Rocca di Papa, l’Associazione L’Alveare si rivolge alle istituzioni

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Riceviamo e pubblichiamo le petizioni che l’Associazione L’Alveare di Rocca di Papa ha indirizzato agli enti istituzionali dopo il covegno del 12 novembre 2016:

Iniziamo con la petizione ai sindaci dei comuni montani dei Colli Albani:

“Ai sigg. Sindaci dei Comuni di Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Artena, Velletri e Lariano.

OGGETTO: Petizione per il rilancio del castagno.

Egregio Sig. Sindaco,

facendo seguito a quanto emerso nel Convegno “Rilancio del castagno: gestione sostenibile e bio-prodotti” tenutosi a Rocca di Papa il 12 novembre 2016, la nostra Associazione Le rivolge la petizione allegata, chiedendoLe di impegnarsi a promuovere i passi istituzionali necessari al conseguimento degli obiettivi elencati. Si tratta, come potrà constatare, di misure per il corretto sviluppo della castanicoltura nell’area albana, un’attività che sta soffrendo in maniera particolare l’attuale congiuntura economica e ha bisogno, per riprendere slancio, soprattutto di un adeguato quadro normativo e di scelte amministrative lungimiranti. Tutto ciò non comporta investimenti finanziari insostenibili, ma, al contrario, rende possibile l’accesso ai finanziamenti europei, senza i quali il settore boschivo non può permettersi i miglioramenti qualitativi e produttivi indispensabili per affrontare proficuamente i mercati.

Sostengono questa iniziativa i protagonisti del mondo boschivo albano: aziende e operatori boschivi, dottori forestali e agronomi, proprietari e associazioni.

Fiduciosi, sig. Sindaco, che vorrà intraprendere al più presto le opportune iniziative, cogliamo l’occasione per porgerLe i più

distinti saluti,

Claudio Botti, Presidente dell’Alveare

Rocca di Papa, 7 marzo 2017

L’ALVEARE (Associazione Amici del Castagno di Rocca di Papa), alla luce delle criticità evidenziate nel convegno “Rilancio del castagno: gestione sostenibile e bio-prodotti” tenutosi a Rocca di Papa il 12 novembre 2016, rivolge la seguente

PETIZIONE

ai Sindaci dei Comuni dei Colli Albani

affinché si impegnino a:

1. facilitare il compito degli operatori boschivi gravati dalla complessità dell’iter burocratico, affidando rapidamente i lavori di rilevamento di dettaglio delle aree boschive a rischio frana e delle aree di interesse archeologico nei propri territori, in modo che siano circoscritte chiaramente. La copertura finanziaria potrebbe essere assicurata dai fondi vincolati delle migliorie boschive (art. 21 della l.r. 39/2002 e dell’art. 26 del R.R. 07/2005);

2. favorire l’impiego prioritario del legno locale di castagno, in tutte le sue varietà merceologiche (a puro titolo di esempio: travi lamellari di castagno nell’edilizia, paleria di castagno nelle vigne e nelle recinzioni, sostituzione dei guard-rail in acciaio con quelli in struttura mista castagno-acciaio);

3. provvedere alla certificazione comune del legno di castagno dei Colli Albani e dei suoi derivati, individuandone le caratteristiche genetiche (DNA) e adottando un “logo” che ne rappresenti l’origine e la qualità;

4. ricorrere, per l’assistenza e il coordinamento delle azioni sopra indicate, al Personale qualificato dello “Sportello Forestale” dell’XI Comunità Montana, già riconosciuto come ottimo sostegno tecnico dagli operatori del territorio”.

Inoltre l’associazione di Rocca di Papa ha scritto anche al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ai capigruppo in consiglio regionale del Lazio:

“Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio on. Nicola Zingaretti e ai capi dei Gruppi Consiliari della Regione Lazio

OGGETTO: Petizione per il rilancio del castagno.

On. Sig. Presidente, On. Sigg.ri Consiglieri,

facendo seguito a quanto emerso nel Convegno “Rilancio del castagno: gestione sostenibile e bio-prodotti” tenutosi a Rocca di Papa il 12 novembre 2016, in collaborazione con l’Università della Tuscia e il Parco Regionale dei Castelli Romani, la nostra Associazione rivolge alle SS.VV. la petizione allegata, chiedendo Loro di impegnarsi a promuovere i passi istituzionali necessari al conseguimento degli obiettivi elencati. Si tratta, come si potrà constatare, di misure per il corretto sviluppo della castanicoltura nell’area albana, un’attività che sta soffrendo in maniera particolare l’attuale congiuntura economica e ha bisogno, per riprendere slancio, soprattutto di un adeguato quadro normativo e di scelte amministrative lungimiranti. Tutto ciò non comporta investimenti finanziari insostenibili, ma, al contrario, migliora l’accesso ai finanziamenti europei, senza i quali il settore boschivo non può permettersi i miglioramenti qualitativi e produttivi indispensabili per affrontare proficuamente i mercati.

Sostengono questa iniziativa i protagonisti del mondo boschivo albano: aziende e operatori boschivi, dottori forestali e agronomi, proprietari e associazioni.

Fiduciosi, sig. Presidente e Sigg. Consiglieri, che vorrete intraprendere al più presto le opportune iniziative, cogliamo l’occasione per porgere alle SS.VV. i nostri più

distinti saluti,

Claudio Botti, Presidente dell’Alveare

Rocca di Papa, 7 marzo 2017

Segue il testo della petizione:

Rilancio dei castagneti: gestione sostenibile e bio-prodotti

Alla luce delle criticità evidenziate emerse nel corso del convegno “Rilancio del castagno: gestione sostenibile e bio-prodotti” tenutosi a Rocca di Papa il 12 novembre 2016,

l’Associazione Culturale “ALVEARE” ed i sottoscrittori di seguito riportati

indirizzano al Presidente on. Nicola Zingaretti e a tutti i Capigruppo Consiliari della Regione Lazio la seguente

PETIZIONE

volta a

1) promuovere la costituzione di un tavolo tecnico di coordinamento tra Regione Lazio, Città Metropolitana, Ente Parco dei Castelli Romani, rappresentanti dei Comuni dell’area albana, Università della Tuscia, Aziende ed industrie boschive del settore, per definire delle possibili soluzioni alle criticità maggiori e risolvibili a questo livello;

2) promuovere un emendamento alla L.R. 7 novembre 2016, n. 14 (Disposizioni per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti da filiera corta), affinché l’elenco dei prodotti includa anche quelli di origine forestale ed in particolare il legno di castagno e le castagne.

3) riconoscere la possibilità ai Comuni di utilizzare i fondi vincolati delle migliorie boschive (art. 21 della l.r. 39/2002 e dell’art. 26 del R.R. 07/2005) al fine di procedere alla ricognizione e inventario delle aree:

  • a rischio frana “elevato” e “molto elevato” all’interno del proprio territorio forestale comunale;

  • delle aree di interesse archeologico;

onde snellire gli adempimenti burocratici e facilitare il lavoro nei boschi.

4) includere nel prezziario delle opere pubbliche regionali i vari tipi di prodotti di legno di castagno, nell’ampiezza delle loro varietà e assortimenti esistenti;

5) di sostenere l’economia delle aree interne e forestali, incentivando – nei lavori ed opere pubbliche che richiedano l’impiego di manufatti in legno o suoi derivati – il legno ed i suoi derivati provenienti da boschi regionali e, in particolare, dai boschi di castagno”.

Infine diamo spazio al comunicato stampa della stessa associazione:

“A seguito di quanto emerso nel Convegno “Rilancio del castagno: gestione sostenibile e bio-prodotti” tenutosi a Rocca di Papa il 12 novembre 2016, l’ALVEARE (Associazione Amici del Castagno di Rocca di Papa) ha indirizzato due petizioni: una ai Sindaci dei Comuni montani dei Colli Albani (Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Artena, Velletri e Lariano) e l’altra al Presidente Zingaretti e ai Gruppi consiliari della Regione – inizia così la nota dell’Associazione L’Alveare.

La petizione rivolta ai Sindaci chiede loro di impegnarsi a promuovere alcuni semplici, ma essenziali passi istituzionali necessari al rilancio della castanicoltura. Questa attività tipica della zona albana, infatti, sta soffrendo in maniera particolare l’attuale congiuntura economica e ha bisogno, per riprendere slancio, soprattutto di un adeguato quadro normativo e di scelte amministrative lungimiranti. Tutto ciò non comporta investimenti finanziari insostenibili, ma, al contrario, rende possibile l’accesso ai finanziamenti europei, senza i quali il settore boschivo non può permettersi i miglioramenti qualitativi e produttivi indispensabili per affrontare proficuamente i mercati – continua così la nota.

A Zingaretti e ai Gruppi Consiliari regionali, invece, si chiede soprattutto la rapida modifica di alcune norme che di fatto impediscono la cura dei boschi cedui e la creazione di un tavolo di lavoro per affrontare le criticità del settore in maniera consapevole ed efficace. A sostegno di questa iniziativa si sono schierati i protagonisti del mondo boschivo albano: aziende e operatori boschivi, dottori forestali e agronomi, proprietari e associazioni – si conclude così la nota dell’associazione di Rocca di Papa”.