MATTIA (PD): “GRAVISSIME TENSIONI ALLA SAPIENZA CONTRO COLLETTIVI STUDENTESCHI” “Reputo gravissima la repressione degli studenti e delle studentesse della Sapienza di Roma. Le tensioni sarebbero iniziate a seguito delle contestazioni contro un convegno in programma nell’Università romana dove sembrerebbe fossero attesi tra gli ospiti alcuni esponenti di Fratelli D’Italia. I poliziotti sarebbero ricorsi ai manganelli per contrastare gli esponenti dei collettivi studenteschi che avevano avanzato la richiesta di entrare al convegno. Questo è inaccettabile: condannando il ricorso alla violenza, chiedo chiarezza sull’accaduto, reso ancor più grave nella cornice universitaria. Dobbiamo fare in modo che il contrasto più aspro non si sostituisca al dialogo e al confronto democratico e soprattutto nei luoghi del sapere è necessario tutelare la libertà di espressione, il diritto alla partecipazione ai convegni e a ogni altra libera manifestazione, così come quello al dissenso. E’ una questione di democrazia che va ben oltre il singolo fatto odierno”. Così in una nota Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio del Consiglio Regionale del Lazio.
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Rifondazione Comunista: “Governo appena insediato: di centrodestra a parole, fascista nei fatti”
“Brutti tempi si annunciano. Si è appena insediato il nuovo governo, di centrodestra a parole, fascista nei fatti, e già si hanno le prime avvisaglie di una situazione in cui vari soggetti si sentono spalleggiati in azioni, che dovrebbero essere state cancellate per sempre. All’Università “La Sapienza” di Roma gli agenti manganellano gli studenti che hanno tentato di evitare lo svolgimento di una assemblea fascista. Intendiamoci, niente di nuovo, è da sempre che le risposte alle istanze democratiche degli studenti sono le manganellate, ma con la nascita di questo governo qualcuno si sente libero di difendere con i manganelli persone e idee che sono e debbono restare fuori da una società democratica. Così a Latina Scalo, qualcuno, che evidentemente si sente protetto da chi governa, ha pensato bene di apporre sulla segnaletica stradale il nome di “Littoria”, il nome originario dato dal regime fascista alla città. Una goliardata? Non crediamo. Sicuramente coloro che lo hanno apposto si sentono tranquilli di poter fare quello che vogliono, dal momento che adesso comandano amici loro.
Stessero tranquilli però, Rifondazione Comunista, insieme alle forze realmente democratiche, continuerà a vigilare affinché le conquiste fatte dai nostri padri e scritte nella nostra Costituzione, non vengano calpestate”. Così in una nota dichiarano Loredana Fraleone, segretaria regionale del Lazio e Giovanni Ammendola, responsabile Memoria e Antifascismo Roma e Lazio del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.