“Quando Reagan lanciò la sua famosa sfida a Gorbachev a Berlino, il discorso ricevette recensioni contrastanti – inizia così la nota di Prima Frascati. Ma poi nel 1989, il Muro di Berlino fu demolito, e il discorso è ricordato, come uno di quelli che ha “cambiato il mondo”. Oggi a Frascati parte una sfida identica, tra chi vuole cambiare la città e chi vuole continuare sottometterla. Impegno civile, appello alle coscienze, eccoli i grandi temi nella Frascati contemporanea a cui vogliamo riferirci. Molteplici, variegati, geniali. Argomenti di portata fondamentale verso i diritti sociali, l’organizzazione amministrativa, lo sviluppo, la difesa del territorio, temi che devono fornire nuova linfa nelle parole e nel programma da realizzare e quindi negli impegni di chi cerca di cambiare la città influenzando l’opinione pubblica. Indagando in quella sorta di guerra fredda che ha preceduto le nominations dei candidati sindaci si nota che solo Mastrosanti e le sue liste affrontano il problema fondamentale esistente in città: la salvaguardia della libertà. Mastrosanti come Kennedy nel 1961 esorta i cittadini a chiedersi: “non cosa il vostro comune può fare per voi, ma che cosa potete fare voi per il vostro comune”. La storia di una comunità, non è fatta solo di politica. Ad essa contribuiscono tutte le personalità di spessore come pure le anime umili. Per questo tra i discorsi che vengono fatti occorre prestare orecchio a quelli dove si spiega il significato del verbo “fare” e non solo la sua enunciazione. Oggi – continua la nota – ci si affida, e lo vedremo nei prossimi giorni della campagna elettorale, alla nuda forza dell’immagine, ma ciò che rende grande un progetto non cambia mai: il segreto della grande opportunità che viene data ai votanti é l’appello al cuore e alla mente degli elettori. Ed anche ipotizzare gli ostacoli che potrebbero comparire e bloccare le proprie idee è ciò che va partecipato e condiviso. Si può anche non convenire su alcuni punti di vista di chi li espone ma è importante ascoltarli come è importante che il candidato recepisca quelli altrui. Quello che necessita raggiungere però è il risultato: occorre perciò capire qual’ è la realtà oggi di Frascati e quello che potrebbe diventare con questo o quel candidato. E il discorso allora diventa semplice: Mastrosanti e le liste civiche che ha in suo appoggio allontanano la visione di una Frascati asfissiata dal ripetersi di schemi e scelte di candidati obbedienti al sistema del dammi che ti dò e quindi il suo ed il nostro discorso diviene quello di chi chiede il voto per questo cambiamento. Sabato nella sua presentazione come candidato sindaco Roberto lo ha fatto, per entrare subito in sintonia con la popolazione, usando il contrasto che emerge evidente in città: o col potere che sbaglia e non lo ammette o contro. Non ci sono alternative – prosegue così la nota. Ecco il motivo dell’isolamento in cui si è cacciato e continua a cacciarsi il PD locale dove il protagonismo elitario svetta sonoro e gracidante, perché arrogante e quindi solo così capace di entrare in sintonia con l’elettore. Un atteggiamento che non ci fa sembrare migliori come invece il popolo vuole per sentirsi spinto a collaborare e ad agire. Ed allora cos’ha di speciale Roberto Mastrosanti per essere stato da noi preferito agli altri candidati? E’ quella dose di umiltà e di accoglimento delle idee di altri che abbiamo verificato essere elementi insormontabili con i competitor con i quali è stato possibile confrontarci, o coi loro mediatori delegati. Ci aspettiamo perciò da lui – conclude così la lista civica Prima Frascati – attenzione e capacità, passione e scrupolo e quindi lo sosterremo in questa avventura emozionante”.