Anche a fine settembre continua la ridda di dichiarazioni che vedono fronteggiarsi il Partito democratico compatrese e l’Amministrazione De Carolis, quest’ultima critica anche con il M5S locale.
Diamo spazio al comunicato stampa del segretario del Pd di Monte Compatri Fausto Bassani e di tutto il partito locale che pone l’attenzione su “tutte le tasse dell’amministrazione De Carolis (numeri alla mano)”, di seguito la nota completa:
“L’inizio dell’anno scolastico ha portato a Monte Compatri numerose polemiche soprattutto per gli aumenti delle tasse scolastiche legate alla mensa, servizio trasporto scolastico e del servizio prescuola. Al tutto si aggiunge il vero “fattaccio”: la quota di compartecipazione economica che è stata chiesta ai genitori degli alunni della scuola materna comunale.
La mensa, dal 2013 ad oggi, è aumentata del 64%; il servizio trasporto scolastico è aumentato dal 2013 ad oggi del 36%; il servizio prescuola è aumentato dal 2014 ad oggi del 60%.
“Volevo ricordare – spiega il segretario del Pd di Monte Compatri, Fausto Bassani, – che il sindaco immediatamente dopo l’approvazione del bilancio comunale aveva rassicurato che non ci sarebbero stati aumenti. Ma allora chi è il Pinocchio? Dov’è la programmazione tanto decantata dal sindaco e dall’assessore delegato?””
Risposte dirette ed indirette immediate da parte dello stesso De Carolis e dell’assessore al turismo Claudio Gara che dichiarano, parlando dell’Estate monticiana che sono stati “spesi 54mila Euro, non 120mila: i democratici non sanno neppure far di conto”. Ecco la nota del Primo cittadino e dello stesso Gara:
“Teatro, musica dal vivo, sfilate, sagre, manifestazioni religiose: ecco tutti gli eventi che hanno riempito il cartellone dell’estate monticiana. Tanti appuntamenti che hanno portato sul territorio cittadini di diversi Comuni: un modo per rilanciare la nostra economia, investendo sul turismo. Totale della spesa: poco più di 50mila euro. Non 120mila come affermato dai dem locali. Forse nei loro calcoli sono finiti tutti gli eventi di un anno. In quel caso poco più di 70mila euro: una variazione tra il 25 e il 50% in meno rispetto a quanto raccontato dal Pd. O peggio, forse dopo 3 anni tra i banchi del consiglio comunale non hanno ancora imparato a far di conto. O ancora più imbarazzante, per i membri di un partito che si candida a governare Monte Compatri, non sanno distinguere tra proposta e delibera: sommando così i due atti. Scivolando, ancora una volta, sul terreno amministrativo”, lo affermano in una nota congiunta il sindaco Marco De Carolis e l’assessore al Turismo, Claudio Gara.
E ancora sulla Chiesa di Molara De Carolis e l’assessore all’Urbanistica Fabio D’Acuti rispondono al M5S Monte Compatri dichiarando che “i 5 Stelle” sono “poco informati: aspettiamo l’esito giudiziario, le fogne” sono “di competenza della Regione Lazio”.
Ecco la nota dell’amministrazione:
“Buona prassi è quella di informarsi, il rischio è quello di fare falsa informazione. La regola vale anche per il MoVimento 5 stelle che sulla chiesa di Molara, a Monte Compatri, ha alzato il solito polverone per confondere i cittadini che si vantano di rappresentare”, lo scrivono in una nota congiunta il sindaco Marco De Carolis e l’assessore all’Urbanistica, Fabio D’Acuti.
“Il programma integrato, richiamato nel loro comunicato di disinformazione, – prosegue la nota – prevede la realizzazione di un complesso commerciale. Il ‘no’ all’opera del Parco regionale dei Castelli Romani ha stoppato anche le cosiddette opere compensative: tra queste la realizzazione di un complesso ecclesiastico. Tutte le cubature realizzate, inoltre, sono previste dal vigente piano regolatore, in conformità con le leggi vigenti”.
“I tutori della legalità e della trasparenza – aggiungono De Carolis e D’Acuti – dovrebbero comprendere gli atti che leggono e fare approfondite verifiche. Perché, dopo l’approvazione della delibera consiliare del 2012, l’amministrazione di Monte Compatri ha aspettato per oltre un anno il parere della Regione Lazio. Mentre il costruttore che avrebbe dovuto avviare i lavori ha promosso un ricorso al Tar contro la bocciatura arrivata dal Parco dei Castelli”.
“Il Tribunale amministrativo– concludono il primo cittadino e l’assessore – ha respinto il procedimento della ditta che si era aggiudicata l’appalto. La richiesta di sospensiva, invece, è stata rigettata dal Consiglio di Stato nel novembre 2014. Adesso siamo in attesa del merito davanti ai giudici. Infine, capitolo fogne: si ricorda che sono di competenza dell’ente guidato da Nicola Zingaretti, che ha evitato accuratamente di stanziare i fondi promessi”.