Pdci, “Dati Ispra su aeroporto Pastine sono allarme sociale”

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Ciampino aeroporto
Aeroporto Pastine di Ciampino
Ciampino aeroporto
Aeroporto Pastine di Ciampino

“Secondo quanto si apprende da notizie di stampa, – dichiarano in una nota le esponenti del Partito dei Comunisti Italiani di Marino Vittoria D’Arpa ed Alessandra Trabalza – i ricercatori dell’ISPRA hanno reso noto con la pubblicazione dell’Annuario dei dati ambientali, la drammatica fotografia dell’inquinamento acustico nel nostro Paese. L’aeroporto di Ciampino e il suo rumore finiscono nella classifica nazionale sull’inquinamento acustico stilata dai ricercatori dell’Ispra. A sottolineare i dati dello «smog sonoro», accertato come uno dei maggiori problemi ambientali. Il rapporto, presentato a Roma, spiega come il 42,6% delle sorgenti di rumore oggetto di controllo, nel 2012, ha presentato almeno un superamento dei limiti normativi. Capitolo a parte proprio per il «G.B. Pastine», lo scalo più cittadino d’Italia, dove gli aerei decollano a meno di 150 metri dalle case. Grazie a queste caratteristiche – continua la nota – l’aeroporto al centro della vasta area che comprende Roma sud, Ciampino e le frazioni di Marino è il secondo scalo più inquinante d’Italia.La percentuale di popolazione residente in comuni che hanno approvato la classificazione acustica è pari al 56,5%, con forte disomogeneità sul territorio nazionale. Il rumore rappresenta il fattore di disturbo più segnalato dalla popolazione che risiede nelle vicinanze degli aeroporti, spesso localizzati in prossimità delle aree urbane. In particolare l’aeroporto «G.B. Pastine» di Ciampino, secondo scalo nel territorio di Roma, Ciampino e Marino, secondo aeroporto del Lazio per movimentazione aerea, ma primo per inquinamento acustico. Dal 2008, anche a seguito del significativo incremento del numero di voli dovuto allo sviluppo delle compagnie «low cost», l’Arpa Lazio ha installato una propria rete di stazioni di misura. Il monitoraggio acustico effettuato nel 2012 ha consentito di riscontrare livelli annuali di Lva (Livello di Valutazione del rumore Aeroportuale) superiori ai limiti in due postazioni di misura e livelli medi di LAeq (Livello equivalente) superiori ai limiti in altre due postazioni, in particolare presso due edifici scolastici sono stati riscontrati livelli superiori a 10 dB(A) del limite diurno relativo alla Classe I (50 dB(A)).

“Ora, a tutto questo stato di cose – hanno commentato Vittoria D’Arpa, responsabile sanità, e Alessandra Trabalza, responsabile per le politiche comunali del Pdci – si può rispondere con comportamenti chiari e già conosciuti. In particolare ci riferiamo ai seguenti punti:

1. l’inquinamento acustico è una delle componenti di rapina della qualità della vita dei cittadini qui residenti; l’altro, fondamentale, è l’inquinamento da smog e polveri sottili; per tutte e due queste aggressioni gli interventi non possono che essere strutturali, di politiche di prevenzione e quindi da programmare con attiva partecipazione degli enti locali.

2. la vicenda della quantità dei voli, che nel tempo ha registrato una impennata nello scalo ciampinese, deve ora invertire la tendenza e ricondurre ad un livello di vivibilità-tollerabilità come pure già è esistita in precedenza. 3. poiché il giudizio dell’ISPRA, che è basato su dati e non su opinioni, è un vero e proprio allarme sociale per la tutela della salute delle persone, il primo intervento che le autorità – aeroportuali, sanitarie, regionali, cittadine e del Governo nazionale – devono mettere in atto è l’allontanamento di quelli che, a tutti gli effetti risultano essere degli “aerei fuorilegge”.