Pci Marino polemizza sul bando scuolabus

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Stefano Enderle, Luca Battisti e Maurizio Aversa
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Stefano Enderle, Luca Battisti e Maurizio Aversa

“Abbiamo solo le notizie che riusciamo a “scoprire”. Infatti, per una concezione abbastanza fascistica della gestione della cosa pubblica, il Sindaco/Podestà non ci pensa proprio (oltre gli sproloqui sulla trasparenza e la partecipazione) a far giungere informazioni a chi le richiede – inizia così la polemica nota del Pci Marino. E noi le richiediamo su vari argomenti. Mai una risposta dagli Amministratori. Quindi sulla scorta di notizie raccolte e di quanto reso pubblico dal Comune e dai quotidiani abbiamo riscontrato i seguenti fatti: 1. Il Sindaco contestato sulla vicenda del bando per il Trasporto Pubblico Scolastico ha replicato contraddicendo se stesso. “…Veniamo all’inserimento della Clausola sociale. Questa è prevista come facoltà nel caso in cui il servizio da appaltare sia caratterizzato da intensa manodopera (ovvero il costo di questa voce deve superare il 50% dell’importo totale del servizio) ai sensi dell’ultimo capoverso del Codice degli Appalti art. 50. … Quello che è certo alla luce dei fatti è la volontà di qualche esimio conoscitore della macchina amministrativa di scaricare su questa amministrazione la responsabilità per una scelta che non le competeva. Certo che se avessimo avuto la possibilità di scegliere – avendo dati utili – certamente avremmo tutelato i lavoratori.”. Cioè, da un lato si fa riferimento alla scelta possibile a seguito di dato “oggettivo”; e in chiusura, si dubita di ciò per non aver avuto “dati utili a poter scegliere di tutelare i lavoratori”. 2. Oltre le rimostranze dei lavoratori, anche forze politiche e rappresentanti istituzionali hanno chiesto di spiegare tale scelta/comportamento dell’amministrazione che esclude la cosiddetta “clausola sociale”, cioè la salvaguardia occupazionale. 3. Per questo motivo e in assenza di convocazioni di Commissioni Consiliari esistenti e di Consigli Comunali che una città non piccola come Marino avrebbe necessità di vedere convocati più spesso (ma è di ostacolo, come “candidamente” affermato da esponenti istituzionali recentemente in piazza a S. Maria delle Mole il fatto che “ gli eletti M5S non hanno così tanto tempo da dedicare alla politica del comune e che hanno anche affari privati da sbrigare”) è indispensabile cogliere momenti di verifica di merito della vicenda – – continua così la nota. 4. Una occasione l’hanno offerta i consiglieri regionali Lupi e Palozzi che hanno promosso la convocazione in Regione per vagliare il merito della vicenda. A quanto si legge, sembra ci sia stato un assenso di Sindaco e Giunta, tranne rivelarsi fallace, perché in riunione regionale non c’era invece uno straccio di rappresentanza comunale. A questa situazione commenta Stefano Enderle, responsabile Gruppo Lavoro della Federazione Castelli PCI: “Questa è una cosa grave, a nostro avviso, perché testimonia almeno due fatti: che il Sindaco Carlo Colizza, nei modi e nei contenuti non chiari di questa vicenda ne esce come un cattivo amministratore. In secondo luogo, cosa ancora più evidente, le parole spese per andare verso i lavoratori, si mostrano solo parole di circostanza; al contrario, mostrano i comportamenti, che nel merito, proprio dei lavoratori al M5S non interesse un bel nulla!”. “Il Partito Comunista Italiano, – conclude Enderle – invita le istituzioni e quindi, lo stesso Comune di Marino, a decidere di misurarsi positivamente con la questione della “clausola di salvaguardia”. I lavoratori così duramente colpiti dalla crisi del capitalismo, così duramente vessati dalle politiche padronali appoggiate dal Governo Renzi e dalla UE, non possono e non devono essere abbandonati proprio da chi, al livello più vicino, quello della territorialità, ha il dovere morale oltre che politico e amministrativo di tutelarli. Il PCI è totalmente solidale coi lavoratori, pronto a sostenere ogni chiamata alla mobilitazione e alla lotta.”.

Riceviamo e pubblichiamo inoltre, grazie al Pci di Maino una “Lettera aperta all’Amministrazione Comunale per il ripristino immediato del servizio Scuolabus di Marino del 2 dicembre, recante “Oggetto: Servizio di Trasporto Pubblico Scolastico”:

” In data 29.10.2015 con delibera del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale n° 3 è stato modificato il regolamento che disciplina il trasporto pubblico sul territorio comunale. Di fatto si sono arrecati danni notevoli alla cittadinanza soprattutto in relazione al servizio scuolabus fino a quel momento in vigore.

Nonostante le richieste di chiarimento, gli incontri con i genitori e le proteste della cittadinanza, nonché dei membri del Consiglio Comunale, sembra che non vi siano elementi di riscontro circa la volontà di questa Amministrazione di ripristinare il servizio scuolabus.

Con la presente si vuole rendere noto a codesta Spettabile Amministrazione che con questi provvedimenti si verrà meno, di fatto, al diritto di ogni cittadino di garantire ai propri figli minori frequentanti la scuola dell’obbligo il diritto allo studio sancito dall’articolo 3 della Costituzione poiché si impedisce di scegliere in libertà e serenità l’Istituto Comprensivo individuato in base  all’offerta formativa, Decreto del Presidente della Repubblica n.275, Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21, della legge 15 marzo 1999, n.59 obbligando le famiglie ad “accontentarsi” forzatamente, per mancanza di altre opportunità, della scuola più vicina e non, per loro, migliore – in relazione alle esigenze formative ed educative dei propri figli;

Prendendo atto che:

–          L’offerta formativa degli istituti comprensivi sul territorio è radicalmente differente, non solo per le discipline didattiche, ad esempio le lingue straniere diverse (A. Vivaldi lo spagnolo, la Primo Levi il francese), la materia di approfondimento (la Primo Levi latino, la A. Vivaldi geografia), ma anche per l’impostazione globale della mission educativa e formativa;

–          L’imminente iscrizione ai diversi Istituti Comprensivi sarà orientata fortemente dall’assenza di servizio scuolabus (e non come sopra, in base a scelte libere e autonome);

–          Il territorio che comprende le frazioni Santa Maria delle Mole, Frattocchie, Castelluccia Fontana Sala, Cava dei Selci, l’area di via del Sassone, tutte appartenenti al comune di Marino, è un territorio con una conformazione particolare tale da non favorire, e a volte impedire, lo spostamento a piedi o in auto per raggiungere i diversi plessi scolastici;

–          Molte famiglie per motivi di lavoro, di mezzi e di disponibilità, non sono in condizione di accompagnare i propri figli nella scuola da loro scelta a causa della mancanza del trasporto pubblico;

–          La privazione del servizio scuolabus farebbe incrementare notevolmente il traffico cittadino con un aumento dello smog e dell’inquinamento,

I cittadini residenti nel Comune di Marino, genitori di bambini/e e ragazzi/e in età scolare, costituitisi all’uopo in “comitato per il servizio scuolabus”, chiedono il ripristino del servizio scuolabus sul territorio marinese in modo che l’Amministrazione Pubblica garantisca Ex facto oritur ius il trasporto di tutti/gli/le studenti/studentesse presso le sedi scolastiche scelte dalle loro famiglie.

Fiduciosi che le nostre richieste vengano accolte alla luce di una gestione dei servizi pubblici trasparente e realmente per il cittadino.” questo il testo inviato alle autorità competenti firmato dal Comitato per il Servizio Scuolabus di Marino