
Domani inizieranno le operazioni per la rimozione di un ordigno bellico risalente al secondo conflitto mondiale rinvenuto sull’arenile del Lago Albano a Castel Gandolfo. L’intervento inizierà alle ore 10 mentre le forze dell’ordine hanno iniziato dal primo mattino le operazioni di sgombero e bonifica dell’area interessata. Si contano sui cinquecento i cittadini gandolfini che dovranno temporaneamente abbandonare i loro alloggi, tra essi anche il Palazzo papale, e lo sgombero di quanti si trovano al suo interno. Si tratta di circa 500 persone, e tra loro ci sono anche i dipendenti pontifici. Alle 9:45 il segnale di una sirena avvertirà dell’obbligo di evacuare entro pochi minuti chi ancora non si è allontanato. Chi vorrà potrà aspettare nell’area che è stata predisposta nella sala del teatro Petrolini, in via Prati. Stop anche alle barche, al transito ferroviario e divieto di volo per gli aerei. Entro le 12 presumibilmente, stando al cronoprogramma stabilito dalla Prefettura, dovrebbe essere portata a termine la fase di despolettamento, con la riapertura della zona e la possibilità per gli sgomberati di tornare nelle proprie residenze. Per gli ordigni, invece, inizierà il trasporto verso una cava a Ciampino, dove verranno fatti brillare.