Prc Castelli, “Siamo vicini alle vittime di Genova”

PRC Federazione Castelli, "Siamo vicini alle vittime di Genova ma, nostro compito come comunisti, non è il cordoglio ma battersi perché non accada più"

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Bandiera Prc

“Siamo vicini alle vittime di Genova ma, nostro compito come comunisti, non è il cordoglio ma battersi perché non accada più.

Il disastro di Genova è il frutto di politiche neoliberiste, improntate alla diminuzione del peso statale a favore di una presunta “efficienza” privata.
Le autostrade sono state privatizzate nel 1999 dal governo D’Alema concludendo iter intrapreso da governo Prodi. Nel 2001 è subentrato il governo Berlusconi sostenuto dalla Lega che ha favorito ulteriormente i concessionari.
Infatti i ricavi da pedaggio sono cresciuti a dismisura. Nel 1993, agli albori del processo di privatizzazione, 2,5 miliardi. Dal 2014 hanno superato i sei miliardi.
Nel 2017 su 3,9 miliardi di ricavi il margine lordo è stato di 2,4 miliardi.
Ma la crescita dei ricavi non ha significato investimenti di pari livello che anzi sono diminuiti di anno in anno. Nel 2010 erano 2,1 miliardi ed oggi si attestano attorno al miliardo e mezzo annuo. Gli investimenti per km sono diminuiti di più di un terzo del 2010.
La Corte dei Conti nel 2010 sottolineava che le aziende privatizzate non hanno recuperato redditività da investimenti su efficienza, modernizzazione e miglioramento dei servizi offerti ma solamente dall’aumento delle tariffe agli utenti in tutti i settori. In questi anni quindi privati hanno continuato a gonfiare le loro tasche a discapito delle persone.
I ponti e i cavalcavia italiani sono sempre più a rischio a causa dell’enorme carico di peso che sono costretti a sostenere ogni giorno, ben più alto di quello per cui erano stati progettati. L’aumento del carico è dovuto alla corsa per i profitti delle aziende di logistica che per risparmiare carburante e vincere la concorrenza dei camionisti dell’est fanno carichi sempre più pesanti e stressano la rete autostradale con il loro traffico.
Il governo vada oltre la propaganda.
Non basta ritirare la concessione per spostarla su un privato che risponda a certi standard, bisogna rendere di nuovo pubblico il sistema di infrastrutture, investire sul trasporto su rotaia a scapito della gomma e, soprattutto la messa in sicurezza del territorio, dagli argini dei fiumi, alle montagne, dalle città, ai paesi, dai ponti alle stradine, dalle bonifiche dei territori inquinati alla manutenzione del patrimonio immobiliare pubblico che cade a pezzi.
Rifondazione Comunista è e sarà sempre per la pubblicazione dei servizi, autostrade comprese.
Oggi la ripubblicizzazione deve essere la nostra battaglia.
A quanti altri disastri dobbiamo assistere prima di ammettere che di neoliberismo si muore?

Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Castelli