Per il Sindaco di Palestrina si profila un finale di legislatura poco glorioso: dopo il defenestramento del suo Vice Sindaco e assessore all’urbanistica Manuel Magliocchetti, da sempre vicinissimo al Consigliere Regionale del Pd Rodolfo Lena, l’uscita dalla maggioranza di alcune liste civiche e dell’Udc presente in Consiglio Comunale, il conseguente rimpasto di giunta effettuato dal Primo Cittadino, è la volta del Partito Democratico, architrave della coalizione che dal 2014 sostiene De Angelis, ad uscire dalla giunta e, forse, dalla stessa maggioranza, se ne esiste ancora una.
Dopo gli appelli del segretario cittadino Dem Benedetto Cilia per una ricucitura, lasciati cadere dallo stesso De Angelis, così come erano caduti quelli delle liste civiche, il Pd fa sentire la sua voce per bocca del Segretario Provinciale Rocco Maugliani che sottolinea come il Sindaco si sia dimostrato sordo ad ogni appello e tentativo di ricomposizione, rendendosi di fatto responsabile del gesto di abbandono da parte del Pd.
L’isolamento del Sindaco De Angelis, oggi reso plasticamente ufficiale dal Pd, dopo che secondo alcuni aveva proceduto ad un rimpasto di giunta senza consultarsi con le forze di maggioranza, arriva da lontano, anche da dprima del ritiro delle deleghe a Magliocchetti, poiché già altri assessori avevano abbandonato, più o meno volontariamente la giunta.
Se ci fossero mai state, sembrano del tutto tramontate le eventuali velleità del Sindaco in carica di ripresentarsi alla guida del centrosinistra. Piuttosto la coalizione che da circa 15 anni governa in città dovrà trovare una nuova sintesi attorno ad un candidato sindaco capace di aggregare un ampio schieramento di forze, dal Pd alle liste civiche. Per questo a Palestrina non si esclude di ricorrere alle primarie
