REI: che cos’è e come richiedere dal primo dicembre il Reddito di Inclusione anche a Castel Gandolfo
Che cos’è?
“Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Verrà erogato dal primo gennaio 2018 e sostituirà il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione)”, come indicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Dal primo dicembre 2017, come negli altri Comuni Italiani, anche i cittadini residenti a Castel Gandolfo potranno presentare la domanda presso l’ufficio comunale dei Servizi Sociali che, verificati i requisiti di cittadinanza e residenza, invierà la richiesta all’Inps.
Il REI prevede due modalità di sostegno:
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un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso la Carta REI, una carta di pagamento elettronica gratuita su cui lo Stato verserà mensilmente il contributo economico. Potrà essere ritirata presso qualsiasi ufficio postale e funzionerà come una normale carta prepagata attraverso un PIN, che verrà inviato al titolare in busta chiusa.
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un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune.
Chi può presentare la domanda?
A partire dal primo gennaio 2018 il REI verrà erogato alle famiglie in possesso di precisi requisiti di residenza e soggiorno, familiari ed economici, come indicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Quando si può presentare la domanda a Castel Gandolfo?
Dal primo dicembre 2017 è possibile presentare la domanda all’Assistente Sociale Cristina Nardini che riceve presso gli uffici comunali dei Servizi Sociali, in via Palazzo Pontificio, 4, nei seguenti giorni:
martedì dalle 15.30 alle 17.30
mercoledì alle 9.30 alle 11.30
R.E.I., il nuovo reddito di inclusione sociale – Due incontri a Rocca Priora per approfondire
Il Reddito di inclusione (R.E.I.) è un sostegno economico che ha come obiettivo l’inclusione sociale. I cittadini di Rocca Priora potranno richiederlo dal 1° Dicembre 2017 presso gli uffici dei Servizi Sociali. Il Comune di Rocca Priora, Assessorato ai Servizi Sociali, organizza due incontri per approfondire la nuova misura di eguaglianza sociale: Venerdì 1 Dicembre alle ore 17.30 nel Salone dei Padri Pallottini (Via degli Olmi 4/6, Rocca Priora) e Mercoledì 6 Dicembre ore 17.30 presso la Scuoletta dei Contadini (Colle di Fuori). Negli incontri è prevista la presenza del Sindaco, Damiano Pucci; dell’Assessore alle Politiche Sociali di Rocca Priora, Federica Lavalle; del Senatore della Repubblica, Bruno Astorre; di Tommasina Raponi, Resp. Area Piani di Zona del Distretto Sanitario Rm 6/1 e dei Servizi Sociali di Rocca Priora. “Due appuntamenti importanti che spiegheranno meglio a chi è rivolto il nuovo reddito di inclusione sociale – spiega il Sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci. – L’invito è aperto ai cittadini, alle associazioni, ai comitati e agli operatori socio-sanitari: illustreremo requisiti familiari, economici e l’iter della domanda”. “Il Reddito di Inclusione, oltre al beneficio economico, prevede un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa attraverso i servizi per l’impiego, gli enti non profit e le scuole – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali di Rocca Priora, Federica Lavalle. –Sta a noi non sprecare quest’occasione: gli uffici dei Servizi Sociali di Rocca Priora sono già all’opera per garantire ai cittadini una macchina burocratica in condizioni di dare risposte concrete a tutti”.
PIAZZONI (PD): DAL PRIMO DICEMBRE AL VIA LE DOMANDE PER IL REDDITO DI INCLUSIONE (REI)
Due importanti provvedimenti per la cura, l’assistenza e la protezione delle fasce più fragili di popolazione: le persone con disabilità grave e le persone in stato di povertà. I due provvedimenti saranno presentati e discussi dalla Senatrice della Repubblica Annamaria Parente e dalla Deputata alla Camera Ileana Piazzoni, con la partecipazione di Narciso Mostarda, Direttore Generale della Asl RM6, il Consigliere Comunale di Albano Laziale Gabriele Sepio, Don Franco Monterubbianesi, fondatore della Comunità Capodarco e gli esponenti delle Associazioni Onlus e Cooperative sociali del Distretto RM6/1 e Distretti limitrofi RM6/2 e RM6/3: Alessandro Moretti, presidente della “Assohandicap Onlus” di Marino, Angela D’agostino, direttrice della Cooperativa Sociale “Gnosis” di Marino, Debora Isidori presidente della Cooperativa Sociale “Vivere Insieme” di Rocca Priora, Barbara Buglia presidente della Cooperativa Sociale “L’Isola che c’è” di Monte Porzio Catone, Ubaldo Lucci presidente della Cooperativa Sociale Tuscolana di solidarietà “Arcobaleno”.
L’Obiettivo del “Dopo di Noi” è favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, perché i genitori sono venuti a mancare o perché gli stessi non sono in grado di sostenerne l’assistenza.
È quindi prevista la progressiva presa in carico della persona interessata già durante l’esistenza in vita dei genitori, ovvero “durante noi”. Le misure sono inoltre definite con il coinvolgimento dei soggetti interessati e nel rispetto della volontà delle persone con disabilità grave, ove possibile, dei loro genitori o di chi ne tutela gli interessi.
Il Fondo previsto dalla legge è destinato, in particolare, ad attivare e potenziare programmi volti a favorire percorsi di deistituzionalizzazione, di supporto alla domiciliarità in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone con disabilità grave.
“L’Italia può vantare una normativa sulla disabilità tra le più avanzate – commenta Gabriella Giuliani, Assessora alle Politiche Sociali e Pari opportunità del Comune di Colonna – tuttavia la completa inclusione nella società, per assicurare la partecipazione delle persone con disabilità, al pari di tutti i cittadini, in tutte le diverse dimensioni e opportunità della vita quotidiana resta ancora una sfida da vincere. Se da un lato la strada per la piena inclusione è ancora lunga, dall’altro sono stati compiuti, negli ultimi anni, significativi passi avanti e la Legge sul “Dopo di noi” rappresenta un importante traguardo, che fonda la propria forza sul concetto di persona e non di disabile. Poiché ogni persona è diversa dall’altra è necessario, quindi, superare il concetto di istituzionalizzazione con la creazione di un percorso di autonomia che attraversa tutta la vita della persona stessa.”
Il Reddito di inclusione, invece, prima misura nazionale di contrasto alla povertà, accanto ad un beneficio economico, la carta Rei, da un minimo di 187 euro ad un massimo di 534, prevede l’attivazione di un progetto di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei Servizi Sociali del Comune.
“Con il REI – afferma il Sindaco Augusto Cappellini – ci avviamo verso una visione del welfare nuova, solida ed umana che mette al centro la cura delle fragilità delle persone. Un’opportunità di reinserimento sociale e lavorativo, che supera una visione meramente assistenzialista di contrasto alla povertà”. Il convegno, che sarà moderato dall’Assessora alle Politiche Sociali e Pari opportunità del Comune di Colonna Gabriella Giuliani, sarà aperto dai saluti istituzionali del Sindaco Augusto Cappellini, del senatore Bruno Astorre, del Presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori, di Emanuele Pucci, Sindaco di Monte Porzio Catone e Presidente del Comitato Istituzionale Distretto RM6/1, del Vice segretario ANCI Lazio Giuseppe De Righi.
A Colonna il 3 dicembre scorso il convegno “Mettiamo al centro la persona e prendiamoci cura delle sue fragilità”
8 dicembre h.20:00 – Nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità a Colonna il 3 dicembre si è svolto un importante convegno sull’Inclusione Sociale “Mettiamo al centro la persona e prendiamoci cura delle sue fragilità” con l’approfondimento di due provvedimenti dello Stato a favore delle persone con disabilità grave e dei nuclei in assoluta povertà. La senatrice Annamaria Parente, la deputata Ileana Piazzoni, il consulente al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Gabriele Sepio, vicini all’iter legislativo delle leggi “Dopo di Noi”, “REI”, Reddito di inclusione e ai “Decreti di Riforma del Terzo settore” – moderati dall’assessora alle Politiche Sociali e Pari opportunità di Colonna Gabriella Giuliani – hanno illustrato le considerazioni alla base degli interventi progettati nella lotta alle diseguaglianze e per il futuro delle persone con disabilità e come questi possano concretizzarsi con la convergenza tra associazioni, Istituzioni e famiglie. Con loro lo stato dell’arte del Distretto RM6/1 e della ASL RM6 e le esperienze delle associazioni del territorio. Il sindaco di Colonna Augusto Cappellini, nel saluto di apertura lavori, ha rammentato le attività di sensibilizzazione dell’amministrazione svolte negli anni nel sociale. “Oggi in questo convegno i cittadini possono confrontarsi direttamente con le Leggi, tra bisogni e opportunità e ha ricordato che già “dal primo dicembre sono disponibili, sul sito comunale e presso gli uffici, i moduli e la documentazione relativa alla domanda di accesso al Reddito di Inclusione”. “Le cui tempistiche sono immediate, venti giorni lavorativi, dalla domanda ai Servizi Sociali all’Inps, per ricevere il beneficio mensile “- spiega Daniele Leodori presidente del Consiglio regionale del Lazio che si complimenta con il comune di Colonna per il tema trattato e l’attivazione del Rei. Il reddito di inclusione consiste in un beneficio economico che interesserà, nel primo semestre di erogazione, almeno 500mila famiglie in Italia e fino a 700 mila nuclei familiari nel 2018 con interventi di reinserimento sociale e la costruzione di opportunità per uscire dal disagio: due milioni e duecentomila cittadini potenzialmente coperti dal Rei. La condizione di povertà è intesa come impossibilità di disporre dell’insieme dei beni e dei servizi necessari a condurre un livello di vita dignitoso. “Per i nuclei in assoluta povertà che senza un welfare adeguato soccomberebbero – spiega la deputata Piazzoni – oltre all’attivazione della Carta Rei, una carta elettronica per pagamenti e acquisti, il provvedimento prevede un progetto di inclusione sociale e lavorativo volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei Servizi Sociali del Comune”. Un lavoro di cura della persona e delle sue fragilità, come appunto espresso dal titolo del Convegno, una “lotta alle diseguaglianze e il futuro delle persone con disabilità affrontato in modo organico dallo Stato” – così ha tenuto a sottolineare nei saluti istituzionali Bruno Astorre; un “entrare nel Corpo Sociale – per la senatrice Annamaria Parente – per mettere al centro la persona con progetti individuali atti all’emersione della capacità interna della persona stessa di uscire dalla povertà, nel tentativo di invertire quel modello economico che la crisi finanziaria del 2008 ci ha consegnato. Un modello di consumo e indebitamento che ha sostituito persino il lavoro”. “Ho visto le persone rovistare nei cassonetti” – spiega meglio Parente, che molto ha fatto in Parlamento per la progettazione e l’approvazione delle due Leggi considerate in Europa un esempio. “Il REI è un sollievo economico e un progetto che vuole vincere la diffidenza delle persone demotivate dal contesto a chiedere aiuti; il Dopo di Noi vuole favorire il benessere, la piena inclusione e l’autonomia delle persone con disabilità grave, la deistituzionalizzazione, l’accoglienza in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare. Questo vuol dire essere al fianco di chi non ce la fa, ma per un parlamentare ciò non basta, occorre il protagonismo della società”. Una vera Comunità non può lasciare che neppure un suo singolo componente resti privo di un diritto e della sua dignità. “In questo senso, il legante della sussidiarietà è la convergenza dell’intervento pubblico e privato: le famiglie, le associazioni, il terzo settore collaborano attivamente a rispondere ai bisogni delle famiglie”: ne sono testimonianza le Case famiglia già attivate sul territorio del Distretto RM6/1e 3: il centro “Vivere insieme” di Rocca Priora, di cui ha ampiamente parlato Giuseppe De Righi, vice segretario Anci Lazio, fautore del Dopo di Noi già come sindaco di Rocca Priora nel ‘98, le attività di inclusione sociale realizzate da “Gnosis”, con i gruppi appartamento per ragazzi con disabilità psichica, che stanno sperimentando un progetto di inserimento lavorativo in collaborazione con aziende del territorio; “L’Isola che c’è”, “Arcobaleno”, Alchimia, AGENDA, Abila e Calpe. Il futuro “Centro di Ascolto” a Colonna, su iniziativa della Diocesi di Frascati. La chiave di volta dell’apparato è il Terzo settore che diventa un valore del sistema grazie alla riforma cui Gabriele Sepio, Consigliere di Albano laziale e consulente al Ministero del Lavoro, ha contribuito; in particolare l’impresa sociale defiscalizzata, trasferimento di immobili senza tassazioni per il Dopo di Noi e bandi a favore delle Onlus: incentivi per le donazioni alle Onlus senza incidenza fiscale, Social Bonus, la valorizzazione del talento nel sociale come valore aggiunto di chi si occupa e si prende cura dell’altro. “Un vero miracolo – dice Sepio – che la politica torni ad occuparsi del sociale”. “Un’assoluta novità che il lavoro di cura entri in una legge di Bilancio” –spiega Narciso Mostarda Direttore generale della ASL RM6, ricordando come siamo stati rivoluzionari con la chiusura dei manicomi, della custodia e della coercizione e proseguiamo in un percorso di deistituzionalizzazione con la creazione di case famiglia, luoghi di cura familiare, in cui appunto le risorse che se ne occupano assumono quel ruolo di cura sociale concepita come lavoro”. E i numeri del Distretto su cui richiama l’attenzione l’assessora Giuliani facendosi portavoce “delle domande di tutti” ad Emanuele Pucci, Sindaco di Monte Porzio Catone e presidente del Comitato Istituzionale del Distretto RM6/1: il fondo di 230 mila euro per l’organizzazione delle misure sul Dopo di Noi in ambito sovra distrettuale (che comprende il distretto RM6/1 (Colonna, Frascati, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Rocca Priora, Rocca di Papa, Grottaferrata) e 3 (Ciampino e Marino) sarà gestito dal nostro distretto il cui comune capofila è appunto Monte Porzio Catone. “E’ un attestato di fiducia al nostro Distretto particolarmente attento alle fasce deboli e alle fragilità delle persone – spiega Pucci – con 16 anni di gestione e organizzazione del distretto RM6/1 e fiore all’occhiello della Regione Lazio per la sperimentazione del Budget Salute”.