Pd Genzano accusa “Con Lorenzon città ha perso prestigio”

Il Pd Genzano non ci sta e attacca la giunta appena caduta di Lorenzon: "Con i Cinque Stelle Genzano ha perso prestigio e la destra è loro complice"

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Conferenza stampa Pd Genzano con Andreassi, Gabbarini, Ortolani e Silvestri

Il 6 Aprile il Partito Democratico di Genzano celebrerà il congresso cittadino e si darà una nuova classe dirigente che lo guiderà alla ricerca della riconquista del governo, ma oggi in una conferenza stampa alla presenza di tutti i suoi consiglieri comunali: Flavio Gabbarini, Martina Ortolani e Roberto Silvestri, oltre al commissario cittadino Luca Andreassi, che dopo il congresso lascerà la guida del partito genzanese avendo esaurito il suo compito, ha voluto rendicontare, in quella che hanno chiamato come “operazione verità”, l’eredità della giunta del Movimento Cinque Stelle.

E’ stato proprio Andreassi ad aprire le danze affermando che: “Quando arrivai qui su nomina della segreteria provinciale trovai un partito ancora scosso dopo la sconfitta amministrativa del 2016. Oggi lo lascio migliore di come l’ho trovato, con una classe dirigente consapevole e pronta ad affrontare e vincere le prossime elezioni comunali. Ci lasciamo alle spalle lo sfascio dei Cinque Stelle senza sottovalutare il pericolo per Genzano, rappresentato da una destra a guida leghista che siamo chiamati a battere nelle urne”.

Più che mai agguerrito il capogruppo uscente Flavio Gabbarini che snocciolando i temi più caldi del dibattito politico degli ultimi anni ha così descritto l’esperienza di Lorenzon e dei pentastellati: “In questi due anni Genzano ha avuto un’amministrazione totalmente assente e sconnessa con la realtà del paese, e per questo ha perso molto del suo prestigio di città, che inevitabilmente ha portato conseguenze concrete per l’economia cittadina ed i suoi servizi primari ai cittadini. Abbiamo perso la sede del Giudice di Pace, non abbiamo una linea diretta di trasporto pubblico locale integrata verso l’Ospedale dei Castelli, ne un collegamento con le stazioni ed il Cotral, sull’ospedale cittadino non siamo stati capaci di interloquire con gli altri sindaci per definire un nuovo ruolo della nostra struttura nel nuovo quadro della medicina territoriale. Tutto questo perché il Sindaco e l’amministrazione è stata assente da ogni tavolo istituzionale, arroccata su se stessa, attorno alla sua presunzione. Abbiamo perso la sede delle Città del Vino a Palazzo Sforza Cesarini, i servizi sociali sono stati gestiti in modo dilettantesco, danneggiando le fasce di persone più fragili, basti pensare alla questione dell’assistenza domiciliare. Un fallimento sotto ogni suo aspetto finito nel modo peggiore, da cui la destra non può chiamarsi fuori ma anzi ne è pienamente corresponsabile, sia per il sostegno fornito e rivendicato a Lorenzon nel ballottaggio del 2016, sia per una opposizione poco incisiva in consiglio, tutta protesa alla visibilità sui social”.

Sulla stessa linea Martina Ortolani: “Il governo a Cinque Stelle più che finito è iniziato male. Ricordiamo la difficoltà di formare la prima giunta, quando nessuno degli esponenti genzanesi del movimento voleva assumersi la responsabilità di prendere in mano un assessorato, così facendo aprendo le porte ad una squadra di assessori tutta esterna a Genzano, che oltre a durare poco, non aveva nessuna connessione con la città. Il Partito Democratico dovrà alzare lo sguardo proponendo alla città un progetto vasto capace di recuperare il tempo perso”.

Sui temi del quotidiano si è soffermato invece Roberto Silvestri: “Non sono stati capaci neppure di ricostruire 50 metri di recinzione del cimitero dopo i danni provocati dai cinghiali. Accendere il riscaldamento nelle scuole lo stesso giorno del rientro degli studenti senza verifiche preventive sul funzionamento, L’incuria e l’abbandono che abbiamo tutti sotto gli occhi non è dovuto alle scarse risorse economiche ma all’assenza di capacità gestionale ed amministrativa”.

Per Genzano ora si attende la nomina del Commissario prefettizio che svolgerà l’ordinaria amministrazione, traghettando la città alle prossime elezioni che presumibilmente saranno fissate per la primavera.

Di Andrea Titti