Malattie oncologiche, diagnosi precoce e prevenzione, intervista al Dott Vincenzo Bianco

Intervista di Maria Luisa Roscino al Dott. Vincenzo Bianco

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Malattie Oncologiche – Diagnosi precoce e Prevenzione. Intervista al Dott. Vincenzo Bianco, Dirigente medico Oncologo e Consigliere dell’Ordine dei Medici di Roma e Provincia.

Dott. Bianco, può spiegare quanto la prevenzione nelle malattie oncologiche, possa fare la differenza?

“Il cancro è una malattia multifattoriale, le cause sono molteplici, complesse e non su tutte si può intervenire per impedire lo sviluppo della malattia. Alcuni fattori di rischio oncologico, come l’età e il sesso, non sono modificabili; altri invece, come il fumo, la sedentarietà, l’esposizione ad agenti cancerogeni, dipendono dal nostro comportamento, dal nostro stile di vita, dall’ambiente in cui viviamo e lavoriamo”.

Quali sono le iniziative che l’Ordine dei Medici di Roma ha previsto per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della malattia oncologica?

“In questa 4 fase dell’emergenza Covid-19, uno dei nostri obiettivi principali è stato quello di creare delle commissioni ordinistiche composte di super esperti in ambito oncologico, onco-geriatrico, chirurgia di precisione, nutrizione in oncologia e di prossima attivazione la commissione dedicata ai farmaci di precisione e immunoterapia in ambito oncologico. Ordine dei medici di Roma e provincia (ente pubblico sussidiario dello stato) in fase pandemica ha mostrato una profonda sensibilità a tutela dei pazienti affetti da cancro mettendo in campo imponenti risorse scientifiche. Mai prima d’ora l’ordine dei medici aveva mostrato una simile attenzione”.

Può illustrarci quali sono le tecniche di prevenzione maggiormente utilizzate?

“Lo screening è un valido strumento efficace di prevenzione dei tumori, quando non hanno dato segni clinici, sicuramente lo screening per il tumore della mammella mediante esame mammografico ha mostrato una significativa efficacia, visita dermatologica con mappatura per la prevenzione del melanoma, pap test per i tumori della cervice, colonscopia ogni 3/5 anni per i tumori del colon-retto, la risonanza multiparametrica per i tumori della prostata”.

Dott. Bianco, perché anche per i giovani è importante fare prevenzione?

“Sicuramente la predisposizione genetica è un fattore di rischio che richiede ulteriore attenzione anche tra i giovani. Certamente, Il DNA presente nel genere umano in 23 paia di cromosomi è responsabile di tutte le istruzioni che servono alle cellule e ai tessuti per funzionare correttamente. L’unità funzionale del DNA è il gene. Normalmente il cancro è causato da mutazioni genetiche (mutazioni somatiche) che si generano in una o più cellule del nostro organismo (per esempio a causa dell’età o di agenti esterni) nell’arco della vita. Le mutazioni acquisite non sono ereditarie. In circa il 5-10% di tutti i tumori i soggetti sono portatori dalla nascita di mutazioni genetiche specifiche, chiamate costituzionali, che aumentano il rischio di insorgenza di tumore rispetto alla popolazione generale e possono essere trasmesse ai figli. Negli ultimi anni sono state identificate alcune di queste mutazioni germinali e sono stati messi a punto i test clinici per la loro identificazione. I tumori che più frequentemente possono rientrare nella categoria dei tumori “ereditari” sono: tumore al seno -tumore ovarico- tumore al colon -tumore della cute (melanoma)-tumore alla prostata- tumore alla tiroide- tumore all’utero”.

Negli ultimi due anni si è sentito parlare sempre di Covid e delle problematiche connesse. Ci si è invece dimenticati dei malati oncologici. Si può dire che durante la pandemia l’informazione e la sensibilizzazione su queste tematiche sono stati ostacolati?

“Non ostacolati ma sicuramente i programmi di screening sono stati interrotti e le risorse umane sono state destinate spesso in area covid o emergenziale. La pandemia ha messo a nudo una serie di criticità in ambito oncologico e in molti casi un ritardo diagnostico”.

Dott. Bianco, quanti e quali passi ha fatto la ricerca sui tumori negli ultimi anni?

“La medicina di precisione (anche detta medicina personalizzata) rappresenta in ambito oncologico un nuovo approccio alla gestione del paziente con tumore. Il tumore è una neoformazione di tessuto che si forma a partire da un difetto genico (quindi del DNA) che porta alla crescita incontrollata di cellule, i diversi tumori hanno caratteristiche clinico-biologiche differenti. Le caratteristiche bio-molecolari della malattia tumorale spesso fanno la differenza in termini di prognosi. A differenza della chemioterapia, il farmaco a bersaglio molecolare è selettivo, più efficace e tossicità accettabile. È infatti dotato di un recettore creato in laboratorio che gli permette di individuare e neutralizzare solo le cellule malate e questo si traduce in risultati migliori in termini prognostici e più duraturi alla chemioterapia e un incremento notevole della qualità di vita del paziente.

Nel 2020, si stima circa 3,6 milioni (3.609.135) gli italiani che vivono dopo una diagnosi di tumore, con un aumento del 37% rispetto a 10 anni fa, rappresentando il 5,7% dell’intera popolazione (un italiano su 17). Di queste persone, il 53% sono donne (1.922.086), cioè il 6,0% della intera popolazione femminile italiana. Sono quasi 1,7 milioni i maschi (1.687.049), pari al 47% del totale dei casi prevalenti e al 5,6% della popolazione maschile. Questi numeri ci dicono che per i prossimi anni serviranno grossi investimenti ed un impegno economico notevole in quanto la medicina di precisione costa molto”.

Dott. Vincenzo Bianco

 

Laureato in Medicina e Chirurgia c/o Università degli Studi di Roma Tor-Vergata e Specializzato in Oncologia Medica c/o Università “La Sapienza” Roma. Diploma di Perfezionamento in Medicina di Primo Soccorso; Diploma di Perfezionamento in Senologia; Oltre, sessanta pubblicazioni su Riviste Nazionali e Internazionali, in prevalenza di Argomento Oncologico. Incarico di Docenza a contratto gratuito c/o la Scuola di Specializzazione di Oncologia-Università di Roma “La Sapienza”; Vincitore di Concorso in qualità di Dirigente Medico a tempo indeterminato c/o Centro Oncologico di Riferimento Dipartimentale USL2/Lucca. Dal 1 Ottobre2004 Dirigente Medico a tempo indeterminato c/o UOC A, Oncologia, Azienda Policlinico Umberto I – Roma, con incarico di alta specializzazione in oncologia geriatrica e coordinatore della UMOG (unita multi professionale in oncologia geriatrica.