![Jephte_il_sacrificio_del_barocco](https://www.metamagazine.it/wp-content/uploads/2015/10/12115730_951577951588920_1295984305719084226_n.jpg)
Una splendida serata quella di sabato 17 ottobre 2015 con l’Associazione Culturale QuintaPrima, il Coro DeCanter ed il Maestro Eduardo Notrica che hanno presentato “Jephte: il sacrificio del Barocco”, concerto in due tempi dedicato al Barocco sacro italiano, realizzato in collaborazione con l’Associazione Musicale Karl Jenkins e la Cappella Musicale Enrico Stuart. L’evento si è tenuto sabato 17 Ottobre alle ore 20:00 presso la Chiesa del Gesù, di Piazza del Gesù, a Frascati.
A riguardo abbiamo avuto il piacere di sentire il Maestro Notrica che dichiara a Meta Magazine:
“L’idea dell’ evento- concerto “Jephte, il sacrificio del barocco” è nata circa un anno fa, unendo due forti passioni della mia vita: la musica corale e le tragedie greche. Sviluppare un parallelo – dichiara Eduardo Notrica – tra i due mondi artistici così lontani e allo stesso tempo cosi vicini è stata un’ esperienza gratificante nel processo e nel risultato. L’argomento dei due brani: Historia di Jephte e Ifigenia in Aulide hanno tantissimi punti in comune e dal matrimonio tra le due arti è nato un brano nuovo che sottolinea e arricchisce la bellezza e l’ emotività di ambedue. Ho una vicinanza e conoscenza pregressa sia dell’oratorio di Carissimi che della tragedia di Euripide. Del primo, direttamente, per averlo già eseguito in precedenza con grande fortuna e successo perciò è stato un po’ come ritornare a un vecchio amore, mentre ho avuto l’immenso piacere – prosegue il Maestro Notrica – di vedere la versione di Ifigenia della stagione del dramma antico del Teatro Greco di Siracusa l’estate scorsa e la visione mi ha ispirato sùbito le tante linee di collegamento tra le due opere. Per l’evento a Frascati mi ha sostenuto un gruppo artistico di eccezione con cui sono riuscito a esprimere al meglio le potenzialità, la forza e l’immensità emotiva del concerto e questo è senza dubbio arrivato al pubblico che sabato scorso colmava la Chiesa del Gesù. E’ forte la nostra idea – conclude il Maestro del Coro DeCanter – di continuare e approfondire situazioni come queste e poter presentare lo Jephte in altre sedi adatte, in particolare rinforzando la parte drammatica teatrale.”