Permessi per l’installazione di strutture prefabbricate: quali le autorizzazioni necessarie per box temporanei e permanenti

Il quadro normativo per l'installazione di prefabbricati permanenti o temporanei

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L’installazione di strutture prefabbricate – come ad esempio uffici e cabine comando per cantieri o spogliatoi e servizi igienici per impianti sportivi – impone in molti casi la richiesta e il rilascio di precise autorizzazioni da parte degli enti competenti.

La richiesta dei permessi non riguarda solamente le costruzioni permanenti, ma anche quelli destinate ad uso temporaneo e al successivo smantellamento.

In questo articolo trovi una rassegna delle principali casistiche e degli accorgimenti da adottare prima delle massa in opera dei lavori.

Box e monoblocchi prefabbricati temporanei: le autorizzazioni caso per caso

Le strutture prefabbricate temporanee, specie se di piccole e medie dimensioni, non sono mai equiparate a vere e proprie opere di edilizia. Ne consegue che, in genere, l’iter necessario per ricevere l’autorizzazione all’impianto di questo tipo di box non presenta difficoltà particolari.

È importante sottolineare che le norme che regolamentano le modalità di realizzazione di strutture prefabbricate in spazi aperto non sono uniformi su tutto il territorio italiano. Regioni diverse e, in alcuni casi, anche comuni diverse possono imporre regolamenti più o meno stringenti per quanto concerne la richiesta e il rilascio dei permessi. Prima di procedere con i lavori, quindi, il consiglio è quello di consultarsi sempre con le autorità competenti (rivolgendosi agli appositi uffici del comune, della ASL di competenza o anche del comando dei vigili del fuoco, a seconda delle particolari esigenze del caso considerato).

Di seguito, passiamo in rassegna le 3 principali situazioni in cui può rendersi necessario l’allestimento di strutture prefabbricate: cantieri, manifestazioni ed eventi pubblici e momentanei cambi di destinazione e/o ristrutturazioni di ambienti di lavoro.

Allestimento di prefabbricati nell’ambito dei cantieri: il ruolo del PSC

I moduli prefabbricati rappresentano la soluzione più classifica e funzionale per la realizzazione di ambienti quali uffici, cabine di comando, depositi, mense, spogliatoi e servizi igienici all’interno dei cantieri. L’allestimento di queste strutture accessorie, destinate ad accogliere personale tecnico, strumenti di lavoro e materiali, non prevede la richiesta di permessi particolari. Di norma, infatti, le specifiche relative a questi ambienti devono essere incluse all’interno del PSC, ovvero del Piano di Sicurezza e Coordinamento, il documento al cui interno trovano spazi tutte le misure adottate sul piano della sicurezza dell’ambiente di lavoro.

Box e moduli monoblocchi prefabbricati devono naturalmente rispettare tutti gli obblighi di legge per quanto riguarda le modalità di messa in posa, il funzionamento degli impianti elettrici e idrici e, in generale, la salvaguardia della salute di tutto il personale. Tra la documentazione spesso richiesta rientra la Di.Co, ovvero la Dichiarazione di Conformità dell’impianto elettrico delle strutture.

Moduli prefabbricati per manifestazioni ed eventi pubblici

Il ricorso a strutture prefabbricate temporanee è spesso la soluzione standard anche per la creazione di biglietterie, mense e servizi igienici nell’ambito di fiere, mercati, comizi, concerti e ogni tipologia di manifestazione pubblica di grandi dimensioni, che preveda l’afflusso di notevoli quantità di persone.

In questo caso, salvo particolari provvedimenti adottati dalle autorità locali, l’allestimento dei moduli prefabbricati non richiede il rilascio di permessi speciali. Resta anche in questo caso naturalmente un obbligo a carico degli organizzatori quello di provvedere al rispetto di tutte le norme di sicurezza.

Specie nel caso del ricorso a prefabbricati usati (spesso reperiti con la formula del noleggio) è imperativo rivolgersi a fornitori in grado di offrire tutte le garanzie del caso circa stato dei materiali e delle strutture e rispetto di tutti gli standard imposti per legge.

Strutture prefabbricate temporanee per ristrutturazioni

Moduli e monoblocchi sono utilizzati anche per la realizzazione di uffici, depositi, spogliatoi e servizi igenici temporanei nel corso di interventi di ristrutturazione e ammodernamento dei luoghi di lavori o di attività aperte al pubblico.

In questo caso, la tipologia di autorizzazioni e permessi necessari per l’allestimento delle strutture può variare molto da località a località. Di norma, la presentazione della SCIA, ovvero della Segnalazione di Inizio Attività, è sufficiente per ottenere il via libera all’avvio di tutti i lavori. In altre situazioni, però, può invece essere necessaria la richiesta del permesso a costruire, con presentazione di tutta la documentazione relativa al progetto, in riferimento a:

  • impianto elettrico
  • impianto idrotermosanitario
  • progetto di contenimento energetico
  • caratteristiche antincendio
  • requisiti acustici passivi

Allestimento di prefabbricati permanenti: i permessi per le opere edilizie inamovibili

Nonostante la possibilità di procedere sempre al loro smantellamento in modo relativamente agevole, le strutture prefabbricate permanenti sono in tutto e per tutto equiparate ad opere di edilizia tradizionale. Ne consegue che i permessi necessari per procedere con l’avvio dei lavori sono i medesimi di un edificio comune. Per approfondimenti sull’elenco completo delle autorizzazioni da richiedere in questo caso è possibile fare riferimento al documento ufficiale pubblicato in gazzetta con le Norme Tecniche per le Costruzioni aggiornato al 2018.