Numerose le persone che nella mattinata si sono radunate sotto la sede della Regione Lazio per manifestare la loro contrarietà al piano del Sindaco di Roma Gualtieri che prevede la costruzione di un inceneritore a Santa Palomba.
Con loro i consiglieri regionali di opposizione Alessandra Zeppieri del Polo Progressista, Adriano Zuccalà del Movimento Cinque Stelle e Claudio Marotta di Verdi e Sinistra.
Una delegazione delle associazioni presenti è stata ricevuta, assieme ai consiglieri Zeppieri e Zuccalà, dai collaboratori dell’assessore ai rifiuti Ghera.
«Il Sindaco di Roma Gualtieri – ha affermato la consigliera Zeppieri – ha ricevuto l’incarico da commissario straordinario ai rifiuti per un unico motivo: risolvere velocemente ed efficacemente l’emergenza rifiuti in cui si trova la Capitale, in previsione del Giubileo del 2025. Non solo questo non sta avvenendo visto lo stato in cui versa Roma, ma si vogliono adottare soluzioni insostenibili sia economicamente che dal punto di vista ambientale. Per questo motivo, durante l’incontro, ho chiesto che la Regione si riappropri delle proprie competenze e apra nell’immediato un tavolo di confronto con il Ministero dell’Ambiente e il Comune di Roma, considerato anche che al termine del commissariamento sarà la Regione a dover fare i conti con l’inceneritore. Tenuto conto che non c’è menzione dell’inceneritore nelle linee di indirizzo della Giunta riguardanti il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e la volontà dell’assessorato ad incentrare le politiche dei rifiuti sul recupero di materia, pensiamo che la Regione debba guidare questo processo chiedendo a Roma di rinunciare all’inceneritore e di investire in impiantistica alternativa che permetta di chiudere il ciclo dei rifiuti con una tecnologia più rispettosa dell’ambiente e meno impattante sulla cittadinanza. Ringrazio infine – ha concluso Zeppieri – i comitati che non smettono mai di lottare contro la costruzione dell’inceneritore».
«Un incontro positivo – ha aggiunto il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà – C’è stata l’apertura da parte dei collaboratori di Ghera per trovare una strada condivisa che possa garantire una gestione dei rifiuti basata sul recupero della materia e allo stesso tempo scongiurare la realizzazione di un ulteriore inceneritore nel Lazio. Nelle prossime settimane verificheremo se questo confronto sara’ davvero produttivo come annunciato».