“In merito alle false informazioni, circolate in queste ore sui social media e riguardanti il sistema di raccolta differenziata, l’amministrazione comunale di Monte Compatri ribadisce il corretto funzionamento dello smaltimento dei rifiuti; nello specifico per il trattamento di pannolini e plastica – inizia così la nota diffusa dall’Ufficio Stampa del Comune di Monte Compatri. Il dipendente della società che si occupa del porta a porta, convocato in Comune per una richiesta di chiarimenti, dichiara quanto segue: “Recatomi in via 10 febbraio, nel complesso ex Gescal, ed esattamente al civico 19, si affacciava dalla finestra la signora, da me conosciuta, la quale mi chiedeva se fosse il giorno della raccolta dei pannolini e, alla mia risposta affermativa, gettava dalla finestra un sacco nero contenente pannolini (la busta è stata aperta e differenziata nel centro di raccolta), subito dopo ho continuato nel mio giro di lavoro”. “Fa sorridere che, solo pochi giorni fa, l’esponente di Monte Compatri Tricolore, Massimo Samà, scriveva su facebook del rischio calunnia, in campagna elettorale, e che avrebbe investito il movimento di cui è portavoce. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a dichiarazioni pubbliche in cui si accusa un lavoratore, raccontando solo una parziale versione dei fatti sulla raccolta rifiuti di venerdì 24 marzo”, dichiara il vicesindaco Fabio D’Acuti. “Da notare – aggiunge D’Acuti – un particolare non insignificante: come faceva a sapere il signor Samà che in un sacco nero, quindi non trasparente, c’erano dei pannolini? Come ha fatto a vedere una cosa riscontrabile solo ad avvenuta apertura del sacco? O perché il portavoce di questo gruppo ha dei super poteri o forse è solo perché chi ha raccontato il fatto fa parte del direttivo in cui è presente anche il signor Samà”. “Capisco – conclude il vicesindaco – che ci avviciniamo al voto per le amministrative, ma questo è un livello di confronto basato sulla menzogna che non ha nulla di politico. E che non fa del bene alla comunità compatrese. Spero che questo spinga Samà a chiedere scusa, a chi lavora onestamente e a tutti i monticiani, per le bugie raccontate””.