che si aggiungono al nucleo originario di volta in volta.

 

Il gruppo romano dell’ORCHESTRACCIA, nasce dall’idea e dalla voglia di attori e cantanti di unire le loro esperienze reciproche e confrontarle cercando una forma innovativa di spettacolo nel panorama italiano, una forma che comprenda musica e teatro in una lettura assolutamente attuale.

Lo spunto è stato prendere dal folk degli autori romani tra Ottocento e Novecento tutte quelle canzoni e poesie che sono patrimonio della cultura italiana e che sono nell’immaginario tradizionale collettivo di ognuno di noi.

Dimostrando la loro attualità e la loro freschezza rivisitandone gli arrangiamenti, canzoni come “Alla renella” o “Fortunello” sembrano scritte oggi, così come le poesie di Belli e di Pascarella, delineando il ritratto di un paese che evidentemente nei confronti degli oppressi e delle fasce più deboli si è sempre comportato in una maniera prevaricatrice ed arrogante.

A tutto questo si aggiungono anche degli inediti, che ben si sposano alle storie dei ragazzi di oggi che non riescono a trovare una casa o un lavoro per farsi una famiglia oppure dolci ballate d’amore dell’Ottocento, quando gli amori dei poveri erano amori proibiti.

Usando delle misture di suono estremamente moderne, dal dub, al punk-rock al patchanka, l’Orchestraccia fa cantare, ballare, ridere, riflettere, commuovere e in più, essendo un progetto nazionale ed internazionale, aggiunge al proprio repertorio brani ed opere (e spesso anche ospiti) propri della città in cui si esibisce, per dimostrare che soprattutto in Italia alcuni autori (per citare un esempio “Ho visto un re” di Fo, in paragone a Belli), anche se logisticamente distanti, trattano tematiche simili ed attuali.

Un nuovo modo di vedere le distanze quindi, non più come divisione, ma come arricchimento del patrimonio culturale.

Schieriamoci sempre dalla parte dell’arte, quella autentica, che passa attraverso storie di vita e che scorre inesorabile fino a toccare i nostri cuori!