Sanremo 2017 e la suggestione Mika alla conduzione nel 2018

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Share alto (49,7%) anche per la serata delle Cover del Festival di Sanremo 2017 che procede all’insegna delle sorprese. I concorrenti che si sono sfidati nell’interpretazione di una cover, un brano a loro particolarmente caro, sono i seguenti:

Al Bano – Pregherò
Alessio Bernabei – Un giorno credi
Chiara – Diamante con Mauro Pagani al violino
Elodie – Quando finisce un amore
Ermal Meta – Amara terra mia
Fabrizio Moro – La leva calcistica della classe 68
Fiorella Mannoia – Sempre e per sempre con Danilo Rea
Francesco Gabbani – Susanna
Gigi D’Alessio – L’immensità
Lodovica Comello – Le mille bolle blu
Marco Masini – Signor tenente
Michele Bravi – La stagione dell’amore
Michele Zarrillo – Se tu non torni
Paola Turci – Un’emozione da poco
Samuel – Ho difeso il mio amore
Sergio Sylvestre – Vorrei la pelle nera con i Soul System

A vincere la serata delle Cover è Ermal Meta con Amara Terra Mia di Domenico Modugno, pezzo molto attuale, interpretato dall’artista con un certo pathos ed uno sfoggio delle sue virtù vocali espresse attraverso un falsetto tecnicamente molto difficile ed emozionalmente forte.

D’impatto anche Fiorella Mannoia con Sempre e per sempre di De Andrè, Marco Masini che ha omaggiato Giorgio Faletti nell’interpretazione di Signor Tenente, brano che l’attore scomparso aveva cantato a Sanremo nel 1994 e non da meno Gigi D’Alessio con L’Immensità di Jonnhy Dorelli.

Per quanto riguarda il torneo dei concorrenti a rischio eliminazione, Nesli & Alice Paba, Bianca Atzei, Raige e Giulia Luzi, Ron, Clementino e Giusy Ferreri, che si sono sfidati cantando il loro pezzo (non una cover), il verdetto finale ha decretato l’eliminazione delle due coppie in gara.

Trovo profondamente ingiusta l’esclusione di Raige e Giulia Luzi con Togliamoci la voglia, uno dei brani più moderni e innovativi di tutto Il Festival, soprattutto non può essere peggio del pezzo di Ron che invece ha passato il turno.

Tra la categoria delle Nuove Proposte vanno in finale Lele e Maldestro.

Il Festival della Canzone Italiana 2017, anche nella terza serata ha proseguito nella presentazione di argomenti di spessore, tra gli ospiti l’Orquesta de reciclados de Cateura, direttamente dal Paraguay: 28 talenti fra i dieci e i trent’anni, gli strumenti di materiali riciclati, dalle radiografie alle tubature. “Il mondo ci regala spazzatura, noi gli restituiamo la musica” è il motto del maestro di musica Favio Chavez che offre a circa 150 bambini e giovani, che vivono in condizioni di esclusione sociale in Paraguay, un esempio e un’opportunità per imparare a suonare. Un esempio di come la musica possa salvare la vita, persino in condizioni di povertà e disagio assoluto.

A calcare il Palco dell’Ariston per la prima volta, anche il Piccolo Coro dell’Antoniano che apre l’anno delle celebrazioni della 60esima edizione dello Zecchino d’Oro.

Ospite inaspettata l’ostetrica 92enne Maria Pollacci che ha fatto nascere più di 7600 bambini.

Poi ancora tra gli ospiti Luca e Paolo e Alessandro Gassman insieme a Marco Giallini.

Ma il vero protagonista di questa terza serata di Sanremo 2017 è stato Mika,  “La musica fa cambiare il colore della mia anima – dice prima di esibirsi – posso essere bianco, blu, violetto… tutto. È molto bello essere di tutti i colori. E se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo, e pensa che un colore è migliore e deve avere più diritti di un altro, o che un arcobaleno è pericoloso perché rappresenta tutti i colori… Beh, peggio per lui. Sinceramente, questo qualcuno lo lasciamo senza musica”.

Si esibisce così in un breve recital dipinto dai suoi successi e sul finale il commovente omaggio a George Michael, Jesus to a child.

Non c’è nulla da fare, il talento artistico d Mika, unito alla sua eleganza stravagante, al suo magnetismo, alla sua creatività e soprattutto alla sua grande umiltà fanno di lui un vero fuori classe, unico ed inimitabile.

C’è già chi lo vorrebbe alla conduzione di Sanremo 2018, sogno o realtà???