Il metano si fa strada e l’eco-mobilità ringrazia

Lancio di Agenzia della Dire sulla diffusione del carburante a Metano in Italia. Se ne è parlato al Metanauto presso il Fico di Bologna il 13 e 14 novembre

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sanificazione auto
Sanificazione auto ad ozono

Dall’Agenzia di Stampa Dire (www.dire.it) – Il gas naturale, un’eccellenza italiana in grado di rappresentare una risposta immediata e già disponibile per una mobilità all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. È su questi temi che si concentra l’11esima edizione di Metanauto, l’evento che Federmetano (nel suo 70esimo anno di attività) propone agli operatori del settore e a chi vuole conoscere meglio le potenzialità offerte dal metano per i trasporti.

Nello scenario offerto dal centro congressi di Fico a Bologna il 13 e 14 novembre 2018, rappresentanti delle istituzioni, esperti ed imprese si confrontano sulle novità proposte dalla “filiera virtuosa” del biometano: metano liquido (Lng) e biometano liquido, le nuove declinazioni del gas naturale per autotrazione che indicheranno i canali di sviluppo e utilizzo di questo vettore energetico.

Un comparto vivace, visto che nel primo quadrimestre del 2018 ha registrato un +25% nelle immatricolazioni dei veicoli a metano, oltre l’80% dei quali a metano liquido. Patrocinano l’evento la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, il ministero dello Sviluppo economico, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna.

Nella prima giornata, Metanauto propone una tavola rotonda sul tema “Lng, la rivoluzione nel settore dei trasporti”. È la presidente di Federmetano, Licia Balboni, a dare il via ai lavori “con grande orgolio, entusiasmo e un pizzico di emozione”. Metanauto “non è solo una fiera, non è solo un convegno. È un momento di incontro e di sintesi, uno scambio di idee- sottolinea Balboni- e vuole essere un momento culturale per promuovere un vettore energetico eccezionale qual è il gas naturale, nelle sue articolazioni metano liquido e biometano”.

Il metano è “un’eccellenza italiana” in grado di garantire un “futuro autarchico” al Paese, continua la presidente: “Il metano è il vettore energetico non solo della transizione ma anche del futuro, perch ci permetterà di muoverci a Co2 nulla”. Metanauto, dunque, si propone come un “incubatore di idee verso un mondo migliore”, grazie al quale il settore ha l’obiettivo di “ripartire con nuovo slancio”, conclude Balboni.

Per il Comune di Bologna è il dirigente del settore Mobilità sostenibile, Cleto Carlini, a portare i saluti del sindaco Virginio Merola (impegnato all’estero). A Bologna “abbiamo seguito l’impulso politico che è stato dato in questi anni e come amministrazione abbiamo lavorato moltissimo- dice Carlini- per favorire la diffusione dell’utilizzo del metano come propulsore delle auto e dei mezzi sia commerciali che del trasporto pubblico”.
Ed ecco così che nel capoluogo oggi “possiamo vantare numeri importanti”, segnala il dirigente di Palazzo D’Accursio: il 6,6% del parco veicolare è alimentato a metano, un numero triplo rispetto alla media nazionale, mentre tra i soli i veicoli commerciali si sale all’8,8% “e anche qui con valori che si attestano su livelli veramente importanti e di eccellenza nazionale”, rimarca Carlini.

“Risultati ottenuti introducendo regole e meccanismi di restrizione di determinate categorie di veicoli e agevolazioni per quelli che riteniamo e continueremo a ritenere più ecologici di altri”, spiega Carlini, aggiungendo che in questo senso i mezzi alimentati a metano “sono considerati sicuramente rispondenti a queste caratteristiche”.

A Bologna, ad esempio, i veicoli a metano pagano la sosta in misura ridotta del 50% mentre per i mezzi commerciali c’è la possibilità di entrare nelle zone più centrali della città con fasce orarie più ampie. Uno sforzo che per l’amministrazione è tuttora in corso. Carlini vede nuove sfide e frontiere da affrontare nel primo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) su scala metropolitana.

LE ISTITUZIONI A CONFRONTO SU DEPOSITI COSTIERI, GNL SMALL SCALE, POLITICHE SUGLI INCENTIVI PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE DELLE MERCI

“Siamo interessati ad incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale”, afferma Massimo Costa del ministero delle Infrastrutture e i Trasporti: questo è avvenuto negli ultimi quattro anni consecutivi, aumentando gli importi dai 6,5 milioni del 2015 ai 9,6 milioni dei 2018. Nel 2017 sono arrivate domande pari al 130% delle risorse disponibili (10,5 milioni) mentre per il 2018 c’è tempo fino al 15 aprile per fare richiesta.

“Mi dicono che sono ancora poche le domande pervenute”, riferisce Costa. Non aiutano le tempistiche di pagamento “un pò dilatate”, continua il dirigente, “ma bisogna considerare che si tratta di un lavoro molto complesso e non strutturale, che quindi non può contare su uffici dedicati del ministero”. Per il prossimo anno, intanto, si prevedono stanziamenti dello stesso tenore: “Mi aspetterei una stabilità nei valori”, dichiara Costa.

LA DISTRIBUZIONE DEL METANO LIQUIDO LNG IN ITALIA

“Sul settore dell’autotrazione confidiamo molto vedendo l’evoluzione molto rapida che si registra nell’acquisto di mezzi Gnl“, afferma Valentina Infante di Edison.

“Si parla sempre di navi, forniture e depositi però quello che serve- sottolinea Infante- è avere un portafoglio di Gnl sicuro e sempre disponibile, perchè effettuare acquisti spot sul mercato non è facile. Infatti, non si trovano carichi spot di Gnl di piccola taglia per poterli portare ad un deposito costiero. È un mercato tutto da sviluppare e le pospettive sono ottime”, assicura Infante.

“Lo sviluppo a cui stiamo assistendo può avere ricadute molto positive“, conferma Davide Macor di Edison Energia, sottolineando che con il nuovo deposito Pir-Edison di Ravenna “e poi con i vari depositi che potranno essere realizzati anche nel sud Italia, la copertura del territorio nazionale sarà pressochè completa. In questo modo diminuiremo la dipendenza dai depositi stranieri e riusicremo ad avere una maggiore diffusione e anche un maggior equilibrio tra i prezzi a livello nazionale”.