Nuovi Orizzonti sulla questione del Tinello Borghese

Comunicato del gruppo Nuovi Orizzonti per Monte Compatri che polemizza sulla questione Tinello Borghese - Cinema Italia

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Polemica Tinello Borghese Cinema Italia

“Dalla presunta speculazione edilizia a quella immobiliare. Che, purtroppo per la sinistra, è reale. Parliamo dell’acquisto di Tinello Borghese, oggi sede del Consiglio comunale, e conosciuto ai più come Cinema Italia. A chi apparteneva quello spazio? A tre sorelle, di cui una era la madre di Fausto Bassani, ieri consigliere comunale di maggioranza e oggi capogruppo di opposizione”, lo dichiara in una nota il gruppo Nuovi Orizzonti per Monte Compatri. Strano che proprio nei giorni in cui si acquista una nuova sede per l’Ufficio relazioni con il pubblico, Bassani accusi l’amministrazione di pensare alle speculazioni. Basta fare un passo indietro, un tuffo nel passato e andare al 2006. Il sindaco era Franco Monti Adesso, occhio alle date: il 20 novembre di quell’anno tre membri della famiglia Salvatori comunica la disponibilità alla vendita dell’unità immobiliare di via Placido Martini 1. Il giorno seguente, lo studio TRE G valuta congruo il prezzo; mentre per l’acquisto del locale Urp la procedura è durata un anno”, aggiunge Nuovi Orizzonti. “Non solo. Lo stesso giorno la stima di prezzo è inviata all’Agenzia del Territorio, che in tre giorni dà il suo verdetto: via libera alla compravendita. Il 28 novembre il Consiglio comunale procede con l’approvazione della delibera che permette la definizione dell’acquisto per 630mila Euro. Certo, il consigliere Bassani era assente. Ma questo non cambia lo stato dei fatti. Il locale era di suoi parenti diretti. La procedura si è conclusa in otto giorni. In mezzo un sabato e una domenica. Senza dimenticare che con l’inizio del nuovo anno la giunta Monti fu dimissionata. Per questo – conclude il gruppo –, non accettiamo lezioni di moralità e opportunità dal capogruppo di minoranza”.