MotoGP: i favoriti del Mondiale 2023 dopo la prima parte di campionato

Si annuncia una estate ricca di emozioni sulle piste del Moto GP

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Domenica 26 marzo 2023 ha preso il via la MotoGP e dopo i primi tre mesi è possibile tracciare un primo bilancio del campionato fin qui condotto dai piloti. Il debutto è stato all’Autodromo Internacional do Algarve, in Portogallo, dove a trionfare è stato Francesco Bagnaia a bordo della sua Ducati. In seconda posizione Maverick Vinales sull’Aprilia e ha chiuso il podio un altro italiano, Marco Bezzecchi, ritagliandosi le copertine sulle principali riviste di sport. Proprio quest’ultimo, infatti, si è ripetuto nel GP d’Argentina tenutosi la domenica successiva, il 2 aprile, arrivando in prima posizione. In seconda posizione Johann Zarco e solo terzo posto per Marc Marquez: da notare il fatto che tutto il podio sia stato targato Ducati.

Fabio Quartararo, dato tra i favoriti e che nella stagione scorsa ha battagliato fino all’ultimo contro Bagnaia, poi trionfatore finale, è emerso solo nel terzo GP, quello delle Americhe, con una terza posizione a bordo della Yamaha. Il primatista è stato Alex Rins del team costruttore Honda e secondo posto per Luca Marini, fratello della stella Valentino Rossi, ritiratosi nel novembre del 2021. Le gare in Spagna e Francia sono state le ultime dal punto di vista cronologico: in terra iberica Bagnaia è tornato sul podio mentre nel circuito Bugatti francese è nuovamente Bezzecchi a salire sul gradino più alto. Domenica 11 giugno è invece il turno del circuito del Mugello, pronto ad ospitare il MotoGP d’Italia.

Tra Giornalisti, addetti ai lavori, appassionati di questo sport e coloro che redigono pronostici e di solito si avventurano in una scommessa sulla MotoGP o nelle previsioni, vi era una certezza: anche nel 2023 si sarebbe assistito fin da subito ad una battaglia colpo su colpo tra Bagnaia, chiamato a ripetersi nella conquista del titolo iridato, Quartararo e Marquez. Per il momento invece, sfogliando la classifica mondiale, il risultato è ben diverso: in testa c’è Pecco (soprannome di Bagnaia) che come previsto si conferma leader, ma ad un punto di distanza c’è Bezzecchi: il talento romagnolo, classe 1998, ha stravolto il campionato e soprattutto gli equilibri interni alla Ducati. Il suo contratto in scadenza sarà con tutta probabilità rinnovato ed una volta prolungato è lecito sognare in grande, a maggior ragione se è questa la base di partenza, puntando alla conquista del Motomondiale.

Al terzo posto della classifica si trova Brad Binder (KTM) mentre in quarta posizione Jorge Martin (Ducati). Per trovare i due piloti che ad inizio mondiale erano pronosticati in vetta è necessario scendere fino al nono posto per Quartararo (Yamaha) e Marquez (Honda). Tralasciando però il discorso pronostici relativo a chi sarebbe dovuto essere avanti o meno, è indubbio il fatto che ci sia grande equilibrio tra i piloti in gara. Spulciando i dati statistici disponibili, l’abbassamento della media punti richiesta per la vittoria del Motomondiale è evidente nel corso delle annate: nel 2010 Jorge Lorenzo chiuse con una media di 21.3, nel 2022 Pecco ha trionfato con 13.3 per GP. Questo accade perché le moto competitive sono sempre più numerose e allo stesso tempo tanti piloti sullo stesso livello, con pochi fuoriclasse in grado di spaccare la classifica e stravincere. Secondo gli addetti ai lavori, ad ogni GP sono almeno una quindicina i piloti che possono concretamente ambire in una tra le prime cinque posizioni.

Parlando perciò di quale potrebbe essere la chiave per rimanere stabilmente nelle prime posizioni di questo campionato, la risposta potrebbe essere la costanza. Un’impresa non certo semplice durante tutte le 20 gare che compongono il Motomondiale: il GP del Kazakistan è stato cancellato e si tornerà a correre nel paese sono nel 2024: l’evento in programma originariamente il 9 luglio non è stato sostituito e la chiusura sarà, come previsto, a Valencia il prossimo 26 novembre. In queste tappe, le uniche su suolo italiano sono il già citato circuito del Mugello e quello di Misano, programmato per il prossimo 10 settembre. I due circuiti italici sono molto diversi tra loro anche se il più amato sembra essere il primo, sia dai piloti che dal pubblico: è una pista definita altamente tecnica e soprattutto veloce mentre il secondo circuito, al contrario, ha molte più geometrie lungo il tracciato e meno lineare. Non è caso è proprio nei rettilinei del Mugello che si è toccato l’attuale record di velocità della MotoGP: Jorge Martin, a bordo della sua Ducati, è arrivato ai 363.6 km/h.