Mattei prende quota, semaforo verde da Silvestroni

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Palazzo Savelli
Il palazzo comunale di Albano Laziale
Palazzo Savelli
Il palazzo comunale di Albano Laziale

“Marco Mattei è la persona più adatta a confrontarsi con Marini alle prossime elezioni”. Sono queste le parole di Marco Silvestroni, Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia, nonchè ultimo candidato Sindaco per il centrodestra ad Albano, pubblicate sull’Osservatore Laziale, in una intervista rilasciata a Maurizio Costa. Questa stringata frase potrebbe rappresentare uno spartiacque per la sin qui frastagliata galassia di forze che si oppongono al governo Marini in città. Se infatti per tutta l’estate ad infiammare il dibattito in seno alle opposizioni albanensi è stata la proposta di celebrare le elezioni primarie per determinare programma e candidato Sindaco, lanciata con forza proprio da Fdi, il partito di cui Silvestroni è leader in Provincia di Roma, il sostanziale via libera al nome di Mattei che arriva proprio da Fratelli d’Italia, di fatto allontana le primarie.

Il tavolo che attraverso una serie di contatti e riunioni nel centrodestra, aveva stabilito il termine ultimo del 31 ottobre per individuare un candidato comune, altrimenti ci sarebbe stato il semaforo verde alle primarie. Proprio Mattei, al momento della sua nomina a coordinatore comunale di Forza Italia nel luglio scorso fu a dire che, secondo lui, le primarie potevano essere evitate, perchè “ci sono tutte le condizioni per individuare un candidato comune”. Le dichiarazioni di Silvestroni paiono proprio confermare questa tesi.

L’ex esponente di An va oltre, e traccia anche un primo perimetro dell’alleanza alternativa a Marini, composta da Fdi appunto, Forza Italia e la lista civica Il Cigno, che alle ultime elezioni si era presentata a sostegno del centrosinistra e di Marini. Non si fa menzione, per ora, del Nuovo Centrodestra, dell’Udc, di Scelta Civica e delle forze di area socialista, sempre attive e presenti ad Albano. Proprio da una parte di questi ultimi, si starebbe proponendo il nome di Gino Benedetti, come Primo Cittadino.

Volendo spingersi nel fare rischiosi pronostici per i pronosticatori, appare in fortissima ascesa la candidatura di Mattei, ed alla fine, a meno che non sarà lui stesso a declinare l’invito, dovrebbe essere lui uno degli sfidanti del Sindaco Marini. Un passaggio fondamentale sarà però il 31 ottobre, quando tutte le componenti del tavolo delle opposizioni saranno chiamate ad esprimersi; se in quel momento però, qualcuno proporrà nomi alternativi, tutto potrebbe rimettersi in gioco e diventerebbero inevitabili le primarie. Senza andare troppo nei retroscena, un esponente politico che ha da sempre manifestato sostegno alle primarie ed esplicita volontà di candidarvisi come leader della coalizione c’è, e risponde al nome dell’attuale consigliere comunale di Forza Italia Daniele Brunamonti. Se il 31 fosse proprio lui a rilanciare le primarie cercando la conta, per i tessitori del complicato puzzle del centrodestra si mescolerebbero ancora le carte. Accettare senza un fiato l’abbandono delle primarie e la ricandidatura di Mattei, per Brunamonti, mai troppo tenero con l’ex assessore regionale anche quando erano entrambi alla guida di Albano nella medesima maggioranza, suonerebbe come una resa totale, dovendosi di fatto rimangiare tutte le prese di posizione degli ultimi mesi, per non andare troppo a ritroso nel tempo della politica. Se Brunamonti, o altri, al dunque, alzeranno le barricate, rientrerebbero in gioco nomi che oggi potrebbero risultare come outsider, rispondenti ad esempio all’attuale capogruppo di Fi a Palazzo Savelli Massimo Ferrarini, gradito al Coordinatore Provinciale azzurro Palozzi, o per andare verso una leaderschip in rosa, la dott.ssa Cinthia Vercelloni. Non ostante tutto però, Mattei resta sempre il più papabile e colui che alla fine ha le più ampie possibilità di spuntarla, per il semplice fatto che, da un lato tutto il centrodestra di Albano ha sempre avuto lui come guida, sin dagli albori, e che, sempre, non ostante mal di pancia, contorsioni dialettiche e scontri a volte feroci, al momento decisivo, anche i più recalcitranti come Brunamonti si sono allineati.