“Proclamazione dello SCIOPERO di TUTTO IL PERSONALE dell’Ente di Formazione Professionale FORMALBA per l’ INTERA GIORNATA del 11 dicembre 2019. La scrivente organizzazione sindacale Sindacato Generale di Base e i lavoratori della Formalba che rappresenta, considerata:
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la grave crisi che in questo momento sta coinvolgendo la formazione professionale in generale e, in particolare, nel Lazio; la costante incertezza sul proprio futuro lavorativo di una intera categoria di docenti e personale ausiliario e amministrativo;
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la mancata volontà da parte delle istituzioni di istituire una commissione d’inchiesta sull’enorme debito provocato dalla mala gestione della precedente società partecipata Albafor;
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il mancato pagamento degli ultimi 4 mesi che si aggiungono agli 8 arretrati;
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la mancata trasparenza nella gestione dell’Ente Formalba in merito al piano di riorganizzazione amministrativa e del personale,
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il mancato riconoscimento della Rappresentanza Sindacale Aziendale di SGB (oltre il 15% di adesione) da parte dell’azienda e la mancata risposta alla richiesta di incontro.
Preso atto che l’unica risposta data dell’azienda è stata “anticipare la sospensione dell’attività” didattica “per le festività natalizie al 14 dicembre” con la possibilità anche di un “posticipo del riavvio delle attività, nell’eventualità che le condizioni “esterne” non siano variate”. La scrivente organizzazione sindacale SGB-CUB si trova costretta a proclamare lo SCIOPERO di TUTTO IL PERSONALE dell’Ente di Formazione FORMALBA per l’INTERA GIORNATA dell’11 dicembre. Si evidenzia, inoltre, che nella giornata dell’11 dicembre l’attività didattica sarà fortemente limitata per una riunione dei docenti chiamati dall’ente per una attività interna.
Lo sciopero è proclamato per ottenere:
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l’aumento delle risorse destinate dal Governo nazionale e dalla Regione Lazio alla Formazione Professionale in funzione delle reali necessità delle nuove generazioni e alle accresciute esigenze formative;
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un bilancio degli effetti delle esternalizzazioni/privatizzazi
oni, avvenute nel settore negli ultimi dieci anni, sull’utenza e sui lavoratori; -
l’istituzione di una commissione di indagine della Regione con le Amministrazioni Locali sullo stato dell’Ente e sulle responsabilità politiche ed amministrative che hanno determinato l’indebitamento di Formalba;
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la riapertura della graduatoria del personale della F.P. del Lazio (Albo previsto dalla Legge Regionale n. 23/92) e una sua piena attuazione, per garantire la qualità del servizio, impedire le pressioni indebite sui lavoratori, le discutibili e precarie assunzioni pre elettorali;
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lo sblocco dei finanziamenti previsti e l’impegno da parte della Regione e della Città Metropolitana, ognuna per le sue competenze, affinchè siano in futuro erogati regolarmente, il controllo (già nel bando di accreditamento) sulle effettive capacità economiche e gestionali delle aziende che si propongono per esercitare una funzione costituzionale pubblica come la formazione;
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il pagamento da parte dell’Ente di tutte le spettanze ai lavoratori, d’altra parte è stata una libera scelta della onlus “ Don Milani” e del suo Rappresentante Legale assumersi la responsabilità di gestire Formalba;
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trasparenza nella gestione del piano di riorganizzazione amministrativa e del personale, con particolare attenzione alle nuove assunzioni;
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il riconoscimento della RSA di SGB e il versamento delle quote sindacali detratte dalle buste paga dei lavoratori iscritti al sindacato;
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per il mantenimento dell’attività formativa secondo il normale calendario, per il riconoscimento della funzione e dello scopo dell’istituto contrattuale dell’autoaggiornamento, materia di contrattazione e pianificata.
La decisione dell’azienda di chiudere la scuola per un periodo indeterminato, dal 14 dicembre con un preavviso di soli 4 giorni, arriva con una procedura che non rispetta tempi e procedure collegiali proprie di una scuola, né tantomeno la vita delle centinaia di famiglie di lavoratori e studenti che su di essa fanno conto per il proprio presente e futuro; non possiamo non considerarlo un atto unilaterale a seguito della comunicazione da parte della scrivente che, già in data 5 dicembre 2019, ha diffidato l’azienda al pagamento delle mensilità arretrate, con l’indizione di una assemblea sindacale per il 16 dicembre, condizioni che se non soddisfatte annunciavano l’apertura della procedura di sciopero. L’uso strumentale dell’autonomia scolastica (che non è potere assoluto dei padroni della scuola) e dell’istituto contrattuale dell’autoaggiornamento non possono essere, a nostro parere, sufficienti a coprire la realtà di una vera e propria serrata, che causerà gravi e peggiori danni all’utenza e ai lavoratori, mettendo a rischio l’esistenza stessa dell’ente, visto il periodo in cui cade: la fase della raccolta delle pre-iscrizioni per il prossimo anno formativo.” Lo dichiara il Sindacato Sgb.
PIENA SOLIDARETÀ CON LA LOTTA DEI LAVORATORI FORMALBA, DA 12 MESI SENZA STIPENDI
“Il Partito Comunista dei Castelli Romani esprime piena solidarietà ai lavoratori Formalba, che per l’intera giornata dell’11 dicembre parteciperanno allo sciopero indetto dal sindacato SGB-CUB. Formalba è stata acquisita a luglio 2017 dall’associazione Aless Don Milani per soli 50.000 euro nell’ambito del fallimento della società partecipata Albafor. Purtroppo, ad oggi il rilancio della società Formalba promesso dal nuovo amministratore si è rilevato un grande bluff. Nel bilancio 2018 emerge che i ricavi della società sono diminuiti di 657.000 euro rispetto al 2017 e che la società è adesso indebitata per 9 milioni di euro (1,1 milioni di euro con i fornitori, 5 milioni di euro con il fisco, 0,6 milioni di euro con l’INPS e 2,3 milioni di euro con i lavoratori), mentre l’utile è di soli 14.000 euro. In questa situazione critica, le banche e gli istituti di credito negano i finanziamenti alla società Formalba e anche la Aless Don Milani non ha investito un solo euro in questa “impresa”. La società Formalba di fatto si finanzia con i soldi dei lavoratori, che devono ancora prendere 12 mensilità. Gravissima anche la responsabilità della Regione Lazio che ha allungato i tempi di pagamento per Formalba da 150 giorni (anno 2016) a 240 giorni (anno 2018). Il Partito Comunista ritiene che la formazione professionale deve ritornare pubblica sotto la gestione diretta della Regione Lazio e deve essere tolta dalle mani dei privati. Di fronte a questa gigantesca situazione di crisi, la decisione dell’azienda di anticipare la sospensione dell’attività didattica per le festività natalizie al 14 dicembre con la possibilità anche di un posticipo del riavvio delle attività formative appare gravissima in quanto lede il percorso formativo degli studenti. Il Partito Comunista dei Castelli Romani concorda sulla necessità dell’istituzione di una commissione di indagine sullo stato della società Formalba e sulle responsabilità politiche ed amministrative che hanno determinato il gigantesco indebitamento di Albafor/Formalba. Chi ha fatto il debito paghi il debito. Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede inoltre alla Regione Lazio e alla Città Metropolitana di erogare i finanziamenti alla società Formalba entro i termini stabiliti dalla legge (60 giorni). Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede alla società Formalba il pagamento immediato di tutte le spettanze ai lavoratori. L’appuntamento per tutti i lavoratori e i cittadini è al presidio convocato per domani 11 dicembre 2019 alle ore 11 davanti la sede della direzione Formalba in Via Italia 3 a Cecchina”. Lo dichiara il Partito Comunista dei Castelli Romani.
11 dicembre h.18:15 – “Oggi (11 dicembre ndr) i compagni del Partito Comunista dei Castelli Romani hanno portato la loro solidarietà al presidio dei lavoratori della società Formalba, da 12 mesi senza stipendio. L’incontro è stata l’occasione per presentare i dati disastrosi del bilancio Formalba 2018. L’Associazione Aless Don Milani e le banche non hanno finanziato con un euro le attività della società Formalba, che riesce a portare avanti le attività con i soldi dei lavorati (2,3 milioni di euro), dei fornitori (1,1 milioni di euro) e del fisco (5 milioni di euro di debiti). Nel 2018, nonostante le promesse e gli annunci della nuova direzione, la società Formalba ho regisrato un crollo di 700.000 Euro di fatturato e un utile di soli 14.000 Euro. Sono sate tagliate tutte le spese produttive (materiale di consumo, spese per dipendenti, ammortamenti) e sono state gonfiate tutte le spese improduttive (spese per servizi, affitti, oneri diversi di gestione). In questa situazione di forte difficoltà la Regione Lazio ha aumentato i tempi dei pagamenti, passando da 150 giorni del 2016 a 240 giorni del 2018. Il Partito Comunista dei Castelli Romani denuncia le gravissime responsabilità della Regione Lazio e della Città Metropolitana, che devono rilanciare la formazione professionale cominciando ad effettuare i loro pagamenti nei tempi”. Lo dichiara il Partito Comunista dei Castelli Romani