Rocca di Papa, il Comitato Pro-Case si schiera

Rocca di Papa, il Presidente del Comitato Pro-Case Alessio Iadecola: “I cittadini manderanno a casa chi in questi 4 anni non ha fatto nulla per la città”

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Alessio Iadecola

“Rimango senza parole nel leggere la nota del vicesindaco reggente di Rocca di Papa ma soprattutto le motivazioni per le quali, Veronica Cimino, si sente in diritto di autocandidarsi a sindaco. Parliamo di un’amministratrice che ha rappresentato in toto, da capire quanto consapevolmente, la gestione del Comune dal 2016 ad oggi. Una legislatura che si è contrassegnata per essere la peggiore di sempre con tantissime promesse fatte in campagna elettorale, zero obiettivi raggiunti e moltissima confusione come dimostra il numero di assessori silurati sia dal sindaco Emanuele Crestini che dal vicesindaco Veronica Cimino. Rocca di Papa ha i conti in rosso, le scuole comunali cascano a pezzi e le strade comunali sembrano aver subito un bombardamento. Anche sulla gestione dell’emergenza, dopo l’esplosione di lunedì 10 giugno 2019, è stata disastrosa con corso della Costituente ancora sotto sequestro, una città spezzata a metà e commercianti che hanno difficoltà a mettere insieme un pranzo e una cena. Quando Cimino & Co. hanno provato a fare qualcosa hanno combinato solo disastri: nessuno dimenticherà la donazione milionaria con successiva convenzione con una misteriosa società, avente sede in Gran Bretagna, per i lavori di ristrutturazione alla scuola Centro Urbano su cui si è espressa negativamente anche l’Autorità Nazionale per l’Anticorruzione. Soltanto ciò basterebbe per comprendere e valutare la caratura di chi ci ha amministrato da quattro anni a questa parte e che ha pure il coraggio di ripresentarsi. Su altri argomenti non è stato fatto assolutamente niente, come sull’urbanistica. Attendiamo ormai da anni le nuove perimetrazioni dei nuclei abusivi e il successivo nuovo Piano Regolatore che, a detta di chi governa oggi la città, avrebbe dovuto essere la panacea di tutti i mali. Fermo restando che abbiamo già sottolineato le nostre perplessità in merito, rimane il fatto che nulla è stato fatto. Le 189 famiglie rappresentate dal Comitato Pro-Case, che hanno costruito immobili abusivi per necessità, continuano a vivere nel terrore di trovarsi senza un tetto da dare ai propri figli da un giorno all’altro. Allo stesso tempo c’è chi ha costruito un edificio abusivo di 400 metri, non esattamente per necessità, e ricopre incarichi istituzionali presso la stessa amministrazione che dovrebbe vigilare ed elevare sanzioni in materia. Alla faccia del conflitto d’interessi. I roccheggiani non vogliono più sentir parlare di queste persone e i risultati delle prossime elezioni in primavera contribuiranno a spazzarli via. Siamo certi che qualcuno di loro proverà a riciclarsi, come sempre, ma confidiamo nell’intelligenza dei nostri concittadini”. Così in una nota il presidente del Comitato Pro-Case, Alessio Iadecola.