Luigi Bruno da 30 anni apprezzato stilista del Made in Italy

Il wedding tra i settori più penalizzati dalla crisi: dallo stilista Luigi Bruno un messaggio di speranza per la ripartenza

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Una sfilata di abiti in carta. E’ stata Fabriano, città della carta, il palcoscenico dove nel Giugno 2019 si è celebrato questo appuntamento che resta un unicum, durante una due giorni che ha visto protagonista il gemellaggio tra la cultura italiana e quella della Corea del Sud.

Durante la conferenza dell’UNESCO città creative, si è tenuta all’interno del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano una mostra dedicata alla carta tradizionale coreana, hanji. Una carta caratteristica del paese orientale che assomiglia alla seta.

Gli stilisti coreani: Kang youngSuk , Kwak Hyunju  , Lee Jinyoon, unitamente all’italiano Luigi Bruno. Sono stati 50 gli abiti in passerella, tra quelli da matrimonio, tradizionali coreani e quelli pensati per esaltare il “bello”.

La sfilata di Fabriano con gli abiti in carta ha anticipato quella che è una tendenza in sensibile sviluppo nella moda, quello della ricerca di materiali eco-sostenibili, negli abiti e negli accessori.

A distanza di 2 anni e con una pandemia di mezzo, abbiamo voluto ascoltare Luigi Bruno, uno dei protagonisti di quell’appuntamento,

Da 30 anni tra gli stilisti che hanno affermato l made in Italy, Luigi Bruno, partenopeo avente il suo Atelier a Pomezia, si è fatto apprezzare tra gli altri per le sue creazioni di abiti da sposa. La ricerca dei materliali e la cura nelle linee, fanno degli abiti di Bruno un originale connubio tra tradizione e modernità, attenti a non perdere mai il romanticismo di un messaggio, quello del matrimonio, da indossare in quello che “deve restare il giorno più bello” nella vita di una donna.

Il dialogo tra la Corea del Sud e l’Italia è uno dei progetti che Luigi Bruno sta portando avanti: “Ci sono scambi da tempo con i colleghi sud-coreani – ha dichiarato a Meta Magazine – culminati nell’evento di Fabriano, dove noi abbiamo presentato un abito apprezzatissimo dal pubblico, che doveva vedere un altro appuntamento, proprio in Corea del Sud, purtroppo rimandato a causa della diffusione del contagio da Coronavirus, ma che contiamo di organizzare appena possibile”.

Il wedding è stato tra i settori più colpiti dalla crisi scaturita dalla diffusione del virus, ma da Luigi Bruno arriva un messaggio di speranza: “Sono certo che appena sarà possibile ci sarà una nuova esplosione per il nostro settore, perché si sente nelle persone una grande necessità di tornare a celebrare i sentimenti”.