A Marino, il 28 ottobre è ora di Tempi di Guerra

Farà tappa a Marino Laziale, presso la Sala Lepanto, domenica 28 ottobre ore 18 la rassegna drammaturgica Tempi di Guerra

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locandina
Tempi di guerra

Farà tappa a Marino, domenica 28 ottobre alle 18 presso la Sala Lepanto (Piazza Lepanto, 1 – Marino), la rassegna drammaturgica “Tempi di Guerra”. L’ingresso sarà libero. L’iniziativa di Liliana Paganini, Guglielmo Masetti Zannini, Violetta Chiarini e Luisa Mariani è una riflessione su tutte le guerre con i modi del teatro. La manifestazione è stata promossa dal CENDIC – Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Biblioteche di Roma e delle Biblioteche di Palermo in collaborazione con le associazioni Senza Frontiere Onlus, Terzo Millennio – Compagnia del Violangelo, Mitreo Iside e Bottega Teatrale.

Il 28 giugno 1914, lo studente diciottenne Gavrilo Princip, in un attentato a Sarajevo, colpì a morte l’Arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, e sua moglie la Contessa Sofia. Quella data sancisce il crollo dell’Impero austro-ungarico e apre gli scenari alla Prima Guerra Mondiale. L’Italia entra in guerra il 23 maggio del 1915, affiancando le forze della Triplice Intesa, nel maggio del 2015 ricorrerà il centenario di questa guerra detta di posizione, che vide fronteggiarsi, a pochi metri di distanza, nelle trincee l’esercito italiano e quello austro-ungarico, chiamata anche “quarta guerra d’indipendenza” poiché restituì territori che permisero di completare l’unità d’Italia. In una società globalizzata qual è la nostra, il ricordare un evento così terribilmente significativo del passato, un evento che ha portato come conseguenze un assetto nuovo dell’Europa e lo scoppio di un secondo e più aspro conflitto, può ispirare una riflessione quanto mai opportuna sul pericolo di nuove guerre e sulla ricerca di una convivenza civile che bandisca ogni sopraffazione e violenza. Date queste premesse, si è pensato, in occasione del centenario della Prima Guerra Mondiale, ad uno spettacolo, una mise-en-espace, che potrebbe intitolarsi “Tempi di guerra” composto da brevi monologhi. CENDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea), che riunisce più di 200 autori sul territorio nazionale, ha pensato di lanciare il progetto all’interno e all’esterno dell’associazione. Ad ora hanno aderito diversi autori, ma il progetto potrebbe aprirsi anche ad altri autori interessati. Ogni autore è stato chiamato a scrivere un monologo della durata massima di cinque minuti: la tessera di un mosaico che si comporrà in forma di lettura o di performance  degli attori, offrendo una panoramica di sentimenti e riflessioni su questo tema dal forte impatto civile, sociale e morale. Gli autori hanno usato registri narrativi diversi dal drammatico al sarcastico, farsesco, per raccontare nei loro testi un’idea personale della guerra. Il progetto si propone, infatti, di rappresentare la guerra in tutti i suoi possibili aspetti e con i suoi protagonisti, siano eroi o vigliacchi, vittime o carnefici, opportunisti o indifferenti, coinvolti direttamente o indirettamente.