Residenti di Cecchina protestano per le strade distrutte dai cantieri

I residenti di Cecchina di via Istria via Lazio e via Sicilia protestano per lo stato delle strade a causa del passaggio dei mezzi pesanti

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Strade distrutte dai cantieri a Cecchina

I cantieri edilizi pullulano nella popolosa frazione di Cecchina di Albano Laziale: ma alcuni cittadini protestano perché il via vai dei mezzi pesanti sulle strade stanno distruggendo i già fragili e particolarmente provati manti stradali. Siamo nella zona adiacente la stazione ferroviaria, tra via Lazio, via Istria e via Sicilia. I residenti, si sono rivolti a noi, dopo aver segnalato anche al Comune i disagi, per denunciare il fatto e la necessità di intervenire urgentemente per porre riparo ai danni in corso e per prevenire eventuali incidenti ad autovetture e persone che dovessero cadere in quelle che si stanno conformando come vere e proprie voragini stradali.

Lo snodo viario in questione infatti, si trova al centro di due importanti cantieri: quello del Plus, che sta procedendo nella costruzione del nuovo quartiere di servizi ed edilizia pubblica a Cecchina, ed un di edilizia privata, situato in un’area lungo via Sicilia.

Le rimostranze della popolazione, stando anche al materiale fotografico fornitoci e che qui pubblichiamo, sono reali ed interessano una discreta fetta di territorio e richiederebbero una urgente attenzione: sia per tamponare l’oggettiva emergenza durante i lavori dei cantieri, che non possono essere fermati, che a catieri ultimati, per una definitiva risistemazione della viabilità.

Considerando che nell’area insiste anche una scuola pubblica, le strade in questione sono particoarmente frequentate, sia da cittadini a piedi che da automobili, innalzando così il rischio di incidenti a cose e persone. In particolare, dopo le ultime piogge si è palesato uno stato di forte deterioramento degli asfalti e della zona dei parcheggi. Si può apprezzare a occhio nudo quanto l’asfalto di via Istria sia calato a causa dei carichi eccessivi sopportati ad esempio.

“E’ una situazione insostenibile – dichiarano i residenti – e non possiamo attendere la fine dei cantieri per metterci mano, perché c’è il rischio forte che qualcuno si faccia male, perché la zona è molto frequentata, che si generino voragini improvvise dell’asfalto, con possibili danni anche agli impianti di distribuzione di acqua, gas e fognature”.

Di Andrea Titti