Marco Rapo “è Ciamberlano a non essere credibile”

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Marco Rapo
Marco Rapo
Marco Rapo – Consigliere Comunale di Marino Azione Civica

POLITICA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Marco Rapo, consigliere comunale di Marino e leader di Azione Cittadina. “Ho avuto il privilegio – dichiara in una nota Marco Rapo, consigliere comunale di Marino e leader di Azione Cittadina – di essere citato da Emanuele Ciamberlano in un’intervista pubblicata sul Corriere Tuscolano di fresca stampa e nella quale, raccontando della coalizione che lo sosterrà alle elezioni comunali di maggio prossimo, mi onora della menzione personale essendo quella mia l’unica tra tutti coloro che non lo voteranno. L’inciso è il seguente: “…non troverà certamente posto Rapo. Mi dispiace per Marco ma il centro sinistra non può essere considerato un taxi in cui si sale e scende quando fa comodo. Rapo alle regionali dello scorso anno mise un manifesto che invitava a votare Palozzi e Storace. Dobbiamo essere credibili…”.

Ebbene si, non c’è dubbio che quello della credibilità sia il primo dei requisiti per qualsiasi persona ed in particolare per chi si candida ad amministrare un paese. Peccato per lui – continua Rapo – che Ciamberlano manchi proprio anche di questo primo e basilare requisito, ma vediamo perché.

Ciamberlano richiama una vicenda politica decontestualizzandola dal momento storico-politico e falsandola nei contenuti perché io, sì, misi un manifesto che auspicava l’elezione al Consiglio della Regione Lazio dell’allora Sindaco di Marino, ma era, appunto, l’auspicio che fosse eletto chi in Regione avrebbe potuto rappresentare più sentitamente gli interessi del nostro Comune, ossia il Primo Cittadino; poi, invero, il manifesto auspicava anche la nascita di una formazione politica che si ponesse per la totale discontinuità con l’unica costante politica del nostro paese, vale a dire la cementificazione selvaggia a scapito dell’ambiente.

Con la mia modalità chiara di comunicare con i cittadini di Marino, così feci anche nell’occasione ricordata da Ciamberlano che però va riportata al contesto di allora, quando cioè io ero pressoché il solo tra tutta l’opposizione di Palazzo Colonna a protocollare e votare atti in favore della riduzione della capacità edificatoria del P.R.G..

Marco Rapo, quando ha votato l’allora sindaco di Marino rappresentava una lista civica, non un Partito – aggiunge la nota – che è pertanto corrispondentemente vincolato ai livelli sovracomunali, quindi si è orientato in ragione degli scenari politici di allora avendo come fine unicamente la realizzazione delle idee sostenute costantemente in un settennio all’opposizione con Azione Cittadina ed ormai note a tutti.

Poi si è verificato che l’attuale centrodestra ha ritenuto di perpetuare la politica della peggiore espansione edilizia, si pensi che oggi il suo slogan elettorale è “il progresso è nella continuità”, quindi Marco Rapo deve orientarsi di conseguenza avendo come fine gli ideali di sempre.

Ora, c’è da chiedersi quale utilità possa portare alla candidatura a sindaco di Ciamberlano l’aver ricordato simili circostanze. Perché, credibilità per credibilità, io al posto suo avrei evitato nei miei confronti qualsiasi argomento, ma in primis il riferimento ai manifesti del passato. Come non ricordare infatti quello firmato Ciamberlano e intitolato “I LADRI DI PISA” con allusioni e “sapienti” sottintesi contro quella brava persona e Consigliere preparatissimo nonché allora capogruppo PD Sandro Caracci? Come non ricordare ai cittadini tutti la volontà politica espressa da Ciamberlano con il voto a favore della delibera consiliare avente ad oggetto “Presa d’atto della graficizzazione delle tavole di P.R.G…” che, per semplificare, significa sostanzialmente via libera alla edificazione di una città nell’area del Divino Amore? Infatti la ricordano tutti e per chi l’avesse dimenticato cogliamo l’occasione offerta da Ciamberlano per ricordare tutto l’esito di quella votazione che vide i voti contrari di Azione Cittadina con il sottoscritto e di Alessandro Coloni del PD che infatti risultò diviso perché votarono a favore insieme a Palozzi non solo Ciamberlano ma anche Venanzoni e Bartoloni (quest’ultimo non a caso poi coerentemente divenuto con il centrodestra assessore all’urbanistica sino ad oggi).

Tutto ciò per dire semplicemente che Marco Rapo, contrariamente a quanto afferma Ciamberlano, non sale e non scende né a destra né a sinistra ma si orienta per ragioni puramente ideologiche avendo come obiettivo unicamente quello di cambiare il nostro paese; altro che “A un passo dalla storia…Marino Cambia” come per slogan parla Ciamberlano”. La storia la conoscono tutti.

Piuttosto c’è da chiedersi come mai Marco Rapo sembri, invero, scomodo tanto a destra quanto a certa sinistra come quella di Ciamberlano; “sinistra” per modo di dire perché in politica, nel giudizio sulla credibilità delle persone, contano i comportamenti attraverso le volontà espresse nei deliberati come per esempio quello appena citato; ma su Ciamberlano se ne potrebbero elencare un buon numero perché quella sua, se non fosse cosciente e ricercata, sembrerebbe una coazione a ripetere certe tendenze ed esperienze anche di tipo elettorale come quando venne eletto nella omonima Commissione con i voti della maggioranza di centrodestra, fino quindi ad arrivare alle recenti primarie che pertanto hanno suscitato fin troppo clamore per quanto nulla di nuovo hanno significato se non la conferma di un sistema che potrà cambiare solo con il rinnovamento di una classe politica – conclude Marco Rapo – appassionata, competente e, appunto, credibile”.