Monte Porzio nascono due progetti sulle Terre Ospitali

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Monte Porzio
Vista di Monte Porzio Catone
Monte Porzio
Vista di Monte Porzio Catone

All’interno del GAL (Gruppo di Azione Locale dei Castelli Romani e Monti Prenestini), che coinvolge partner pubblici e privati ed è abilitato a gestire  finanziamenti europei per promuovere lo sviluppo integrato del territorio, sono nati i progetti: “Itinerario delle Terre Ospitali” e “Segnaletica turistica delle Terre Ospitali”. Tali progetti nascono all’interno del PSL (Piano di Sviluppo Locale) denominato “Terre di Qualità”, presentato dal GAL ed approvato dalla Regione Lazio. Il PSL “Terre di Qualità” è orientato all’integrazione di tutti gli attori rurali presenti nel territorio dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini.

« Con queste iniziative sinergiche – spiega il sindaco Luciano Gori -, tra Ente Parco, Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e i Comuni di: Frascati, Monte Porzio Catone, Montecompatri, Rocca di Papa e Rocca Priora, si tenta di incentivare le attività turistiche rendendo praticabili i bellissimi sentieri dei nostri monti ».

Il progetto “Itinerario delle Terre Ospitali” prevede interventi su un percorso intercomunale di 40 km « oltre – aggiunge il Sindaco – agli interventi di sistemazione, bonifica e messa in sicurezza dei sentieri, sarà fondamentale il progetto “Segnaletica Turistica delle Terre Ospitali” che realizzando in modo uniformato, su tutto il territorio interessato, la disposizione della segnaletica, contribuirà al riconoscimento della continuità del territorio. Infatti, – conclude il dott. Gori – se il turista non viene guidato, con apposita informativa e segnaletica, a scoprire le bellezze del nostro territorio, queste resteranno un patrimonio inesplorato ».

Nello specifico, questi progetti prevedono, all’interno del comune di Monte Porzio Catone, la messa in opera della segnaletica turistica per le zone storico-architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche; interventi manutentivi a carico della vegetazione infestante e invadente tramite decespugliamento; la sistemazione di un tratto di percorso situato in prossimità dell’area delimitata dal muro di confine con l’Eremo di Camaldoli; infine, la realizzazione di un’area attrezzata per la sosta dotata di tavoli e sedute.