
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del candidato alle primarie del Partito Democratico per scegliere il candidato sindaco delle elezioni amministrative del comune di Ciampino Antonio Rugghia:
“La gestione dell’urbanistica a Ciampino é sfuggita al controllo dell’ amministrazione comunale: tutte le previsioni del piano regolatore – approvato dal Consiglio Comunale nel 1999 e dalla Regione nel 2006 – sono state disattese con gravi danni per l’economia locale, l’occupazione, le casse del Comune, le aspettative dei cittadini e i servizi pubblici programmati. “Neppure un metro cubo di edilizia privata e pubblica (zone di 167) é stato costruito sulla base delle indicazioni del piano – spiega Rugghia – tutta l’edilizia privata doveva essere realizzata attraverso convenzioni che comportavano cessioni di aree o opere pubbliche a favore della collettività, ma non è stata attuata neppure una convezione. Il piano regolatore, prosegue – Rugghia -, non c’entra niente neanche con la contestata zona di 167 Mura dei Francesi, approvata in variante nel 2006 con una scelta che poi si é rivelata fallimentare e che io ho sempre contestato per motivi ambientali e per la presenza di vincoli e preesistenze storiche e archeologiche. Il Prg, che ormai é molto datato, va ripensato sulla base delle attuali esigenze e con grande attenzione alla salvaguardia dell’ambiente. La zona di 167 di Mura dei Francesi, conformemente al decreto emesso recentemente dalla Soprintendenza dei Beni Culturali del Lazio, dopo l’eccezionale ritrovamento della villa di Messalla e del gruppo scultoreo delle Niobidi, va delocalizzata in un’area già urbanizzata che non presenti problematiche relative al contesto urbanistico. Nella zona di V.le Kennedy l’attuale destinazione a servizi, commerciale ed uffici, non appare realizzabile nell’attuale situazione economica. Trasferirvi gli alloggi di 167 previsti in mura dei francesi rappresenterebbe un compromesso accettabile da tutti: i proprietari delle aree avrebbero interesse a costituirsi in cooperative o imprese per realizzare edilizia convenzionata piuttosto che mantenere terreni con una destinazione attualmente incompatibile con il mercato; il Comune non dovrebbe destinare altre risorse per acquisire nuove aree; nessun cittadino perderebbe il diritto per un alloggio atteso da troppi anni, mentre coloro che non sono più interessati potranno essere risarciti; con l’acquisizione dell’area di mura dei francesi, attraverso il ristoro ai proprietari, Ciampino potrà disporre di una grande area pubblica di eccezionale valenza ambientale e culturale su cui costruire nuove e positive condizioni di sviluppo economico. Le altre aree di 167, bloccate per atti amministrativi sbagliati e contraddittori (via morosina e colle olivo) – conclude Rugghia – dovranno essere attuate superando inerzie e ritardi ulteriori, ponendo, soprattutto per colle olivo, la doverosa attenzione alla valorizzazione delle presenze archeologiche venute alla luce con gli scavi. E’ possibile ripensare il programma dei servizi e delle opere pubbliche di cui ha bisogno la nostra cittá e razionalizzare i programmi per gli insediamenti produttivi. E’ necessario affermare con rigore il principio della compatibilità ambientale per un territorio largamente compromesso che va salvaguardato, messo in sicurezza e riqualificato”.