Nicola Canonico e la sua Good Mood

0
315

Articolo a cura di Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger.

Dagli sportelli di una banca alle tavole del teatro: è il percorso professionale di Nicola Canonico – attore e interprete anche di personaggi per la tv e il cinema – che ha scelto di abbandonare il “posto fisso” per dedicarsi anima e corpo alla produzione teatrale. Un viaggio il suo che lo ha portato a fondare – nel 2010 – la Good Mood di cui è presidente e direttore artistico. Un’avventura che si rivela positiva, con un portafogli di progetti che spazia dalla prosa alla commedia, senza tralasciare prove musicali, one man show e stand up comedy.

Passata successivamente alla distribuzione di proprie opere originali, la Good Mood presenta ora un nuovo spettacolo che già dal titolo tradisce le intenzioni comiche: “Faccia un’altra faccia”. Si tratta – spiegano alla casa di produzione – di una galleria di personaggi reali, persone che tutti conosciamo o abbiamo incontrato nel corso della nostra vita. Facce, appunto, che diventano maschere con un intento comico e nelle quali è facile rivedere volti e situazioni della esistenza quotidiana di ognuno di noi; ridendoci sopra, cosa che non fa mai male, attraverso una capacità anche trasformista che ci parla della vita e delle relazioni che intessiamo – volenti o nolenti – con tutta l’umanità che ci circonda. Il titolo dell’opera tradisce che sono proprio i volti, strani, belli, brutti, divertenti o repulsivi, al centro della storia che viene raccontata negli 80 minuti in scena. “La faccia e l’unica zona del corpo che mostriamo nuda“, è il principio fondante del testo, lasciando a ciascuno degli spettatori una libertà assoluta di interpretazione e di riconoscimento.

A condurre lo show, attori di comprovata e affidabile esperienze: soprattutto Antonio Pisu – regista e autore della pièce, oltre ad andare in scena – e Tiziana Foschi. Arrivata al successo con la “Premiata ditta” nella seconda metà degli anni ’80 – insieme ai compagni di avventura Pino Insegno, Roberto Ciufoli e Francesca Draghetti – si è dedicata alle tavole del teatro dopo lo scioglimento della combriccola nel 2006. La sua presenza su questo palcoscenico è tutto meno che banale: per un’artista che ha vissuto tutta una prima parte della propria carriera proprio mettendo in scena mille differenti “facce”, è stato importante, una volta cambiato genere, riconquistare la propria. Le luci si accendono su un palco nel quale spiccano trucchi e parrucche, a simboleggiare – in questa particolare scenografia – la tv di oggi con la sua scompostezza e gli eccessi che tutti ben conosciamo. A seguire, in scena si alternano differenti personaggi, tragici o buffi, ironici o seri, per una performance da parte della Foschi di assoluto rilievo e che conferma il valore della sua recitazione anche in questo contesto.

Coadiuvati dall’organizzazione di Enza Felice e dalla sapienza di Pietro Frascaro per luci e suoni, gli attori in scena raccontano una storia, anzi molte storie, divertente e che conquista, facendo anche pensare. È l’ennesima vittoria del teatro, una forma d’arte che non conosce flessioni e rimane ancora un orgoglio nazionale per strutture e per l’abilità di attori come quelli che – mai commento fu più adatto – “ci mettono la faccia” in questo show.

https://teatroservi.it/prosa/stagione-prosa-2022-2023/faccia-un-altra-faccia