Riccardo Tomei, la mia reggenza per un Pd unito

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Riccardo Tomei
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Riccardo Tomei, reggente del Partito Democratico di Frascati

Una chiacchierata a 360° con il vicesegretario del Partito Democratico frascatano che con l’ingresso in Giunta del segretario Francesca Sbardella, ha assunto la reggenza del partito. Un’analisi approfondita della situazione del partito e dell’amministrazione che dopo la pausa estiva a partire con la Festa dell’Unità di inizio settembre è pronta a ripartire.

Riccardo Tomei, lei da qualche settimana sei ufficialmente reggente della segreteria locale del partito. Suo padre è stato sindaco e presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Monti Prenestini, vede differenze tra le vostre esperienze?

“Si è perso quel modo di fare politica, c’era molta attività all’interno della sezione in cui si discuteva, si litigava, ma si usciva sempre compatti e uniti. C’era maggiore attenzione per la gente, si era vicini ai loro problemi, i politici, anche a livello locale si sono allontanati dai cittadini. Ero abituato a vedere mio padre ricevere a casa le persone, c’è troppa distanza tra la politica e la cittadinanza”;

Lei è una dei rappresentanti della componente che ha sostenuto fin dalle primarie Alessandro Spalletta, nelle occasioni elettorali è capitato di vedere tanti giovani lavorare per la candidatura poi vittoriosa del neo sindaco. Ci può spiegare i motivi di questo fenomeno?

“Il momento delle primarie è stato quello giusto per rompere uno stato di cose nel Pd frascatano. Puntiamo molto ad aggregare nuove energie e nuove forze, attente a tanti problemi che le persone più grandi non riescono recepire. Tanti però non hanno voluto capire che non vogliamo un rinnovamento totale, noi le memorie storiche, ce le siamo tenute, coloro che sono attivi in città e cercano di fare il meglio per la nostra città. Il segnale dato è chiaro: come Pd abbiamo un vicesindaco di 34 anni un assessore alle politiche sociali di 33 anni, un gruppo consiliare e direttivo con un’età media bassa. Noi stiamo cercando di crescere tutti insieme e di fare bene”;

Quali sono i riferimenti del partito locale a livello sovracomunale? Com’è il rapporto con loro?

Abbiamo un rapporto diretto con il presidente della Regione Lazio Daniele Leodori e con il senatore Luigi Zanda sempre attraverso il nostro punto di riferimento che è il senatore Bruno Astorre. Vorrei sottolineare che al di là dei molti che si divertono a dire che abbiamo dato il potere ad un uomo di Colonna, quest’uomo Bruno Astorre ha scelto di vivere a Frascati e conosce i problemi della città. Lui, come Daniele Leodori con il proprio bagaglio di esperienze maturate nelle amministrazioni locali sono sempre disponibili a supportarci per risolvere i problemi che poniamo alla loro attenzione. Io stesso mi sorprendo spesso e volentieri e che un senatore come Astorre è sempre presente sul territorio, in un periodo di scollamento tra l’uomo politico e i suoi concittadini”;

Il mandato della segreteria locale Pd scade tra due anni. Quali sono i vostri obbiettivi?

“Il problema è che siamo usciti molto frammentati dalle ultime elezioni. Come nuovo direttivo siamo aperti al dialogo anche con gli iscritti che hanno fatto scelte diverse, alle elezioni amministrative, non chiudiamo le porte a nessuno. Io stesso ho cercato un dialogo, fin dal mio insediamento alla reggenza, inviando una mail ai diretti interessati per coinvolgerli nell’organizzazione della festa dell’Unità (dal 4 al 7 settembre ndr). Ho ricevuto alcune risposte polemiche purtroppo non di apertura, ma di chiusura. Noi comunque proseguiremo nel nostro percorso cercando di radicarci sul territorio, organizzando incontri aprendo ai cittadini Via dell’Asilo con gli assessori comunali ecc.. Nostro obbiettivo è testare il nostro lavoro confrontandoci con i nostri futuri elettori sulle tematiche concrete. Mi auguro che finita la fase post-voto, gli attuali iscritti al partito possano riavvicinarsi al partito in maniera propositiva e non distruttiva. Ad ora non c’è nessun segnale in tal senso, la gara a chi è più di sinistra, iniziata in campagna elettorale, non serve a nulla. Il loro bersaglio è l’accordo dopo il primo turno con l’NCD: mi stupisco però che molti di loro, definitisi in campagna elettorale renziani della prima ora, non siano coerenti a livello locale con le scelte che ricalcano quelle del Premier a livello nazionale, che governa con il partito di Angelino Alfano e dialoga con Forza Italia. Oltretutto non capisco però sia illegittimo per l’NCD locale di Simone Carboni la scelta fatta dopo il 25 maggio di dialogare e governare con Spalletta e non con Mastrosanti”;

La vostra è una maggioranza solida anche numericamente, è vostra intenzione allargarla al di là del rapporto con Mastrosanti e i suoi?

“Siamo sempre pronti al dialogo, vorremmo che ci fosse un’opposizione più costruttiva. Purtroppo non c’è dialogo e ci dispiace perché non c’è un no a prescindere alle proposte altrui”;

Come reggente del Pd, come giudichi il rapporto con Forza Italia a Frascati ed in particolare con il consigliere comunale Mirko Fiasco, che critica aspramente il sindaco Spalletta e l’amministrazione, pur avendo approvato il regolamento dell’STS?

“Il referente di Forza Italia a Frascati Mirko Fiasco attua un modo di fare politica, che noi non condividiamo, che è quello dell’attacco perenne. Non capiamo questo rifiuto di qualunque dialogo, anche perché da parte nostra l’apertura al confronto c’è sempre stata. Fiasco non si pone con i toni e con i termini giusti: non si può pretendere di dettare l’agenda politica comunale, questo è poco costruttivo anche perché spesso l’idea di partenza è buona”;

Emanuele Dessì rappresenta il M5S in consiglio comunale, ma ha una posizione responsabile rispetto al Movimento a livello nazionale. Ha votato con voi e contro di voi, ma mantiene un atteggiamento dialogante. Com’è il vostro rapporto con lui?

“Riconosco a Dessì l’onestà intellettuale di rifiutare il no a prescindere. In una chiacchierata informale alla fine del primo consiglio comunale, mi spiegò come avrebbe valutato i singoli provvedimenti al di là della paternità delle proposte. Mi sembra l’atteggiamento più logico per chi vuole bene a questo territorio e a Frascati. Massima stima nei suoi riguardi, con lui il dialogo prosegue sui fatti concreti”;

E con Adotti?

“Con Alessandro Adotti non c’è dialogo, ma neanche ci sono stati tentativi di contatto da ambo le parti”;

Come è la convivenza con il Nuovo Centro Destra anche a livello di partito, al di là dell’amministrazione?

“Siamo all’inizio, certi rapporti vanno oleati con il tempo. Per ora va più che bene, l’assessore Canestri è una persona valida, equilibrata e molto attenta ai problemi della città. Voglio sottolineare oltretutto che l’assessore Cappello è espressione della lista civica Spalletta, indicata dai consiglieri comunali Cerroni, Fasolino e Carlini e non di NCD come molti credono. Oltretutto con Claudio Cerroni ho un ottimo rapporto fin dai banchi del liceo, fatto insieme. Apprezzo la sua volontà e la sua forza, la sua attenzione per il territorio, che l’ha premiato anche in termini di voti alle urne. Ha detto una cosa giusta al primo consiglio comunale “Laddove voi vedete partiti, Spalletta ha visto persone”. Una considerazione importante, visto che abbiamo parlato con tutti in campagna elettorale, al di là della provenienza e dell’etichetta data. Abbiamo parlato di programmi, di cose da fare e con tutti quelli vicini alle nostre idee abbiamo continuato a dialogare e hanno trovato posto nella nostra coalizione”;

L’introduzione della preferenza di genere ha portato una grande rappresentanza femminile a livello gruppo consiliare per il PD. Le donne occupano ruoli importanti anche a livello di partito, ma anche a livello assessorile e di deleghe. Come giudica tutto ciò?

“Sono orgoglioso che per il Partito Democratico le quote rosa non sono solo frutto della nuova legge. Il mix tra uomini e donne sta funzionando, ci compensiamo con le donne che arrivano dove noi uomini non sappiamo arrivare. Noi nei ruoli più importanti abbiamo tante donne e la cosa funziona perfettamente, anche se noi uomini siamo in minoranza”;

Com’è il rapporto con il sindaco Alessandro Spalletta?

“Il rapporto è buono, è chiaro che lui si è calato in una realtà totalmente nuova. Tra primarie, campagna elettorale e poi con il comune praticamente fermo da mesi è stato sommerso di lavoro, ma adesso che la Giunta sta prendendo quota, metterà a disposizione dei cittadini un orario per ricevere le persone”;

Una scelta precisa la vostra: avere un sindaco tecnico e un vicesindaco politico? E’ una cosa naturale o un laboratorio esportabile per il futuro?

“La scelta di Alessandro Spalletta è frutto della convinzione del nostro gruppo di cambiare totalmente, prendendo una persona lontana dal partito e libera da ogni vincolo mentale e politico in confronto degli ultimi cinque anni. Solo così potevamo archiviare una consiliatura brutta a livello amministrativo. Questa scelta ha portato il Pd ad avere un ruolo fondamentale all’interno della Giunta ed era giusto mettere una persona di riferimento del partito a livello di amministrazione. Francesca Sbardella per il lavoro fatto da segretario ed in campagna elettorale ha meritato sul campo l’incarico di vicesindaco. Il sindaco è una persona molto intelligente che sa ascoltare e che sa appoggiarsi ai suoi collaboratori come lo stesso vicesindaco, arrivando dove con la sua esperienza amministrativa non riesce ad arrivare. C’è massima sintonia e penso che sia la formula giusta per ripartire”;

Come reggente del Pd qual’è una richiesta da porre al sindaco Spalletta nei prossimi mesi?

“Di rispettare quello che ci siamo detti in campagna elettorale. Di coinvolgere la gente, abbiamo dei punti in programma da sviluppare. Uno su cui stiamo già lavorando è il rilancio del carnevale frascatano. Abbiamo molta attenzione su questo tema e pensiamo che possa essere un volano per il commercio e per far arrivare molta più gente a Frascati. Io punto molto dal punto di vista tecnologico sull’interattività con i cittadini. Mettere a loro disposizione un portale diretto per le segnalazioni di guasti o quant’altro diretto dal centro come dalla periferia, per accorciare i tempi di intervento ed efficentare il servizio. Ad esempio attenzione alle periferie con le richieste on-demand sui trasporti della periferie. Abbiamo cinque anni e possiamo fare bene”;

Cosa ci dobbiamo aspettare dalla festa dell’Unità a Frascati?

“La festa si svolgerà da giovedì 4 a domenica 7 settembre. Giovedì 4 settembre festeggeremo la vittoria del sindaco Spalletta con i cittadini, visto che purtroppo non c’è stato il tempo a fine giugno e dopo tra le tematiche importanti da affrontare e le ferie estive non c’è stato tempo di farlo. Poi saranno altri tre giorni di dibattito, attività pomeridiane di animazioni e gli spettacoli serali con la possibilità di cenare a Villa Torlonia. Molto importanti saranno i dibattiti pre-serali ad esempio venerdì 5 settembre interverrà all’interno di un dibattito sull’area metropolitana il presidente della regione Lazio Leodori, sabato 6 l’onorevole Minucci e la senatrice Parente, eletti nel nostro collegio rispettivamente alla Camera ed al Senato e domenica 6 il presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi e il consigliere regionale del Lazio onorevole Mario Ciarla. Tra i personaggi di spicco dello spettacolo che interverranno durante la festa Giobbe Covatta chiuderà la festa domenica 7 settembre alle ore 21, mentre la sera di venerdì verrà proiettato il film “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni”;

Quali sono gli obbiettivi di Riccardo Tomei, da reggente del Partito Democratico?

“Allargare il consenso del partito democratico. I messaggi che mi sono arrivati dopo la nomina è di aprire la sezione ai cittadini ed è un impegno che cercherò di portare avanti durante il mio mandato”.