Sanremo 2023, Chiara Francini e il suo ‘speciale’ monologo sulla vita

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Articolo scritto dalla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo.

Grandi emozioni nella quarta serata del Festival di Sanremo, quella dedicata alle cover e ai duetti. Gianni Morandi è entrato all’Ariston in tenuta da corsa, improvvisando un paio di giri della platea per poi raggiungere Amadeus sul palco. La co-conduttrice della serata è stata l’attrice Chiara Francini che ha tenuto un toccante monologo sulla decisione di essere o non essere madre.

Essere donna, ma non madre, per scelta o meno. E sentirsi sbagliata per questo. Un tabù che ancora resiste in una società in cui le donne senza figli sono, invece, sempre più numerose. “Arriva un momento della vita in cui cresci e hai un figlio: io non ne ho ma è chiaro che magari tante cose dell’adolescenza non le farai più. Tutti intorno a te iniziano a figliare: Lucia è stata la prima di tutti. Al liceo, con una faccia assurda, mi disse ‘sono incinta’. Ma se tu non lo sei mai stata non sai che faccia fare, festeggi chi vuole essere festeggiata, anche se tu hai paura. Io ho festeggiato Lucia ma non sapevo cosa dire di più. Tutti poi hanno iniziato ad avere figli: uomini stempiati e donne coi capelli corti. Intanto io, continuavo a fare le mie cose, amandomi. Poi mi sono accorta che se non mi sbrigavo un figlio non l’avrei mai avuto. E c’è anche il corpo che ti fa il dito medio alle volte. Mi immagino come potrebbe essere ma sarà diverso da me. Ma io, vorrei sapere come faccio con te bambino che già non ci capiamo? Se sarai gay ti amerò ma sarà più difficile. Vienimi brillante o con la battuta pronta. Odio l’ingiusto, il male. Ti prego non essere troppo buono altrimenti ti dovrai sempre difendere. Io vorrei, come mia mamma, non prenderti nel mio lettone. Ti devo lasciar piangere. Ma tu non esisti ora. Sono una donna di merda: non so cucinare, non mi sono sposata e non ho figli. Questa voce mi dice che sono sbagliata. Tu, figlio, mi ricorderai che la gioventù e felice ma mi farai così felice…. Io ti aspetto e ti desiderò così tanto che sarai una delusione. Ma parlo così perché non sono una mamma. In mezzo alla mia vita non so dove metterti o forse non vuoi venire figlio mio? Io vorrei solo che tu fossi fiero di me anche se non ci sei. Forse perché ci sei sempre stato”.

Chiara Francini, protagonista femminile del Festival al fianco di Amadeus e Gianni Morandi, ha voluto citare Oriana Fallaci per sintetizzare il senso della sua presenza a Sanremo 2023. Ironica e brillante, accento spiccatamente toscano, Francini ha dato prova di essere una numero uno. Salita sul palco dell’Ariston senza scendere le celebri scale, almeno all’inizio: “Signor Ama, sono una persona semplice io, vengo dalla provincia di Firenze, da Campi Bisenzio e non me la sento di scendere le scale, semmai… vorrei salirle”. Ha scelto l’irriverenza e il brio di Moschino e con quello Chiara si è distinta fin dalla prima apparizione all’Ariston per simpatia e originalità. Il più scanzonato dei brand per la più spumeggiante delle attrici: il mix è riuscito a meraviglia. Il vestito in velluto blu, con lungo strascico e con un taglio a V sul décolleté, fascia le forme. Il dettaglio da diva è dato dalle voluminose maniche scultura. “Attenzione alle mie ali”, ha scherzato, invitando Gianni Morandi a non scontrarsi con il tessuto dell’abito. Dai capelli, elegantemente raccolti, spuntavano dei fiori rosa, appuntati tra le ciocche. Al collo e alle orecchie spiccavano i preziosi gioielli Crivelli.

Essere donna. In questa espressione si riassumono molteplici aspetti sull’universo femminile. Quello che ha sogni chiusi nel cassetto, crede nell’amore, nei colpi di fulmine. L’universo della donna è un tesoro tutto da scoprire. Ogni momento vissuto dalla donna è la tessera di un puzzle, vissuto tra spiritualità e interiorità. Può essere chiacchierona, oppure timida. La donna è sempre positiva anche se le sue giornate si colorano di grigio. Un flusso in continuo divenire, di per sé una forza della Natura. La straordinaria grandezza intellettuale e gentilezza fisica della donna, fanno di lei un’entità soprannaturale/surreale. C’è tutto questo nel discorso di Francini, a cui, da spettatrice e soprattutto da donna va tributato un grande applauso sincero e di stima.