La Città di Albano Laziale esempio virtuoso nel riuso degli indumenti. A dirlo un rapporto steso dal Ministero Olandese delle Infrastrutture e della Gestione delle Risorse Idriche nell’ambito dell’ECAP (European Clothing Action Plan) a cui anche l’Amministrazione Comunale ha partecipato con una serie di interviste sul tema. ECAP è il primo progetto dell’UE sulla sostenibilità della raccolta dei capi di abbigliamento. Il suo approccio comprende la progettazione sostenibile, la produzione, il consumo, gli appalti pubblici, la raccolta, il riciclo e il riutilizzo degli abiti usati. Il progetto si concentra sulla filiera dell’abbigliamento, in particolare sulla riduzione degli sprechi per favorire un efficace recupero. Sono interessati rivenditori, marchi, fornitori, settore pubblico, organizzazioni di riutilizzo e riciclo ed enti di beneficenza. Tutti gli attori della filiera sono incoraggiati a impegnarsi in campagne volte alla modifica dei comportamenti dei consumatori, rendendoli sempre più consapevoli anche in questo settore e creando così un atto concreto verso l’economia circolare. Sette le città europee analizzate in cui i tassi di raccolta sono significativamente aumentati nel corso del tempo, tra cui, insieme a città come Parigi e Rotterdam, c’è anche Albano Laziale che proprio lo scorso anno è stata premiata da HUMANA People to People per essere arrivata seconda in tutta Italia per raccolta totale abiti nel 2016 (220.090 kg). In base alle revisioni della direttiva quadro sui rifiuti, entro il 2025 i paesi europei dovranno disporre di sistemi per garantire la raccolta, il riutilizzo e il riciclaggio dei tessili usati. Molti stati membri però non dispongono di sistemi strutturati e sposso la raccolta è sporadica. In quasi tutti i paesi europei, anche quelli con reti di raccolta ben consolidate ed estese, la maggior parte dei tessuti usati viene scartata nei rifiuti indifferenziati e quindi in discarica o incenerimento, sprecando così enormi risorse. Il Consigliere Comunale Luca Andreassi ha commentato: «Il fatto che azioni messe in atto in questi anni in merito alla gestione dei rifiuti garantiscano ad Albano Laziale un rilievo addirittura europeo non può che renderci orgogliosi. Credo valga la pena sottolineare che la ragione principale di questo successo sia nella impostazione trasparente del servizio. Insomma, se le cose si fanno bene, la gente ci crede e ti sostiene. E capita pure che dall’Europa si accorgano che Albano Laziale è differente». Soddisfatto anche il Sindaco Nicola Marini: «Ringrazio ancora una volta i cittadini, per i gesti quotidiani che compiono, differenziando in modo corretto. Siamo molto legati al progetto di HUMANA People to People, che riesce a coniugare tutela ambientale, istruzione e solidarietà. Infatti, il ricavato degli abiti usati viene in parte devoluto ai nostri studenti meritevoli con borse di studio ed in generale a progetti riservati alle popolazioni del sud del mondo. Mi scuserete – ha aggiunto il primo cittadino – se faccio riferimento a qualche vostra segnalazione: sappiamo che i contenitori di abiti usati in questi giorni sono sempre pieni. Il repentino cambio di stagione ha determinato un rapido avvicendamento dei nostri guardaroba, creando qualche disagio. Da HUMANA ci hanno rassicurato sull’incremento dei passaggi settimanali. Suggerisco, in questo periodo, di utilizzare di più l’isola ecologica e non gettare a terra le buste se il contenitore appare pieno. Segnaliamo le criticità e HUMANA, come sempre avvenuto, darà la massima disponibilità nel risolverle».
Riciclo e riuso abiti usati, Albano come Parigi e Rotterdam
La città di Albano Laziale in collaborazione con Humana People to People continua il suo percorso virtuoso nell'ambito della raccolta, riciclo e riuso degli abiti usati