Rocca di Papa, ad inizio aprile doppio appuntamento a teatro

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lafotodelcarabiniere
La foto del Carabiniere
ercamposantaro
Er Camposantaro
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La foto del Carabiniere

Al teatro di Rocca di Papa doppio appuntamento il primo fine settimana di aprile con La foto del carabiniere (la storia di Salvo D’Acquisto e di mio padre) scritto, diretto e interpretato  Claudio Boccaccinie Er Camposantaro della compagnia I Capocotti​.

​Questo weekend al Teatro Civico di Rocca di Papa, doppio appuntamento: venerdi 1 aprile h 21:00 in scena Er Camposantaro, compagnia amatoriale I Capocotti, regia di Aldo Colaprisco ​e sabato 2 aprile h 21:00 (replica unica), dal regista di Love’s Kamikaze, Claudio Boccaccini, La Foto Del Carabiniere.

La Foto del Carabiniere:

Il 23 settembre del 1943 davanti al mare di Palidoro un vicebrigadiere dei carabinieri, il ventitreenne Salvo D’Acquisto, fu ucciso dalle SS.

Il giorno prima durante un’ispezione era esplosa fortuitamente una cassa di munizioni, uccidendo due soldati tedeschi.

Era stato un incidente, ma per i tedeschi – che dopo l’8 settembre erano passati dall’essere truppe alleate a truppe d’occupazione nemiche – quell’episodio era da considerarsi un attentato e come tale vendicato con una rappresaglia.

La mattina del 23 settembre vennero quindi rastrellati ventidue uomini innocenti per essere fucilati,  ma l’intervento di Salvo D’acquisto – che si autoaccusò del fatto –  salvò loro la vita.

Lo spettacolo racconta questa vicenda attraverso i ricordi circostanziati di chi ne fu protagonista, il padre dell’autore e interprete:  Tarquinio Boccaccini,  che quella mattina del ‘43 era tra i ventidue uomini salvati dal sacrificio dell’eroico carabiniere.

Un racconto della memoria che parte dall’estate del 1960 – allorché l’allora bambino Claudio Boccaccini scopre che il papà Tarquinio conservava gelosamente, e ai suoi occhi misteriosamente, la foto di un giovane carabiniere dentro la propria patente di guida – per andare a ritroso fino ai tragici fatti del 1943 .

“La foto del carabiniere” si propone come occasione – soprattutto per le giovani generazioni – di riflettere e confrontarsi, oltre che con il gesto di un grande uomo figlio del nostro paese, anche con i valori che dovrebbero essere fondanti per ogni comunità e ogni essere umano, quali l’altruismo e la solidarietà, la gratitudine e la conoscenza della propria storia e delle proprie radici.

​Er Camposantaro​:

Se la spassano i defunti nel cimitero, in barba all’efficiente e scrupoloso camposantaro che nel suo regno tutto vuol tenere sotto controllo, ben pulito e sistemato. In vino veritas ed ecco che, alla fine di un’abbondante libagione, non certo intesa come offerta sacrificale in onore dei defunti, ma molto più prosaicamente un dissetarsi senza autocontrollo, il nostro camposantaro, er sor Pietro, si ritrova a tu per tu con i defunti, madre compresa, Checca.

Vizi, virtù, debolezze, difetti , rancori e mille altri sentimenti certamente poco “spirituali” emergono nella divertente commedia in tre atti, scritta e diretta da Aldo Coloprisco, noto scrittore calabrese e tradotta nell’idioma trilussiano da Antonio Perelli.

Biglietto Galleria 1​0,00 – Platea 15,00

La biglietteria apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Segreteria Lun/ Mar/Gio 17.00 – 19.00 – 0694286165