Simone Del Mastro “Il lavoro al centro dei programmi della prossima amministrazione”

Lavoro e centro storico i punti messi al centro della campagna elettorale di Simone Del Mastro, candidato al Consiglio Comunale con Fratelli d'Italia a Marino

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Simone Del Mastro e Giorgia Meloni a Marino

Si avvia alla chiusura una serratissima campagna elettorale a Marino, che sta vedendo il suo esito più incerto che mai. Tra volti noti, storici esponenti della politica cittadina, abbiamo voluto interpellare un candidato alla carica di Consigliere Comunale che rappresenta forse una sintesi tra esperienza amministrativa ed un necessario rinnovamento nella classe dirigente.

Simone Del Mastro, professionista, candidato nella lista di Fratelli d’Italia, a sostegno della candidatura a Sindaco di Fabrizio De Santis. Una storia di militanza sempre a destra, si è distinto come una delle personalità emergenti in questa campagna elettorale nel panorama del centrodestra marinese.

“La priorità per Marino è innanzitutto uscire dal tunnel del’immobilismo amministrativo dove l’ha trascinata questo quinquennio a guida Movimento Cinque Stelle”. Ha dichiarato Simone Del Mastro. “A Marino come a Roma, così in tutte le città dove sono stati chiamati a governare, il segno delle loro amministrazioni è stato senza dubbio l’immobilismo, inteso come antidoto alla loro incapacità. Lo è stato a Roma con Virginia Raggi così come a Marino. La città deve riappropriarsi della propria identità e accettare le sfide dello sviluppo. Uno sviluppo che non può che partire dal lavoro. Il lavoro inteso come valore ancor prima che come diritto. Il lavoro che parte dalle competenze e non dall’assistenzialismo. Il lavoro che da dignità all’uomo ed al cittadino. Il lavoro primo generatore di libertà. Il Comune anche in questo campo può svolgere un ruolo importante, non come elemosiniere, verso un modello clientelare vecchio e logoro, che intende i cittadini come sudditi ma come generatore di opportunità. Mettere in condizione il territorio di competere, di attrarre investimenti, produrre idee e progetti finanziabili, infrastrutture, sono precondizioni per creare lavoro”.

Cosa intendevi quando parlavi dell’identità?

“Mi riferisco alla valorizzazione del centro storico, oggi dimenticato. Li si trova la nostra identità, data dalla nostra storia. Una identità inclusiva, che nei decenni ha coinvolto migliaia di persone che da Roma e da ogni parte d’Italia sono venuti a Marino, per risiedere o per semplice turismo. Una identità oggi più che mai appannata da una amministrazione che ha dimostrato di non saperne valorizzare le peculiarità che rendono unica la nostra città”.