Patanè “Di Giulio candidatura imposta da segreteria provinciale Pd”

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Marino
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“L’imposizione della Segreteria Provinciale del PD di sostenere a Marino la candidatura di Eleonora Di Giulio è una scelta azzardata che desta molte perplessità sia nel merito che nel metodo e che di fatto ha portato a tagliare fuori una parte consistente della coalizione. Per questo mi auguro che la Di Giulio vinca facendo tacere tutte le potenziali polemiche. A lei e a tutta la sua coalizione va il mio in bocca al lupo più sincero”. Lo dichiara Eugenio Patanè, consigliere regionale del Pd, in una nota.

“Così come va il mio in bocca al lupo sincero al Segretario provinciale del PD che si è assunto una responsabilità solitaria molto onerosa dapprima non consentendo di svolgere le primarie nonostante il segretario nazionale Matteo Renzi in Direzione abbia ribadito come per il PD questo sia l’unico metodo di scelta delle cariche monocratiche – continua Patanè – Poi ha sconfessato il partito di Marino che all’unanimità aveva indicato una via per la scelta del candidato Sindaco. Ha poi commissariato il circolo di Marino, salvo poi tornare indietro e nominare un delegato, ed ha infine imposto una candidatura, quella di Eleonora Di Giulio, senza confronto con le altre forze politiche di Marino che sarebbero state disposte ad un progetto comune per allargare l’odierna coalizione e che invece oggi hanno preso altre strade. Insomma un metodo antidemocratico molto rischioso e avventato.

Sulla persona della candidata non c’è nulla da dire. Molto invece ci sarebbe da approfondire a proposito della scelta del Segretario Provinciale che impone una candidata, che pur avendo perso le primarie del PD nel marzo del 2014, si presentò con una aggregazione diversa da quella del PD. Una scelta quella della segreteria provinciale molto pesante che, qualora dovesse portare frutti al PD e alla coalizione ad essa collegata, sarebbe un trionfo che tutti auspichiamo. Qualora invece si dovesse perdere nuovamente, quando oggi c’erano tutte le premesse per conquistare Marino, sarebbe la sconfitta pesantissima di un metodo antidemocratico. E credo che a quel punto tutti dovrebbero riflettere profondamente sull’accaduto”.

Le dichiarazioni di Patanè celano un malcontento interno al Pd marinese, riconducibile tra gli altri al consigliere comunale Emanuele Ciamberlano, candidato Sindaco che nel 2014 vinse quelle primarie con la Di Giulio, richiamate nella nota di Patanè. Indiscrezioni che filtrano da ambienti marinesi arrivano a sostenere anche l’ipotesi di uno strappo di Ciamberlano con il locale Pd.