Silvagni, le reazioni dopo l’arresto

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La zona del Divino Amore nella periferia del Comune di Marino
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la zona del Divino Amore nella periferia del Comune di Marino

Dopo l’arresto del sindaco di Marino Fabio Silvagni, riceviamo e pubblichiamo sulla vicenda l’informativa della procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri:

I CARABINIERI DI CASTEL GANDOLFO ARRESTANO IL SINDACO DI MARINO, UN DIPENDENTE COMUNALE E TRE IMPRENDITORI RITENUTI RESPONSABILI DEI REATI DI CORRUZIONE E PECULATO. SEQUESTRATO UN CAPANNONE.

“Nelle prime ore della mattinata odierna (giovedì 9 aprile ndr) i Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno dato esecuzione in diversi comuni dei Castelli Romani a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Velletri, Isabella de Angelis,  che ha disposto gli arresti domiciliari per il Sindaco del Comune di Marino e per altri quattro indagati (un dipendente comunale e tre imprenditori) ritenuti responsabili del reato di corruzione. Il sindaco è stato arrestato anche per peculato.

Le indagini – dirette dal Procuratore della Repubblica di Velletri Francesco Prete,  e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo e da personale della Sezione di Polizia Giudiziaria- Corpo Forestale dello Stato di questa Procura della Repubblica – sono iniziate nello scorso mese di giugno e si sono  sviluppate attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e consulenze tecniche.

All’esito si è ricostruito che il Sindaco di Marino avrebbe favorito, con la complicità di un dipendente comunale, B.S. di anni 56, le iniziative imprenditoriali di una società operante a livello nazionale nel settore dei servizi per lo spettacolo e della ristorazione, con sede legale in Roma, concedendo in maniera illecita l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso (da artigianale a commerciale) di un immobile sito nel comune di Marino, per la realizzazione di un punto vendita di una nota catena commerciale di ristorazione. A fronte dei permessi necessari per avviare l’attività commerciale gli imprenditori, D.B. di anni 43 e G.T. di anni 40 – quest’ultimo appartenente alla Sottosezione della Polizia Stradale di Albano Laziale e in aspettativa per malattia da circa un anno – hanno  assunto nel predetto esercizio commerciale una ventina di persone segnalate dal sindaco, garantendogli così un indubbio ritorno in termini di peso politico ed elettorale. Le utilità non si sarebbero limitate ai posti di lavoro, ma avrebbero avuto ad oggetto somme di denaro sotto forma di sponsorizzazione di eventi organizzati dal Comune.

Contestualmente agli arresti, è stato posto sotto sequestro un immobile sito in Marino sede dell’attività commerciale con annesso parco giochi, del valore complessivo di circa tre milioni di euro. Dagli accertamenti condotti dall’Autorità giudiziaria con l’ausilio dei periti, il locale non è risultato conforme al piano regolatore generale del Comune di Marino.

Il primo cittadino viene altresì ritenuto responsabile di un ulteriore episodio di corruzione in relazione ad un mandato di  pagamento emesso dal Comune di Marino per lavori appaltati dall’amministrazione ed effettuati da un’impresa edile locale. E’ stato possibile ricostruire il personale interessamento del sindaco per l’emissione da parte dei suoi uffici di un  mandato di pagamento di una somma di 100.000 euro in favore dell’imprenditore marinese G.F., di anni 73, per lavori affidatigli dal Comune. In questo caso il sindaco avrebbe personalmente beneficiato di una somma di denaro pari al 3% di quella liquidata all’imprenditore, suddivisa con il dipendente comunale B.S., suo complice. Su tale fronte sono in corso accertamenti su lavori pubblici già eseguiti, finalizzati a verificare la regolarità delle relative procedure di appalto ed eventualmente se queste venissero in qualche modo “pilotate” in favore di imprenditori amici.

Sempre al sindaco viene contestata dalla Procura  l’induzione indebita a corrispondere utilità a pubblico ufficiale sollecitando i vari imprenditori locali interessati a ottenere permessi di  costruire, a versare all’Amministrazione Comunale la somma di euro 1.200 da utilizzare per finanziare le iniziative del Comune, in particolare feste e sagre, prospettando loro il diniego dei permessi in caso di mancata adesione alla richiesta. Anche in questo caso lo scopo del sindaco, come emergente dalle indagini, sarebbe quello di accrescere il proprio consenso elettorale.

Al sindaco viene infine contestato il reato di peculato poiché accusato di essersi, in più occasioni, appropriato per usi personali e con la complicità di alcuni dipendenti di una società del Comune di Marino, di carburante per la sua autovettura personale.

A carico di alcune società riconducibili all’imprenditore D.B.,  con sede in Roma e nei Castelli Romani, sono state disposte perquisizioni effettuate con l’ausilio del 1° Gruppo di Roma della Guardia di Finanza, per verificare eventuali irregolarità nella loro gestione contabile e fiscale. Su tale fronte sono attualmente al vaglio degli inquirenti le recenti aperture, operate da una di queste società, di ulteriori punti vendita della stessa catena di ristorazione, in altre aree del territorio nazionale, per verificare se anche in quei casi siano state poste in essere condotte illecite.

Numerose le perquisizioni eseguite dal personale operante – presso le abitazioni degli arrestati, di alcuni stretti collaboratori e dell’ufficio del Sindaco di Marino – che hanno interessato anche i comuni di Roma, Ariccia e San Vito Romano, richiedendo l’impiego di oltre cento militari.

Al vaglio dell’Autorità Giudiziaria ci sono ora le posizioni di altre persone che, a vario titolo, avrebbero favorito gli arrestati nelle loro condotte illecite.”

Varie le reazioni politiche alla vicenda che ha scosso il mondo politico dei Castelli Romani e di Marino, in particolare.  Cominciamo con le dichiarazioni del senatore di Forza Italia Francesco Aracri:

MARINO, ARRESTO SINDACO/ARACRI(FI): “ESPRIMO TOTALE VICINANZA A FABIO SILVAGNI”

“Alla luce dei fatti di cronaca giudiziaria che oggi hanno visto coinvolto il primo cittadino di Marino, voglio esprimere la mia più totale vicinanza umana e politica all’amico Silvagni. Conosco Fabio da tanti anni: un uomo dall’assoluta integrità morale, che ama la sua città e la sua comunità in maniera smisurata. Confidando dunque nell’operato equilibrato e garantista della magistratura, sono sicuro che Fabio saprà dimostrare con serenità la propria estraneità ai fatti contestatigli. Mi auguro, nel frattempo, che questa delicata vicenda non venga demagogicamente strumentalizzata da qualche pseudogarantista dell’ultimo minuto”. Così il senatore FI, Francesco Aracri.

Interviene poi l’ex sindaco di Marino ed attuale consigliere regionale e coordinatore per la provincia di Roma di Forza Italia, Adriano Palozzi:

MARINO, ARRESTO SINDACO/PALOZZI(FI): “SOLIDARIETÀ A FABIO SILVAGNI. PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”

“Mi lascia esterrefatto la notizia della misura restrittiva adottata a carico dell’amico Fabio Silvagni, eletto sindaco di Marino circa un anno fa con un consenso quasi plebiscitario. Fermo restando la piena fiducia nella magistratura, spero non si tratti, come spesso accade, di “esecuzioni” tese ad annientare il buon governo della Coalizione dei Moderati, guidata da Fabio Silvagni con passione, abnegazione e amore profondo per la città di Marino. Mi auguro, pertanto, che la magistratura lavori in maniera imparziale e garantista e che la vicenda non venga strumentalizzata dagli avversari attraverso facili e becere speculazioni politiche. All’amico Fabio Silvagni, va, intanto, tutta la mia più sentita solidarietà personale e politica, nella speranza che questa brutta pagina della sua vita e della città di Marino si concluda positivamente al più presto”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

Ospitiamo le dichiarazioni di Marco Comandini, ex consigliere comunale di Idv al comune di Marino, attuale coordinatore provinciale di Italia dei Lavori per la provincia di Roma:

COMANDINI(IDV): DA ANNI DENUNCIAMO GLI SCANDALI AL COMUNE DI MARINO

“Abbiamo appreso dell’arresto del Sindaco di Marino, Fabio Silvagni. Sono anni che Italia dei Valori di Marino denuncia la scarsa trasparenza e l’opacità della gestione amministrativa da parte del centrodestra, abbiamo sempre contestato e criticato le modalità del rilascio dei permessi a costruire, l’esecuzione e lo stato dei lavori pubblici, la gestione della municipalizzata controllata interamente dl Comune di Marino, modalità e svolgimento dei concorsi e delle gare, gli appalti a chiamata diretta, la gestione della Sagra dell’Uva. Abbiamo denunciato apertamente le campagne elettorali faraoniche e le “cenopoli” e un sistema di poteri forti economici che si addensavano intorno ai soliti noti. In un Comune dove i cittadini e le Associazioni non sono garantiti dalle istituzioni, ma come abbiamo visto bene debbano, per aver giustizia, fare costosi ricorri al Tar, non ci meraviglia che sia accaduto tutto questo; Ci auguriamo che si faccia interamente chiarezza su questa ed altre vicende che riguardano il nostro Comune. Ricordando che la presunzione di innocenza vale per tutti, chiediamo al Sindaco che faccia un passo indietro e che si dimetta, alle forze di opposizione di unirsi e convocare un consiglio comunale straordinario”. E’ quanto si legge in una nota di Marco Comandini, Commissario IDV per la provincia  di Roma.

Infine la nota inviataci dal circolo “Jago” di Rifondazione Comunista di Marino sulla vicenda:

“Se le notizie pubblicate sui maggiori giornali dovessero essere confermate e le accuse a carico di  Silvagni rivelarsi fondate ne emergerebbe un quadro di una gravità inaudita – dichiara il circolo “Jago” di Rifondazione Comunista di Marino.

Le gravi accuse nei confronti di Fabio Silvagni non sono troppo dissimili da quanto sta avvenendo a Ischia con la giunta di centro-sinistra o agli scandali che in questi anni hanno interessato bipartisan varie giunte ed amministrazioni (Expo, Mose, TAV) e, se confermate, darebbero l’ennesima dimostrazione di come, sempre di più, spetta ai cittadini riprendere in mano il timone della politica: partecipazione e socializzazione sono i principali strumenti per arginare una deriva che favorisce l’aggravarsi delle condizioni di vita delle persone: l’illegalità e la corruzione sono conseguenze dirette del sistema capitalista, la sua marcescenza contagia direttamente ogni cosa che tocca; il potere nelle mani del popolo ed il superamento di questo sistema sono gli unici antidoti in grado di fare pulizia.

Per queste ragioni – continua il circolo di RC marinese -il Partito della Rifondazione Comunista mai ha cercato in questi anni aperture, collaborazioni o concertazioni con l’amministrazione attuale, o passata, di centro-destra: quando un sistema risulta irriformabile, non rappresentativo, se non addirittura nocivo, del benessere dei cittadini solo la lotta, lo scontro politico diretto e senza deviazioni opportunistiche, può condurre al suo superamento e alla sua sconfitta.

Riteniamo che oggi non è il “cambiamento” che si deve chiedere alla politica ma una vera rivoluzione della modalità della politica di porsi nei confronti degli elettori.
Con questa coerenza- conclude il circolo “Jago” di Rifondazione Comunista di Marino – chiediamo che:

  1. Fabio Silvagni decada immediatamente dalla carica di Sindaco di Marino
  2. Vengano annullate tutte le delibere e le scelte che la giunta ha effettuato in questo anno di amministrazione
  3. Vengano bloccati appalti, lavori e concessioni di edificazione
  4. Si attui un reale sistema di trasparenza sulle attività di chi, una volta eletto, dovrebbe rappresentare le cittadine ed i cittadini
  5. Si riporti immediatamente nelle mani dei cittadini la scelta su chi debba amministrarli
  6. Si costruisca un’assemblea permanente di cittadine e cittadini che rappresenti gli interessi di tutti e che svolga il ruolo di controllo nei confronti di chi viene eletto”.