Matarese, “il mio punto di vista su sociale e disabili”

Le dichiarazioni del candidato sindaco di Pomezia Pietro Matarese in merito a un altro dei punti in programma, sociale e disabili

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Mussolini e Matarese

“Un paese che non ha cura delle persone più deboli non è degno di essere considerato civile. Ciò, secondo me, vale sia per un’intera Nazione sia per enti più piccoli, ovvero il singolo Comune. Quindi, nel caso diventassi sindaco di Pomezia, le problematiche legate alle persone disabili sarebbero la priorità, partendo dall’annullamento della delibera 19/2012 che fissa l’aumento a 18,25 euro l’ora per l’assistenza domiciliare, ripristinando semplicemente quanto stabilito in precedenza”. Così esordisce Pietro Matarese illustrando un altro dei punti salienti del programma elettorale.

“Tariffe orarie che superano i 18 euro sono un onere che molti non possono permettersi: oltre ad annullare la delibera ho intenzione di istituire un tavolo permanente tra Amministrazione e Comitato dei disabili, attraverso il quale possa essere di volta in volta rimodulato il fabbisogno delle ore a seconda della gravità della malattia e delle necessità del paziente. Per capire chi davvero può pagare cifre così alte e chi invece no, richiederemo la collaborazione delle forze di polizia per smascherare chi non ha diritto alle prestazioni agevolate”.

Inoltre, Matarese punta a una seria adozione del P.E.B.A., ovvero di un “Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche”, come strumento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. Particolare attenzione sarà dedicata, tra l’altro, all’accessibilità delle persone disabili alle spiagge, in sinergia con gli stabilimenti balneari. Al riguardo, il 15% della tassa demaniale regionale sarà utilizzata dal comune a tale scopo.

“Tra le altre cose, vogliamo avviare una campagna di sensibilizzazione dei cittadini affinché destinino il 5 per mille della loro dichiarazione dei redditi ad una associazione, che, costituita dal Comune, si impegnerebbe a utilizzare gli importi elargiti esclusivamente per le persone con gravi disagi sociali: si potrebbero così ottenere delle cifre importanti a costo zero sia per il Comune che per il cittadino”.

Restando nell’ambito del sociale, Matarese propone anche l’istituzione della figura del delegato del Sindaco ai rapporti con le associazioni che si occupano di questi specifici problemi, ma anche sostegno alle attività dei centri anziani, attraverso percorsi formativi e di ascolto, e alle attività degli oratori, in modo da coinvolgere i giovanissimi, tenendoli lontani da frequentazioni pericolose.

“Attraverso un lavoro di raccordo – conclude Matarese – il delegato creerà inoltre un contatto diretto tra le aziende, i commercianti e le varie associazioni del territorio che si occupano di disagi sociali, per effettuare raccolte di cibo, ma anche di prodotti non alimentari, da destinare alle fasce più deboli e alle famiglie in difficoltà. Il Comune ringrazierà i privati che collaboreranno in tal senso con dei riconoscimenti morali”.