Si è chiuso ieri il mondiale di Lipsia 2017. Una kermesse iridata indimenticabile per il Frascati Scherma che già era partito per la spedizione tedesca con numeri impressionanti: nove atleti ai nastri di partenza (considerando anche quelli stranieri) e tre tecnici nello staff azzurro (Fabio Galli nel fioretto, Lucio Landi e il debuttante Andrea Aquili nella sciabola). Il bottino finale fa ancora più effetto e racconta di tre bronzi individuali (Irene Vecchi nella sciabola, Arianna Errigo e Daniele Garozzo nel fioretto) e di un pazzesco bottino di sei medaglie d’oro provenienti dalle gare a squadre (conquistate dalle tre sciabolatrici Vecchi, Gregorio e Gulotta, dalle due fiorettiste Mancini e Errigo e dal fiorettista Garozzo). Insomma una valigia di ritorno pesantissima quella degli atleti del Frascati Scherma che sono stati capaci di confermarsi in alcuni casi e di sorprendere in altri. Il bronzo individuale della sciabolatrice Irene Vecchi è stato piuttosto sorprendente, non per le qualità che l’atleta del maestro Andrea Aquili ha espresso nel corso della sua carriera, quanto per il riscatto (avvenuto nel momento migliore) da un’annata che non le aveva dato grandi soddisfazioni. Arianna Errigo era al debutto coi colori frascatani e il bronzo ottenuto nell’individuale è stato certamente un ottimo risultato. Daniele Garozzo non è riuscito nell’epica impresa di conquistare un clamoroso “triplete” (Olimpiadi, Europeo e Mondiale) nel giro di un anno, ma l’ennesimo piazzamento internazionale lo certifica come un campione in costante ascesa. Poi c’è stata la “scorpacciata” a squadre in cui il Frascati Scherma si è goduto una medaglia d’oro al giorno: lunedì è toccato al Dream Team delle fiorettiste che, oltre alla Errigo, ha incluso la debuttante Camilla Mancini, all’esordio in un mondiale. Già protagonista di una fantastica prova individuale (in cui è arrivata a un passo dalla medaglia), la Mancini ha tirato da veterana contribuendo all’ennesimo trionfo di una squadra da leggenda, quella del fioretto azzurro. Martedì, poi, è stata la volta della sciabola femminile e quella, probabilmente, è stata la cartolina più bella di questa kermesse iridata: al di là del fatto che il titolo mondiale della sciabola mancasse da 14 anni, è stato particolare vedere la foto di gruppo dello staff comprendere cinque protagonisti su otto (tre atlete su quattro e due tecnici su quattro, come si nota nella foto di Augusto Bizzi) “timbrati” Frascati Scherma. Infine, la ciliegina (ovviamente d’oro) non poteva che arrivare ancora da Daniele Garozzo (e dal suo maestro Fabio Galli) che con la squadra azzurra, ieri sera, ha firmato l’ennesimo trionfo dopo una bellissima rimonta sugli Usa.
Un mondiale griffato Frascati Scherma
Sei ori e tre bronzi per gli alfieri del Frascati Scherma a Lipsia