Musica, intervista a Mariella Nava

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Mariella Nava
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Abbiamo incontrato Mariella Nava, interprete, compositrice e autrice tra le più stimate del panorama musicale leggero italiano, per parlare del suo nuovo progetto “Suoni dall’Italia”, un’etichetta musicale indipendente che nasce per riprendere il filo con quella che era la concezione originale di laboratorio, di luogo di incontro per artisti, musicisti, compositori, autori, arrangiatori e produttori. Senza pretese e con passi a misura, questa etichetta si propone di fare incontrare energie e fantasie e mettere idee e forze creative a disposizione di quanti si sentono isolati in un tempo difficile e nel complesso attuale scenario mediatico. Questa nuova etichetta discografica si avvale della collaborazione diretta di autori e produttori storici che hanno contribuito a costellare la musica leggera italiana di grandi successi, arrivati fino a noi, di diritto e senza ruggine, dal periodo aureo degli anni in cui i dischi si vendevano con numeri a sei zeri. Il territorio di Mentana, in cui “Suoni dall’Italia” ha sede, infatti, ha la fortuna di avere in sé personaggi della grandezza di Franco Migliacci, Piero Pintucci, Antonio Coggio e tanti altri validi artisti, musicisti, autori, arrangiatori e produttori che già operano da tempo nel campo della migliore discografia ufficiale italiana.

Com’è nata l’idea di dar vita ad un’etichetta discografica indipendente?
Da molti anni frequento l’ambiente discografico, ho vissuto sia gli anni più belli della musica italiana che la fase discendente degli ultimi periodi. I capi delle strutture musicali hanno fatto notare nell’ultimo decennio il calo degli acquisti da parte del pubblico e la fase critica che si sta vivendo. Mi sono chiesta il perché di tutto questo. Ho verificato che i grandi della musica italiana lamentavano l’impossibilità di comunicare le loro idee, i loro valori. Ho così pensato che dando prestigio a chi ha reso grande nel tempo la canzone e, contemporaneamente, facendo emergere i nuovi talenti, si potesse aprire un nuovo mondo. Tutto il progetto è stata una mia idea, ho fatto tutto da sola, compreso mettermi alla ricerca di un luogo fisico dove poter dare inizio a questa impresa. Ho raggruppato grandi interpreti, importanti cantautori, ed è bellissimo vedere oggi il loro entusiasmo e la loro voglia di ricominciare e continuare.
E’coraggioso intraprendere un nuovo percorso come questo, in un momento di profonda crisi anche per la discografia musicale.
Certamente anche la discografia sta risentendo molto della crisi, soprattutto perché la musica è un “di più” per la gente, non un bene di prima necessità. Per essere acquistata legalmente deve essere un prodotto ben fatto, dare al pubblico quello che desidera davvero, deve quindi valerne a pena. Sto investendo tutta me stessa in questo progetto, ho voglia di ampliarlo, di farlo crescere anche rimanendo al passo con i tempi, veicolando tramite internet le informazioni sulla nostra bellissima musica italiana e creare anche per i giovani una nuova opportunità musicale.

Con la sua etichetta è da poco uscito il nuovo lavoro di Mimmo Cavallo: “Dalla parte delle bestie”. Cosa deve aspettarsi il pubblico da questo album?
Bisogna credere nei nuovi talenti e in particolar modo bisogna confrontarsi con le nuove tendenze, è sempre stato così nella storia della nostra musica. Mimmo nel nuovo album, pur avendo lui tendenze etniche, si è rivestito di rock, nel suo modo di scrivere c’è qualcosa di graffiante che affascina molto. Il titolo del suo album è un titolo forte e per la grafica mi sono affidata alla bravissima Daniela Boccadoro che, con la sensibilità che solo le donne hanno, ha creato una copertina graficamente comunicativa e forte, sostituendo agli occhi di Mimmo, ripreso in primo piano, quelli di un felino.

Impegnata su più fronti. È uscito, infatti, anche il suo nuovo disco “Sanremo sì, Sanremo no”.
Si e mi sto impegnando ad esportare la musica personalmente, sono tornata da poco dal Brasile dove ho avuto un’accoglienza a dir poco calorosa. “Sanremo sì, Sanremo no – Limited edition” è la ristampa, ampliata ed arricchita, in edizione limitata con tiratura di sole 1000 copie, del mio ultimo album. Un doppio CD che raccoglie 21 canzoni scritte da me e presentate alla kermesse musicale in qualità di interprete protagonista o autrice, dal mio esordio ad oggi. Ci sono inoltre all’interno due inediti: “Un minuto di silenzio” e “Non ci vuole un granchè”.

Promuovere e valorizzare la musica. Pensa sia possibile vincere lo scetticismo generale che c’è oggi in questo ambiente?
Assolutamente si! Si può vincere. Ci deve confortare il fatto che la musica esiste da molto prima del mondo discografico. La bellezza delle cose che produciamo e la fedeltà alla nostra tradizione l’avevamo persa, dobbiamo provare a recuperarla e concentrarci su ciò che vuole il pubblico, ad imparare di nuovo ad ascoltare i loro gusti e le loro emozioni.