“Sono stanco del politicamente corretto.
La gente è terrorizzata dall’esser tacciata come sessista, maschilista, razzista, anti-animalista, imperialista, colonialista, omofoba. Ed a poco a poco, questo timore porta all’autocensura e all’andare coi piedi di piombo, poiché queste colpe non vengono attribuite soltanto a chi le ha effettivamente commesse, ma a chiunque non si unisca, in ogni occasione, al coro di condanna. Ed oggi ad Albano sta accadendo questo. Chi non si unisce all’esercito del selfie davanti ai cancelli di Roncigliano oggi, è a favore della discarica. Io i piedi di piombo oggi non li voglio avere. Vedo fotografie scattate con fierezza da coloro i quali sono complici o conniventi di quanto sta accadendo in queste ore. Se è tutto da dimostrare, ma non credo ci voglia molto, che l’indolenza e l’incapacità nel gestire i rifiuti a Roma e nel Lazio di Raggi e Zingaretti si possa tradurre in un reato ambientale contro la salute dei cittadini, l’omertà e l’indolenza di chi amministra Albano da oltre 11 anni appare un evidente connivenza. Non basta ripulirsi la coscienza postando foto sui social, utilizzando vigliaccamente i bambini come scudi umani. NON BASTA!. Sono anni che si paventa l’ipotesi della riapertura della discarica. E’ dal settembre del 2019, ed ogni volta ci siamo sentiti rispondere che stavamo “strumentalizzando” e facendo “demagogia”. Ce lo dicevano tutti quelli che oggi si fotografano davanti ai cancelli della discarica, da chi oggi è sindaco a chi oggi è presidente del consiglio o vicesindaco. È dal settembre 2019 che abbiamo lanciato l’allarme sul rischio della riapertura della discarica di Roncigliano ad Albano Laziale ricevendo dall’amministrazione comunale solo beffe, insulti e l’accusa di fare strumentalizzazione politica affermando che non vi era nulla di vero nelle nostre dichiarazioni. Oggi la strumentalizzazione la fate con i selfie. Mi spiace ma non basta. (https://www.secoloditalia.it/…/discarica-roncigliano…/).
Non sono politicamente corretto e a questa pantomima non ci sto. Le istituzioni protestino nelle sedi opportune e non “strumentalizzino” per la loro propaganda e per la propria coscienza le vittime di questo abuso, soprattutto i minori. Vergogna!”. Lo rende noto sui social Roberto Cuccioletta.
